Echo, intervista a Chaske Spencer e Devery Jacobs
C’è tanto di buono – a partire dalle intenzioni – in Echo, la serie tv dal 10 gennaio su Disney+. Oltre ad avere l’ingrato compito di inaugurare il 2024 di Marvel Studios in un periodo storico in cui il pubblico sembra rigettare i supereroi di Stan Lee e Jack Kirby, Echo debutta sotto il nuovo stendardo Marvel Spotlight. Si tratta di quelle storie – televisive, per ora, ma chissà che non ricomprendano anche il cinema – più mature e introspettive, meno cosmiche e farcite di effetti speciali.
Echo punta a un pubblico più maturo, e non soltanto perché si tratta della prima serie Marvel a essere vietata ai minori visto l’alto tasso di scene violente. La serie, composta da cinque episodi, racconta la storia di Maya Lopez (Alaqua Cox), inseguita dall’impero criminale di Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio). Quando il suo viaggio la riporta a casa, Maya deve confrontarsi con la propria famiglia e la sua eredità. Oltre al cameo di Charlie Cox nei panni del Diavolo Rosso – in attesa che le turbolenze dietro le quinte di Daredevil: Born Again si calmino -, Echo ha molto da offrire a chi (temo in pochi) la guarderà.
I primi tre episodi si avventurano in una direzione entusiasmante: c’è tanta spiritualità, l’Oklahoma e la Choctaw Nation costituiscono una ventata d’aria fresca dopo l’ormai claustrofobico che ci tocca sorbirci in ogni recente storia Marvel. Poi succede che, proprio sul finire, la pavidità prende il sopravvento e si ripiega su superpoteri ed elementi paranormali. Eravamo così vicini, cara Marvel Studios, a creare la prima storia street-level sporca e per niente patinata, ma con un grandissimo cuore e – cosa non da poco – che non richiede una super-pezza per funzionare. Pazienza, saremo più fortunati.
In apertura di post trovate la video intervista completa a Chaske Spencer e Devery Jacobs. La miniserie Echo è disponibile dal 10 gennaio integralmente su Disney+.
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