Nell’ottavo e ultimo episodio della prima stagione di Élite viene rivelata l’identità dell’assassino di Marina Nunier (Maria Pedreza).
L’omicidio di Marina è avvenuto la sera del 1° giugno nella piscina della scuola di Las Encinas, mentre l’istituto celebrava la fine dell’anno scolastico. Marina viene uccisa con un colpo alla testa provocato dalla statuetta della Nike di Samotracia, l’agognato premio per il miglior studente che dà diritto alla borsa di studio per frequentare un liceo in Florida. Andiamo con ordine.
Chi ha ucciso Marina?
Polo (Alvaro Rico) ha ucciso Marina. Disperato per la situazione con Carla (Ester Exposito), che l’ha lasciato dopo che ha scoperto che il suo fidanzato le aveva mentito per passare una serata di passione con Christian (Miguel Herran), Polo vuole a tutti i costi dimostrare il proprio valore a Carla. Ascoltando il suggerimento di Guzman (Miguel Bernardeau), Polo decide di agire invece di continuare a tentare di parlare con Carla, e decide di recuperare l’orologio di Teodoro Rosol. Nano (Jaime Lorente) e Marina stanno ricattando il padre di Carla perché sono in possesso di un orologio che contiene documenti che incriminano lui e il padre di Marina. Se Teodoro e Ventura Nunier non pagheranno il riscatto, Nano e Marina consegneranno le prove alle autorità. Con i soldi del riscatto Nano e Marina progettano di scappare ad Asilah, in Marocco, dove vivranno felici e cresceranno loro figlio.
Carla capisce che dietro a tutto questo ci sono Nano e Marina, e intuisce che Marina custodisce l’orologio nel suo armadietto. Dopo avere chiesto a Christian con l’inganno di forzare l’armadietto della sua ex-amica Carla non sa più come recuperare l’oggetto per sventare il ricatto. Christian ribadisce di volere una relazione alla pari con lei e si rifiuta di scassinare l’armadietto perché non è più il suo sgobbino: lui e Carla si lasciano andare alla passione negli spogliatoi della piscina. Nel frattempo alla festa di fine anno Marina viene premiata come migliore studentessa dell’anno. Marina sale sul palco, riceve la statuetta e tiene un discorso durante il quale chiede scusa a tutte le persone che ha ferito, primo tra queste Samu (Itzan Escamilla).
Marina si reca in piscina con la statuetta e l’orologio. Samu corre da lei e cerca di persuaderla a non partire. Il giovane crede ancora in lei e la ama ancora al punto di averla perdonata. “Rimani per te stessa” la implora, ma Marina sembra determinata a lasciare la Spagna. Samu torna alla festa e chiede a Guzman di aiutarlo a fare ragionare la sorella, ma senza successo. Nel frattempo Marina scrive un messaggio a Nano in cui gli dice che sta avendo dei ripensamenti sulla partenza. In quel momento è proprio Nano a chiamarla e le dice che sta arrivando a prenderla: di lì a poco sarebbe arrivato a Las Encinas. Marina lo aspetta in piscina.
Nell’intervallo di tempo tra la fine della chiamata e l’arrivo di Nano alla piscina, Polo raggiunge Marina. Ha un bagliore di follia negli occhi ed è determinato ad ottenere da Marina l’orologio del padre. Marina cerca di farlo ragionare, gli dice che Carla lo sta soltanto usando, ma Polo non la ascolta. Riavere l’orologio è il pegno d’amore che gli consentirà di conquistare di nuovo Carla e sbaragliare la concorrenza di Christian. Marina si rifiuta di dargli l’orologio e gli volta le spalle per andarsene, ma in un momento di rabbia Polo raccoglie la statuetta che Marina aveva posato a terra e la colpisce alla testa. Marina cade a terra, dalla sua testa escono fiotti di sangue.
Sotto shock, Polo raggiunge Carla e Christian nei bagni. I due interrompono il loro momento di passione di fronte a Polo, ricoperto di sangue e con l’orologio in mano. Carla gli ordina di ripulirsi, chiede a Christian un cambio di vestiti e prende la situazione in mano: la ragazza è decisa a coprirlo e Christian è diventato loro complice. Quando Nano arriva in piscina, Marina si è rialzata in piedi, giusto in tempo per cadere tra le braccia di Nano e esalare l’ultimo respiro mentre l’uomo piange disperato la morte della donna che ama.
