Don Matteo 13: intervista a Raoul Bova e Nino Frassica (Don Massimo e Maresciallo Cecchini)
Al via giovedì 31 marzo 2022 Don Matteo 13: in questa intervista a Raoul Bova e Nino Frassica scopriamo di più sui loro rispettivi personaggi: Don Massimo e il Maresciallo Cecchini. Il primo è una new entry, un prete diverso dal protagonista e da tutti gli altri. Abituato a sporcarsi le mani zappando la terra e a stare accanto alle difficoltà quotidiane delle persone. È un uomo che ha bisogno di sfogarsi. Un passato misterioso e un’attitudine solitaria non lo portano a pensare di poter trovare una famiglia… Uno dei membri storici e iconici è il Maresciallo Cecchini, con la sua ironia e un suo incubo che trova riscontro nella vita reale!
Trovi il video con l’intervista completa a Raoul Bova e Nino Frassica (Don Massimo e Maresciallo Cecchini) all’inizio di questo articolo.
Raoul Bova (Don Massimo) racconta la genesi del suo personaggio e l’incontro imprescindibile con Terence Hill (Don Matteo)
Con l’inizio di Don Matteo 13, in questa intervista a Raoul Bova e Nino Frassica (Don Massimo e Maresciallo Cecchini), scopriamo – da un lato qualcosa di più sul personaggio e sull’attore che prendono il testimone del protagonista e – dall’altro qualche curiosità su un veterano della serie.
Raoul Bova nei panni di Don Massimo non arriva dal primo episodio della stagione 13 ma dal quinto. Noi ne abbiamo approfittato per dargli un benvenuto in anticipo! In diverse occasioni l’attore ha dichiarato di aver cercato un confronto con Terence Hill [alias Don Matteo, NdR] prima di subentrare. È stato lui a consigliargli di scegliere un nome. Perché proprio Don Massimo e qual è – in generale – il suggerimento più prezioso che Raoul Bova ha ricevuto per entrare nella famiglia di Don Matteo? “Avevo voglia di incontrarlo”, racconta Raoul Bova in relazione a Terence Hill “perché rappresentava – appunto – Don Matteo. Per me era importante guardarlo e parlarci, avere anche un suo consiglio.” Non è cosa da poco prendere il testimone dopo dodici amatissime stagioni!
“Volevo che ci fosse un’accoglienza da parte sua […] e, devo dire, che c’è stata veramente”, continua Raoul Bova. Terence Hill “era contento della mia scelta e, quindi, mi ha fatto molto piacere.” Nel corso di questo prezioso scambio “mi ha detto: ‘Prendi una tua identità. Prendi un nome.’”. Non c’è una vera e propria ragione dietro la scelta di Massimo che è “venuto fuori così di comune accordo”.
Per quanto riguarda il consiglio di Terence Hill al suo successore, non è stato “verbale”, ma “ho visto quello che ha lasciato”. L’eredità è “una troupe veramente molto innamorata del suo modo di lavorare, di vedere la vita, della sua filosofia di vita e, quindi, un set che ha rispettato e continuava ad avere un rispetto per questa serie.”
Il consiglio più prezioso per lui (e per tutti noi) è di “amare quello che fai e amarlo con tutto te stesso, amarlo fino in fondo e io ho trovato delle persone che facevano questo; che vivevano questa serie come fosse un figlio per loro. Quindi ho detto: ‘Che bello! Che bella passione!’”, continua Raoul Bova.
Nino Frassica svela il perfetto “Don Matteo Day” per veri fan
In Don Matteo 13, come ripercorriamo in questa intervista a Nino Frassica, il Maresciallo Cecchini sogna in loop il Don Matteo Day. A parte il fatto che diventa un incubo che finisce in tragedia, gli chiediamo quale sia il modo di festeggiare nella vita reale la fiction. “Di vedere tutte le puntate del 13 [della tredicesima stagione, NdR], di andare su RaiPlay e di ricominciare dalla prima serie: di fare una “no-stop” di Don Matteo per festeggiarlo perché noi iniziamo con la prima puntata [della tredicesima stagione in cui] festeggiamo i quarant’anni di sacerdozio di Don Matteo.” Queste sono le parole di Nino Frassica, una delle colonne portanti della fiction nei panni dell’inimitabile Maresciallo Cecchini.
Il punto di contatto tra Don Massimo e il Maresciallo Cecchini nel vissuto dei due attori
In realtà “sono ventidue anni dal giorno in cui abbiamo iniziato”, precisa Nino Frassica. Il primo episodio della fiction va in onda il 7 gennaio 2000. È, comunque, uno dei gioielli televisivi del nostro Paese e è giusto festeggiarlo… Anche con la giusta ironia: sia Raoul Bova sia Nino Frassica, infatti, ci svelano un punto di contatto con i propri personaggi. Don Massimo e il Maresciallo Cecchini – in modi diversi, guardano la morte in faccia: bisogna arrivare a tanto per cambiare la prospettiva di visione delle cose? Forse no e Nino Frassica adotta una strategia infallibile per “vivere di più”.
Dal canto suo Raoul Bova, riflette sul fatto che – con l’avanzare degli anni “le necessità professionali cambiano e anche il tuo tipo di ricerca interiore. Quindi spesse volte si vanno accumunando anche le scelte professionali con quelle personali.” L’importante è trovare un equilibrio, talvolta, come nel suo caso nell’imbarcarsi in Don Matteo 13, iniziando una nuova ed emozionante avventura.
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