ESCÁNDALO – Storia di un’ossessione sbarca a partire dal 3 novembre su Mediaset Infinity gratis in esclusiva. Con due episodi alla settimana, questa serie ci porta a scandagliare i confini della moralità.
Il cuore pulsante della trama è Inés (Alexandra Jiménez), una 42enne che decide di strappare alla vita una nuova occasione per essere felice, costi quel che costi.
Alle spalle, Inés lascia un passato irto di frustrazioni che l’hanno resa una persona infelice. È dall’infanzia che Inés cerca nella solitudine il rifugio da un’esistenza che la priva dell’unica cosa che anela: un affetto sincero.
Dato che è cresciuta con una madre molto distaccata, il sogno di Inés è quello di ricevere amore senza dover tendere la mano alla stregua di una mendicante. Quando Inés, a sua volta, ha una figlia si ripromette di non commettere lo stesso errore e compensa alle privazioni subite, manifestandole tutto il suo attaccamento.
Le continue dimostrazioni di affetto della madre non sono apprezzate dalla figlia quattordicenne Ainara (Eve Ryan), in piena ribellione adolescenziale. La maternità, la giovane età e la ricerca di conferme – anche guardando al passato sofferto – sono i motori che ci fanno entrare nel vivo di ESCÁNDALO – Storia di un’ossessione e che portano la serie a sfidare le convenzioni.
Inés è intrappolata in un matrimonio senza amore. Suo marito Antonio (Víctor Duplá) vuole il divorzio e lei lo scopre quando crolla la sua ultima speranza di riportare la gioia sotto il loro tetto: un aborto spontaneo fa sparire la prospettiva di una rinascita del legame coniugale. È a quel punto che Inés decide di farla finita, ma è nell’ora più buia che la vita sembra tornarle sorridere, assumendo le sembianze di un quindicenne ribelle e sempre nei guai. Il suo nome è Hugo (Fernando Líndez, già visto in Élite nei panni di Joel). Il giovane la salva dal tentativo di suicidio in mare. I due si innamorano ossessivamente e Inés abbandona ogni regola morale.
Proprio Inés – madre di una ragazza ancora minorenne – è accecata dal sentimento verso quel ragazzo che ormai considera il suo salvatore. Di conseguenza, Inés è disposta a tutto pur di preservare questa relazione, consapevole di oltrepassare un limite ben preciso. Proprio per questo motivo, la serie non può non far riflettere: va oltre la passione e dell’attrazione fisica tra un adolescente e una persona adulta. I soli quindici anni di Hugo non sono ancora diciotto. La minore età del ragazzo rende l’ossessione di Inés ancora più difficile da accettare, agli occhi di uno spettatore.
Ciò che Inès ripete a sé stessa per auto-assolversi è che Hugo pare molto maturo per la sua età. Orfano di madre, il ragazzo è stato costretto a crescere più in fretta rispetto ai suoi coetanei. Per questo motivo Hugo non sembra interessato a legare con i suoi compagni di scuola e – non a caso – si trova invischiato con una donna che potrebbe averlo partorito. Dalla sua defunta madre, invece, Hugo ha ereditato l’istinto a cogliere l’attimo.
In un certo senso, quest’onda del “qui e ora” travolge anche Inés. Quest’ultima è stanca di essere prigioniera delle convenzioni che l’hanno resa invisibile, offuscando il suo sentirsi viva e vitale. Il punto è che non sa – né vuole – mettere un freno agli impulsi, trascinando chi le sta accanto in una spirale che si tingerà inevitabilmente di tradimenti e morte.
L’approccio visivo e estetico è fondamentale per raccontare ancora di più la caduta negli inferi di chi lascia scivolare in secondo piano la ragione in favore delle ossessioni. Non a caso al timone della serie troviamo Aurora Guerra, già creatrice di due delle soap spagnole più celebri dell’ultimo decennio come Il Segreto e Una vita. Guerra è una che di intrighi e di scandali se ne intende.
ESCÁNDALO – Storia di un’ossessione è il racconto di una donna che, per riappropriarsi della sua femminilità, arriva a superare i confini dell’amore per arrivare nel territorio inesplorato di chi non ha più nulla da perdere.
Dalla gioia di una gravidanza al tentativo di suicidio, dalla fede come unica speranza all’adulterio, dalla maternità all’aborto spontaneo, questa serie affronta ben più di una tematica delicata. Al centro, però, resta la relazione tra Inès e Hugo, che ci induce a riflettere su quanto il dolore vissuto torni sempre a chiedere il conto. Per quanto metabolizzarlo faccia paura, è l’unica strada per andare avanti con chiarezza e speranza nel futuro.