Ministro ucraino contro Emily In Paris
Nel mese di dicembre 2021 Netflix ha rilasciato l’attesissima seconda stagione di Emily In Paris, la serie tv con Lily Collins che ha debuttato nel 2020 conquistando fan in tutto il mondo. Se la prima stagione era stata fortemente criticata dai fan francesi perché “piena di pregiudizi e cliché” nei confronti del popolo di Francia, anche la seconda stagione non è passata indenne all’occhio critico dei fan provenienti, questa volta, da un’altra nazione europea.
A muovere accuse contro Emily In Paris sono i fan ucraini che dopo aver visto i nuovi episodi della stagione 2 sono rimasti molto delusi dalla serie tv. Portavoce delle critiche è il Ministro della Cultura ucraino, Oleksandr Tkachenko, che ha accusato la serie di contenere “stereotipi inaccettabili” riferiti al popolo della nazione ucraina.
Emily In Paris criticata per il personaggio di Petra
Secondo Tkachenko il personaggio di Petra, interpretato dall’attrice Daria Panchenko, presente in Emily In Paris 2 sarebbe una caricatura offensiva, piena di stereotipi negativi nei confronti della popolazione ucraina.
Il personaggio di Petra è ritratto come una ladra che pratica taccheggio nei negozi di lusso parigini, con un pessimo senso della moda e con il terrore di essere deportata.
Già la prima stagione della serie Emily In Paris era stata pesantemente criticata dai francesi perché, a detta loro, piena di scadenti cliché sulla Francia. Lily Collins aveva dichiarato che la serie stava cercando di porre rimedio a questo errore con una seconda stagione diversa e più inclusiva… ma forse non è andata proprio come si sperava.
Nonostante le critiche Emily In Paris continua a riscuotere successo in tutto il mondo ed è attualmente tra le dieci serie tv più viste di Netflix ed è già stata rinnovata ufficialmente per la terza e quarta stagione.
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