Arriva Generazione 56K su Netflix
Debutta giovedì 1 luglio “Generazione 56K”, la serie che Netflix ha realizzato con The Jackal. Ideata da Francesco Ebbasta e prodotta da Cattleya, la serie in otto episodi racconta, tra il passato e il presente, la storia d’amore e di equivoci che lega Daniel (Angelo Spagnoletti), sviluppatore di app, a Matilda (Cristina Cappelli), restauratrice prossima alle nozze.
Entrambi originari dell’isola di Procida, Daniel e Matilda erano compagni alle scuole medie. Matilda aveva un debole per Daniel, peccato che lui avesse occhi soltanto per Ines, la migliore amica di lei.
Ormai trentenni, Matilda e Daniel vivono entrambi a Napoli e si ritrovano per caso: lui però non sa di avere di fronte la scontrosa amica d’infanzia, scambiandola per una misteriosa sconosciuta che aveva incontrato su un’app di incontri. Matilda, dal canto suo, si guarda bene dal mostrare le sue carte. La sintonia che ha avvertito con Daniel la porta a domandarsi se la sua unione con Enea (Sebastiano Kiniger) s’abbia da fare.
Daniel farà di tutto per conquistare Matilda, mentre quest’ultima affronterà un percorso che la porterà a scendere a patti con l’abbandono del padre, un dolore che portava con sé da quando era bambina. A fare da coro greco alle vicende di questo amore travagliato, gli amici d’infanzia di lui, Sandro (Fabio Balsamo) e Lu (Gianluca Fru), e Ines (Claudia Tranchese), che per Matilda è come una sorella.
È un amore nato con gli esordi di Internet e quel modem 56k (da qui il titolo della serie) che bloccava la linea telefonica ed era sinonimo di bollette esorbitanti, quello di Daniel e Matilda. Il diktat dell’immediatezza a cui ci siamo adeguati con la Rete, tuttavia, non si può applicare a tutto. L’amore ha i suoi tempi, e a volte aspettare il momento giusto è la cosa più dolce che ci possa capitare.
Cristina Cappelli: “In amore non sempre vince chi fugge”
“Se in amore vince chi fugge? Con me spesso ha funzionato” scherza Cristina Cappelli, interprete di Matilda, che aggiunge: “Certo è che rimanere in bilico è interessante, mantiene vivi, c’è voglia di conquistare l’altra persona giorno per giorno perché poi l’amore è una scelta che uno deve fare ogni giorno, di voler stare accanto a quella persona. Ovviamente se però questo equilibrio è sbilanciato da un lato o dall’altro, il gioco non regge.”
Nel corso della prima stagione, il suo personaggio decide di prendere la propria vita in mano e, tra Enea e Daniel, alla fine sceglierà sé stessa, mettendosi al primo posto. Tornerà indietro: “Io penso che la vita vada avanti, e che Matilda non tornerà indietro: le sue consapevolezze l’hanno resa una persona diversa”.
Angelo Spagnoletti: “I Millennial? Troppo preoccupati della loro immagine”
E poi c’è Daniel. Introverso ma con una grande voglia di mettersi in gioco, il personaggio interpretato da Angelo Spagnoletti esce da un’impasse dettata dalla propria timidezza grazie all’incontro con Matilda. “Daniel imparerà cosa vuole dalla vita quando dirà i primi ‘No’” afferma l’attore, che continua: “La svolta per lui arriva quando capisce che, per capire dove andare, devi accettare qualcosa e perderne altre”.
Quest’ansia di esternare i sentimenti va di pari passo con la cosiddetta FOMO (“Fear of missing out”), la costante paura di perdersi qualcosa di straordinario che per i Millennial rappresenta il male generazionale? “Penso di sì. Siamo troppo proiettati sugli altri” sostiene Angelo Spagnoletti. “A Daniel, come a molte altre persone, forse manca quel percorso onesto con sé stessi che che poi ti porta paradossalmente ad essere più aperto con gli altri”, conclude l’attore.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Cristina Cappelli e Angelo Spagnoletti riguardo all’esperienza di Generazione 56K, in streaming su Netflix dal 1° luglio.
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