Giovanni Minoli Un Posto al Sole
Fan appassionati di Un Posto al Sole preparatevi a tanta commozione con il racconto approfondito di Giovanni Minoli su come è nata la soap.
Parliamo proprio del papà di UPAS, autore, giornalista e conduttore televisivo che, in occasione della puntata del 19 ottobre di BellaMà condotto da Pierluigi Diaco, ci racconta il processo ideativo e di produzione di un grandissimo progetto in onda da più di 20 anni su Rai 3. Era infatti il 1996 quando UPAS approdava per la prima volta sugli schermi italiani.
Come nasce, quindi, l’intuizione di Un Posto al Sole? Dopo aver fatto partire la celebre sigla di UPAS, Pierluigi Diaco lascia la parola a Minoli. Quest’ultimo ci spiega subito che la soap, oggi la prima industria di Napoli, nasce in un contesto molto diverso da quello che conosciamo. All’epoca, infatti, si stava affermando la Pay Tv, formata principalmente da due prodotti come il cinema di seria A e il calcio.
SCOPRI ALTRE NOTIZIE DELLA SERIE Un Posto al Sole (1996)!
Minoli capisce quindi che è arrivato il momento di inventarsi qualcosa di nuovo. Intanto la Rai dei professori di allora decide di vendere il centro di produzione di Napoli per far cassa. Così Minoli è contattato dalla Sellerio, presente in consiglio di amministrazione, che gli chiede subito una nuova idea per salvare il centro di produzione di Napoli.
A questo punto Giovanni propone un nuovo progetto legato alla lunga serialità, come si faceva già in Australia o in America. Nel frattempo, i direttori del centro di produzione di Napoli si oppongono alla sua nuova proposta. Ma questo non ferma Minoli che, mettendo insieme “un gruppo di disperati”, – come afferma nel corso dell’intervista – inizia a sperimentare con il nuovo format, mai provato finora in Italia.
SCOPRI TUTTO SUGLI ATTORI E SULLA TRAMA DELLA SERIE!
Nasce così Un Posto al Sole, ricevendo non solo tantissimi complimenti dagli spettatori, ma anche da personaggi di spicco come Muccino – che ringrazia tutt’oggi Minoli per avergli permesso di fare la sua prima esperienza nella pre-produzione della soap – e persino come Federico Fallonieri. Quest’ultimo – racconta l’autore – quando venne a Napoli per vedere cosa Minoli e compagnai stessero mettendo in piedi, esclamò: “questo è il servizio pubblico“.
Ciò significa che, se non ci fosse stato Un Posto al Sole come pioniere della serialità non ci sarebbe stata formazione, e dunque oggi non esisterebbe la fiction che conosciamo. Quindi grazie Giovanni Minoli per averci dato UPAS e aver posto le basi per la serialità italiana.
Cosa fa oggi Giovanni Minoli?
Nella mattinata dell’11 aprile 2024, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha ufficialmente conferito la cittadinanza onoraria a Giovanni Minoli, celebre giornalista, autore e conduttore radiofonico e televisivo, come omaggio per aver inventato Un Posto al Sole.
La cerimonia, tenutasi presso l’Auditorium del Centro di produzione Rai di Napoli, è stata aperta con un momento di silenzio per commemorare la tragedia di Suviana. Tra i presenti, oltre al sindaco Manfredi, c’erano la presidente del Consiglio comunale Vincenza Amato, l’assessora alle Attività produttive Teresa Armato e il consigliere comunale Sergio Colella. La scelta della location ha sottolineato il legame speciale di Minoli con la città.
Ecco le parole di Giovanni Minoli riportate dal comune di Napoli in occasione della sua cerimonia:
“Quando è nato Un posto al sole sembrava una scelta folle e i primi a non crederci erano gli stessi napoletani.
Oggi Napoli è capitale della fiction italiana e io mi prendo il merito di aver creduto nelle mie idee, di averle sviluppate contro tutti, perché allora nessuno lo voleva. Non solo Napoli, non voleva nessuno perché comprare è meglio che produrre, per moltissime ragioni. Da cittadino napoletano mi sento che sto imparando, come uno che è alla conquista del far west. Adoro Napoli, sono un torinese che adora il sud. Ho anche casa a Filicudi, quindi immaginate quanto sud c’è nel mio cuore”.
Lascia un commento