Facciamo un nostalgico tuffo nel passato con “E.R. – Medici in prima linea”, il medical drama più amato degli anni Novanta per guardare o riscoprire tutte le stagioni in streaming su NOW.
Co-prodotta da Steven Spielberg e ispirata ai racconti di “Casi di emergenza” (“Five Patients”) dello scrittore statunitense best-seller Michael Crichton, (“Jurassic Park” e “Mangiatori di Morte”), “E.R.” non ha soltanto il primato di essere il primo dramma ospedaliero a inaugurare la popolarità del genere, ma è stato anche il trampolino di lancio per attori del calibro di George Clooney, Noah Wyle e Julianne Margulies, tra i tanti.
Ambientato nel policlinico universitario County General Hospital di Chicago, “E.R.” esplora la tipica giornata in pronto soccorso attraverso complessi e affascinanti quadri clinici da risolvere puntata dopo puntata, mettendo alla prova le abilità e la pazienza dei medici e degli infermieri pronti a intervenire nei casi di emergenza più disperati.
Quanto ai volti che portano in scena il personale medico, è la formazione originale del cast a essere ricordata, con la presenza del Dottor Greene (Anthony Edwards), del Dottor Ross (George Clooney), quella della Dottoressa Lewis (Sherry Stringfield), del Dottor Carter (Noah Wyle) e del Dottor Benton (Eriq La Salle). Questi personaggi si sono resi protagonisti degli intrecci più amati della serie tv, come nel caso della tormentata storia d’amore tra Carol (Julianna Margulies) e l’inguaribile donnaiolo Doug Ross, o quella tra l’affermato chirurgo Dottor Benton e la bella Dottoressa Jeanine (Gloria Reuben).
A produrre “E.R.” per quindici indimenticabili stagioni, e 331 episodi, fu lo stesso Crichton insieme a John Wells e Steven Spielberg per la Amblin Entertainment e la Warner Bros.
“E.R. – Medici in prima linea” è su NOW con tutte le stagioni
Perché recuperare “E.R. – Medici in prima linea” in streaming su NOW? Trasmessa negli Stati Uniti dalla NBC dal 1994 al 2009, il medical drama oltrepassò la soglia dei trecento episodi confermandosi uno dei titoli più longevi e amati della storia della televisione. Il record fu superato soltanto nel 2019 da “Grey’s Anatomy”.
In Italia, la programmazione di “E.R. – Medici in prima linea” ebbe inizio lo scorso 11 gennaio 1996 su Rai 2, canale dove va in onda con l’ultimo episodio di ottanta minuti il 19 giugno 2009.
Con un totale di 156 riconoscimenti, tra cui 23 Emmy Awards su 124 nomination e un Golden Globe, “E.R.” occupa da anni il terzo posto tra le serie TV più premiate di sempre dopo “Il Trono di Spade” e “I Simpson”.
“E.R.”, la storia di un successo intramontabile
Era il 1974 quando Michael Crichton, da poco ritiratosi dalla facoltà di medicina, riportava la sua breve esperienza di apprendistato al Salk Institute for Biological Studies in una raccolta di racconti.
Nasceva così “Casi di emergenza”, romanzo sulla storia di cinque pazienti durante la loro permanenza in ospedale, opera che solo negli anni Novanta avrebbe incontrato la curiosità del grande Steven Spielberg, figura fondamentale per il riadattamento del libro per la televisione.
Nonostante fossero trascorsi vent’anni dalla prima pubblicazione del libro, grazie al regista Crichton riuscì finalmente a realizzare l’episodio pilota della serie tv mantenendo per lo più inalterate le sceneggiature del romanzo. Il pilot fu subito un grande successo di critica e pubblico, tanto da spingere la NBC a ordinare nuovi episodi aggiuntivi.
Al centro della storia sono tantissime le tematiche trattate. Dai casi di violenza, alla delciata condizione di maternità, dalla dipendenza dalla droga e alcool, agli abusi, comprendendo la discriminazione razziale e i problemi politici e sociali dell’America di quei tempi.
Come interpretare, quindi, la vera chiave del successo di “E.R”? Non solo la novità assoluta del genere, o l’attualità delle trame, ma anche il fatto che non vi fosse un protagonista assoluto. L’originalità, o meglio il segreto di “E.R.”, si traduce proprio nella volontà di far vivere le trame attraverso personaggi corali, chi più o meno importante, ma tutti in grado di lasciare un segno nella trama e nel cuore dello spettatore.
Chi non si è lasciato conquistare dalla premura e gentilezza di Mark Greene verso i suoi pazienti? O ancora dal carattere scontroso ma determinato dell’affascinante Dottor Doug? Qualcun altro, invece, potrebbe aver empatizzato con il folle e geniale aspirante chirurgo Benton, o forse con la coraggiosa Carol Hathaway, anima gemella di Doug che, come altri personaggi presenti sin dall’inizio, poi lascia la serie per concludere in bellezza questo viaggio nell’ultima emozionante stagione.
In quindici anni li abbiamo visti maturare, soffrire, piangere e gioire, continuando anno dopo anno a conquistare il pubblico affezionato ormai all’equipe del Pronto Soccorso del County General Hospital di Chicago.
“E.R.” rimane quindi un solido punto di riferimento per un un genere televisivo oggi più che mai apprezzato, una delle più rivoluzionarie produzioni che si siano mai affacciate sul piccolo schermo.
È merito della collaborazione tra Crichton e Spielberg se negli anni a seguire ci siamo innamorati ancora delle eredi di “E.R.” quali “Dr. House – Medical Division”, “Scrubs”, “Grey’s Anatomy”, “Private Practice”, “Nip/Tuck”, “Chicago Med”, “The Resident”, “The Good Doctor”, per citarne alcune.