Intervista a Philippine Leroy-Beaulieu e Darren Star per Emily in Paris 4 parte 2
In occasione dell’uscita della seconda parte della quarta stagione di Emily in Paris abbiamo intervistato la co-protagonista della serie Philippine Leroy-Beaulieu (Sylvie) e Darren Star, lo showrunner. Gli ultimi episodi arrivano su Netflix dal 12 settembre in streaming.
Il rapporto tra Emily Cooper e Sylvie Grateau è uno dei più belli in tutta la serie, ma come è cambiato nel corso delle stagioni? “Emily è diventata una parte sempre più essenziale del suo lavoro, perciò la rispetta sempre di più. Ci sono sempre delle frecciatine, ma andiamo avanti”. Un rapporto di amore-odio che cambia e sfocia in qualcosa di sempre più profondo.
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“Sylvie si è aperta un po’ di più, ma amo il fatto che continui a punzecchiare Emily”. Philippine sostiene che all’inizio della serie, Sylvie vedeva in Emily una versione di sé stessa più giovane, una sorta di alter ego. “All’inizio Sylvie era impaurita dall’arrivo di Emily, ma anche interessata da questa donna intelligente che le ricordava lei da giovane. Entrambe si odiavano e si temevano, ma allo stesso tempo Sylvie vedeva del potenziale nella ragazza di Chicago”.
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La seconda parte di Emily in Paris 4 ha un grande cambiamento e finiamo a Roma. “C’è qualcosa in Roma che la differenzia da Parigi. Una sorta di attrazione romantica che la gente sogna da sempre”. Secondo Darren Star, la città eterna ha un’anima tutta sua in contrasto con Parigi. La storia ora ci ha portati qui in un bilico tra le due città. “Milano è una città fantastica ricca di business, ma visivamente Roma è incredibile. Inoltre, c’è tanta storia del cinema qui e la omaggiano in parte anche nella serie”. Non si sbottona troppo Star nell’ipotizzare una nuova città per Emily; per lui, al momento sono a posto così. “Per ora siamo a posto così, tra Roma e Parigi”.
Philippine Leroy-Beaulieu parla tre lingue, ma quanto può essere difficile gestirle mentre si recita su un set? “C’è un momento nella seconda stagione in cui Sylvie dice che quando parliamo in un’altra lingua, cambiano. Siamo persone diverse”. La capacità di passare dall’inglese, al francese fino all’italiano è incredibile per l’attrice. “Diventiamo qualcun altro, con un portamento diverso e uno sguardo diverso verso il mondo. Poi, quando mi approccio all’italiano è tutto molto più soft”. Il tutto è molto divertente per lei che riesce ad equilibrare perfettamente il tutto e dimostrare una grande abilità e capacità linguistica.
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