Emilia Pérez, il film rivoluzionario musicale di Jacques Audiard
Nominato a dieci Golden Globes, il film Emilia Peréz, in uscita al cinema con Lucky Red dal 9 gennaio, segna un forte cambiamento nel genere musical e non solo. Visionario e rivoluzionario, il regista francese Jacques Audiard si assume una grande responsabilità con un thriller poliziesco trasformato in una soap opera che vanta delle perfomance eccezionali di Zoe Saldaña (Lioness), Karla Sofía Gascón e Selena Gomez (Only murders in the building).
Audiard rompe gli schemi del musical in quest’opera cantata in spagnolo che affronta tematiche attuali, di cui non se ne parla mai abbastanza. Ambientato in Messico, Emilia Peréz parla di transizione di genere, narcotraffico e cartelli messicano, le sparizioni nel Paese, l’emancipazione femminile, il tutto esplorato con coreografie e numeri musicali grintosi, violenti, lontani dal musical soft romantico.
La storia ruota attorno a Rita (Saldaña), un avvocato messicano che lavora per un grande studio, talentuosa ma costretta a stare in ombra dal suo capo. Finché una sera, riceve una telefonata anonima per una proposta di lavoro insolita. Si tratta di un boss del cartello messicano che, dopo averla bendata e portata nel deserto, si rivela essere il temuto Manitas Del Monte (Gascón). A questo punto il film sorprende per ben due cose che non ti aspetti: un primo numero musicale di Zoe Saldaña, prima del colloquio, dove l’attrice si esibisce in un numero insieme a un gruppo di donne delle pulizie e la proposta di lavoro del boss a Rita. Seconda cosa, l’uomo vuole diventare donna e offre all’avvocato una quantità notevole di denaro per cercare il miglior chirurgo possibile in circolazione e che tutto sia eseguito con la maggior segretezza possibile.
Un musical rivoluzionario
Solo con la parte introduttiva, il film Emilia Peréz diventa uno dei film più rivoluzionari di sempre. Una storia di un narcotrafficante messicano che vuole diventare donna e dimenticarsi della sua vita non vissuta in un corpo che non ha mai sentito suo. “Una nuova pelle”.
Manitas Del Monte non vuole dire a nessuno della sua transizione, soprattutto a sua moglie Jessi (Selena Gomez) che viene costretta ad andare a vivere in Svizzera con i due figli, per “protezione”. Il passaggio a Emilia non è l’unica transizione. Il film stesso cambia identità man mano che la storia si sviluppa, passando da un crudo thriller poliziesco a una sfarzosa soap opera a un melodramma in stile Almodóvar, il tutto legato da intermezzi di canzoni e balli. All’inizio può sembrare bizzarro che Audiard abbia scelto di raccontare questa storia come un musical. Diventa molto rapidamente chiaro che una storia così selvaggiamente stravagante, con tanti cambiamenti di tono, non poteva essere raccontata altrimenti. Questo è ciò che rende Emilia Peréz un capolavoro. Un film sui narcos, visivamente crudo, violento, ma con protagonista una donna transessuale gangster.
Nel corso del film, Zoe Saldaña, Karla Sofia Gascon e Selena Gomez si passano il ruolo di protagonista recitando dentro più generi contemporaneamente. In un film di gangster, nel cinema LGBTQI+ e in un musical moderno, ballando con coreografie e frasi da gangster senza risultare grotteshi. Un film che non aveva modelli su cui ispirarsi, che si modella da solo nel corso della storia e trova da solo ciò che lo rende credibile. Emilia crea la sua nuova vita in cerca di redenzione, provando a venire a patti con il suo passato. Rita, per tutta la vita ha lottato contro un maschilismo becero e asfissiante, costretta all’ombra, nonostante le sue capacità di salvare vite. Mentre Jessi da moglie trofeo è molto più complessa di quello che è la semplice superficie.
Changing the body – changes the soul
La vita di Emilia è cambiata e cerca di redimersi per quello che è stata nella sua vita da boss della droga. Aver rinunciato alla sua famiglia per quattro anni è stato doloroso e i traumi del passato riemergono una volta ripresi i contatti con la moglie e i figli. Una questione molto difficile, complessa, raccontata su contrasti. Come il confronto tra Rita e il chirurgo che poi accetterà il lavoro. Un nuovo corpo può cambiare la tua anima, diventando donna non sei più la persona di prima oppure sì? Un nuovo corpo non cancella l’essenza di una persona. Una dicotomia senza una vera risoluzione che non asseconda nessuno. Questa è la chiave di Emilia Peréz che scava a fondo in questioni delicate finora ancora troppo poco trattate. La rivoluzione del cinema di transgenere è qui.
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