Cala il sipario sulla vicenda di Inés e Hugo, i protagonisti di ESCÁNDALO – Storia di un’ossessione. La serie tv gratis su Mediaset Infinity ha tenuto col fiato sospeso il pubblico italiano. Scopriamo cosa succede nell’epilogo, e occhio agli spoiler che seguono!
La protagonista Inés si definisce nient’altro che una donna innamorata, e si rifiuta di riconoscere che il sentimento che lei ritiene di provare per il quindicenne Hugo è malato.
Hugo, dal canto proprio, è finito inconsapevolmente nella tela di Inés quando ha salvato quest’ultima da morte certa. Il tentato suicidio di Inés rappresenta la fine della sua vecchia vita, e l’inizio di qualcosa di nuovo. A modo suo la donna è convinta di poter chiudere col passato – scandito dagli abusi della madre, dall’anaffettività del marito e dall’indifferenza della figlia – e di potersi gettare in un nuovo, conturbante amore.
Un amore totalizzante, che possa colmare i vuoti del suo animo e sanarne le innumerevoli ferite. Quella che agli occhi di Inés sembra una nuova occasione di vivere è in realtà un disastro annunciato. Hugo diventa il destinatario della sua psicosi e si ritrova a dover fungere da appiglio a una donna determinata a tutto – anche a trascinarlo nelle sue stesse sabbie mobili – piuttosto di lasciare andare la presa.
Non passa molto tempo prima che il giovane nuotatore inizi a sentirsi soffocare. Inés non è soltanto molto più grande di lui, ma quella relazione assume sempre di più dei contorni malsani. Il suo istinto gli dice di fuggire, eppure in quella relazione lo sbilanciamento del potere – in favore di Inés – sembra paralizzare Hugo.
Inés inizia ad arrovellarsi per trovare il modo di restare per sempre al fianco di Hugo. Non gli permetterà di lasciarla, come è successo con il bambino che portava in grembo e che ha perso. Stavolta Inés non vuole correre rischi: con Hugo dovrà essere per sempre, costi quel che costi. Ecco che la 42enne si avvicina a Tomás, il padre vedovo di Hugo: Inés è convinta che diventare la matrigna del ragazzo sia il modo migliore per continuare a plagiarlo. Quando Tomás li scopre insieme è colto da un infarto.
Meglio un uomo morto che un testimone in più, pensa Inés tra sé e sé quando decide di non soccorrerlo. Come una vedova nera che tesse pazientemente le sue fila, la donna continua a stringere il cerchio attorno a Hugo, rendendolo sempre più isolato. Anche a Mauro – il fratello maggiore del suo amante – sarà riservato lo stesso tragico destino.
Mauro vuole trasferirsi a Bruxelles dopo la morte del padre, ma Inés diffonde le foto di Ana – la moglie di lui – col suo amante, facendo esplodere un caso a livello nazionale e mandando a monte i piani del fratello di Hugo. Mauro ha sulla coscienza la morte della loro madre, un segreto che confessa solo a Inés.
Quando scopre della relazione tra suo fratello e Inés, Mauro dà in escandescenze: ancora una volta Inés dimostra fino a dove sia pronta ad arrivare, invece di affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Stavolta Hugo diventa suo complice: l’ennesima arma che Inés userà contro di lui per impedirgli di scappare.
Hugo, però, non è più solo. Si dà il caso che il giovane abbia stretto un forte legame con Ainara, la figlia di Inés. Quando i due capiscono che l’unico modo per allontanarsi dalla donna e dalla sua malattia sia fuggire, i ragazzi architettano una fuga e rubano la carta di credito del padre di lei per avere i soldi necessari alla loro nuova vita.
Inés sa tutto. Dopo aver manomesso la motocicletta del suo amante, la donna affronta Ainara e arriva al gesto più raccapricciante: uccidere la sua stessa figlia. In questa tragedia edipica al rovescio, Inés si presenta al rendez-vous che Ainara e Hugo si erano dati per fuggire. Quando scopre della morte di Ainara, Hugo si scaraventa verso il mare e inizia a prendere il largo. Il giovane vuole mettere quanta più distanza possa tra sé e Inés, e – così facendo – finisce per annegare.
Hugo muore nello stesso modo in cui Inés ha tentato il suicidio, all’inizio del racconto. Il cerchio si chiude, stavolta per davvero, anche su Inés. La donna viene arrestata grazie a Lola e Antonio, i quali l’hanno denunciata per mettere fine alla sua follia. Nemmeno di fronte alla gravità di ciò che ha commesso, Inés riesce a prendere consapevolezza della distruzione che si è lasciata alle spalle. Lei continua a proferirsi soltanto una donna innamorata.
Inés finisce per essere rinchiusa nella stessa struttura psichiatrica in cui finì la madre. Il dolore genera altro dolore, se non viene affrontato, elaborato e superato. Per Inés la vita è stata piena di ingiustizie. Invece che affrancarsene, la donna ha preferito sprofondare nel suo inferno personale e tramutare quel dolore in una profezia che si auto-adempie, senza imparare nulla dagli errori di chi l’ha preceduta.
Il conto più amaro, però, l’hanno pagato due innocenti: Hugo e Ainara. Le loro ceneri vengono sparse dai loro amici e compagni di scuola nel mare, finalmente insieme e liberi dalla maledizione di Inés.