La polizia sospetta di Nano, l’ultimo ad avere visto Marina in piscina, e lo stesso Samu testimonia contro di lui durante l’interrogatorio dell’ispettrice. Carla riconsegna l’orologio al padre e avvisa Polo che dovranno prendere le distanze per consentire al ragazzo di avere un alibi. Se risultassero ancora insieme la gente penserebbe che lui avrebbe potuto uccidere Marina per difendere la famiglia di Carla. Guzman è distrutto dalla morte di Marina e incolpa Samu per quello che è successo alla sorella. In un momento di disperazione sembra intenzionato a suicidarsi, ma Lucrecia (Danna Paola) riesce a dissuaderlo e i due sembrano tornare insieme.
Nano viene arrestato dalla polizia per l’omicidio di Marina. Nelle ultime scene dell’episodio, Samu chiede aiuto a Christian per scagionare il fratello, ma Christian gli volta le spalle, apparentemente leale a Carla e Polo. Finalmente Christian fa parte dei ricchi e famosi, ma il suo silenzio è il prezzo da pagare ed è davvero molto alto. Samu si ritrova da solo davanti al lago, lo stesso lago che nelle sue profondità nasconde la statuetta della Nike: è lì che Polo ha gettato l’arma del delitto per occultarla ed assicurarsi che nessuno la trovi mai.
Tra le note positive dell’episodio, Nadia (Mina El Hammani) ottiene dal padre Yusef la possibilità di tornare a studiare a Las Encinas l’anno successivo, a patto che rinunci a Guzman. Questo perché durante l’episodio lo stesso Guzman si reca da Yusef implorando di cambiare idea sul cambio di scuola imposto a Nadia. La ragazza rinuncia alle condizioni del padre: se torna a Las Encinas sarà rimanendo fedele a sé stessa e non assecondando ciò che il padre, Guzman o nessun altro ha deciso per lei. Nadia vuole essere sé stessa e trovare la propria identità.
Lieto fine per Ander e Omar. Ander rivela ai genitori la sua relazione con Omar e le difficoltà del suo ragazzo col padre omofobo. Dopo un maldestro tentativo da parte della madre di Ander di ragionare con Yusef, questi torna a casa furibondo e chiede a Omar perché la preside di Las Encinas ha detto che suo figlio è gay. Invece di cogliere l’occasione per dichiararsi, Omar nega tutto, consapevole che in quel momento doveva prima di tutto tutelare sé stesso. Anche Ander ha un confronto col padre nonché suo allenatore. Il ragazzo ammette di non voler passare l’estate a giocare a tennis, riuscendo così a ritagliarsi qualche momento da passare con il suo nuovo fidanzato Omar.
Ci sarà una seconda stagione di Elite?
Al momento Élite 2 non è stata annunciata da Netflix. È probabile che il colosso dello streaming voglia attendere i dati di visione delle otto puntate prima di decretare il successo (o l’insuccesso) della serie, e decidere il futuro di Élite. Sembra difficile che Élite non torni con una seconda stagione. Nonostante si tratta di un finale conclusivo che per volontà degli stessi autori non lascia in sospeso nessuna delle trame principali, gli eventi dell’ultima puntata possono svilupparsi in molte direzioni e rendere possibili ancora tante stagioni a venire di Élite. Una decisione ufficiale sul futuro della serie è pertanto da attendersi nei prossimi mesi.
Recentemente Netflix si è dimostrato più cauto con gli annunci dei rinnovi, aspettando almeno un mese prima di ufficializzare le riconferme dei suoi titoli originali. L’annuncio di una hub di produzione Netflix a Madrid, la prima in Europa, è un segnale incoraggiante e indica quanto il servizio di streaming stia puntando sui contenuti spagnoli, ma il successo di Élite e la possibilità di una seconda stagione sono nelle mani degli abbonati: a partire dal 5 ottobre ogni streaming degli episodi sarà un passo in più verso la realizzazione di Élite 2.
Lascia un commento