Chi è l’assassino in Fiori Sopra l’inferno?
Ti stai chiedendo chi sia il vero assassino di Fiori sopra l’inferno serie tv? Al via da lunedì 13 febbraio in prima visione su Rai 1 l’attesa fiction crime tratta dall’omonimo best-seller di Ilaria Tuti con protagonista Elena Sofia Ricci nei panni dell’investigatrice Teresa Battaglia.
Per la regia di Carlo Carlei che firma la sceneggiatura insieme a Donatella Diamanti, Valerio D’Annunzio, Marco Cristiani, la serie tv in sei puntate prova a ripercorrere il successo ottenuto dal libro uscito nel 2018 ed edito da Longanesi ma con non poche differenze rispetto all’originale.
Chi ha letto il romanzo, infatti, si sarà accorto di quanto questo sia più sfrontato e brutale rispetto agli episodi trasmessi in prima serata su Rai 1. Tralasciando tuttavia chiare esigenze televisive, entrambe le versioni dell’opera di Ilaria Tuti hanno al centro le vicende di una determinata e pragmatica profiler con alle spalle una grande esperienza investigativa, alle prese adesso con due terribili mostri da affrontare.
Da una parte uno spietato serial killer che si aggira indisturbato tra le montagne di un paesino del Friuli, Travenì, mentre dall’altra un mostro che si insinua dentro di lei facendole non poca paura. Un segreto inconfessabile che Teresa Battaglia non è ancora pronta ad ammettere a sé stessa: i primi sintomi dell’Alzheimer.
Mentre Teresa si sforza di ignorare la sua nuova condizione, a Travenì si susseguono crimini dalla violenza inaudita, morti che in qualche modo nascondono sempre un significato preciso e che, soprattutto, sembrano formare un cerchio attorno a quattro bambini: Mathias, Oliver, Diego e Lucia, tutti ragazzi vittime della distanza, cinismo e ancora della violenza degli adulti.
Perché questo killer sembra voler proteggerli da tutti coloro che vorrebbero far loro del male? Per riuscire a rispondere a questa domanda Teresa Battaglia deve lasciarsi aiutare dal suo nuovo aiutante, l’ispettore Massimo Marini (Giuseppe Spata).
Dopo un primo inizio fatto di critiche e discussioni, alla fine tra i due si crea un sentimento di stima reciproca indispensabile alla risoluzione del caso. La verità, infatti, si nasconde proprio tra la comunità di Travenì. Tra quei cittadini silenziosi, e all’apparenza terrorizzati, si cela il nostro serial killer, ma nessuno di loro è pronto ad ammetterlo.
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Ed è proprio a causa di questa omertà se le indagini di Teresa e della sua squadra sono spesso rallentate e ostacolate. Omertà che, in un passato non troppo lontano, ha tenuto nascosti terribili segreti come quello di un esperimento segreto avvenuto in quelle zone di montagna ai danni proprio di bambini orfani e abbandonati appena nati.
Trovare l’assassino, quindi, significherà superare il labile confine tra vittima e carnefice andando contro ogni credenza, fino a scendere faccia a faccia con un inferno che sta proprio sotto i fiori dell’apparenza.
Chi è l’uomo dal tabarro?
[ATTENZIONE SPOILER: non continuare la lettura se non vuoi sapere chi è l’uomo dal tabarro in Fiori sopra l’inferno]
Nel corso del sesto e ultimo episodio della prima stagione di Fiori sopra l’inferno scopriamo che l’uomo dal tabarro altri non è che una delle vittime del dr. Joan Albert Walner, medico che decenni prima aveva dato il via a un macabro esperimento tra i più piccoli di Travenì. Ammantato dal velo pretestuoso della ricerca scientifica, l’esperimento celava tuttavia la sua disumana sconsideratezza: capire come potesse un essere umano crescere se privato di qualsiasi forma di affetto.
L’uomo col tabarro, dunque, coincide con il paziente 39, l’unico sopravvissuto alle violenze di questo dr. Albert Walner. Quest’ultimo, una volta saputo del suo ex paziente ancora in vita, si era rifugiato allo stavolo con lui e con anche un altro bambino che però non ce l’aveva fatta.
Il paziente 39, quindi, aveva deciso di rimanere lontano dagli altri, nascosto in quel luogo angusto con la sola compagnia dello scheletro del bambino morto al suo fianco.
Ma manca ancora un dettaglio perché il puzzle sia completo: che fine ha fatto il dr. Walner? Su questa domanda Teresa è raggiunta da una nuova intuizione. Ricordandosi infatti della data di nascita del medico, la donna scopre che la combinazione coincide con il codice di sicurezza dello smartphone del dr. Ian: è proprio lui il dottor Walner, l’assassino.
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