Gloria: intervista a Fiorenza D’Antonio (Lucilla Altieri)
È al via lunedì 19 febbraio 2024 su Rai 1 la fiction Gloria. In questa intervista a Fiorenza D’Antonio, scopriamo di più sul personaggio di Lucilla Altieri, una nuova promessa della recitazione italiana.
Trovi il video con l’intervista completa a Fiorenza D’Antonio (Lucilla Altieri) all’inizio di questo articolo.
Fiorenza D’Antonio e Lucilla Altieri, due giovani attrici determinate: parallelismi e differenze tra realtà e finzione
In Gloria – come ripercorriamo in questa intervista – Fiorenza D’Antonio interpreta una giovane attrice talentuosa che si affaccia al mondo dello spettacolo. Anche in termini emotivi, forse, un ruolo del genere l’ha fatta tornare “alle origini”.
“Sicuramente io e Lucilla, in quanto attrici determinate entrambe, abbiamo tanti ‘no’ alle spalle, però non abbiamo mollato. A Napoli si dice ‘cazzimma’”, racconta Fiorenza D’Antonio. Poi fa le dovute precisazioni. Lucilla “va oltre. È una arrampicatrice, nel senso che è disposta a utilizzare tutte le carte che ha, cosa che io proprio [non sono disposta a fare] ma non solo per etica, proprio per come sono. Insomma, ho scelto di non aggrapparmi a quelle. Insomma, è stato un viaggio tra delusioni e rivincita che si prende.”
Tra realtà e finzione, in questo caso, ci sono sia punti di contatto evidenti sia altrettante differenze palesi. È così che si mescola la vita vera con la ricchezza dell’arte recitativa.
Lucilla è “stato forse il più divertente come personaggio” fin qui per Fiorenza D’Antonio
A proposito di recitazione, questa non è la prima serie per Fiorenza D’Antonio. Prima di Lucilla in Gloria – come ricordiamo in questa intervista – Fiorenza D’Antonio veste i panni di Marzia ne I Fantastici 5 e di Bianca ne Il commissario Ricciardi. Sono entrambi titoli di grande successo, ma Lucilla in Gloria ha qualcosa di speciale.
Per usare le parole dell’interprete, “con lei mi sono potuta – per prima cosa – divertire perché è l’antagonista. Sono tre personaggi completamente agli antipodi dell’universo. Con Lucilla mi sono divertita tantissimo perché ho potuto dare spazio alla parte più vamp che c’era in me, che non pensavo proprio [di avere] perché io sono una sempliciona maschiaccio in realtà; ma – invece – con lei ho potuto giocare a far finta di fare la diva”.
Inoltre, occorre precisare che il personaggio di Lucilla è più complesso di quanto sembri. “Ha questo triplo ruolo, nel senso che non solo ci sono io che faccio Lucilla, ma Lucilla recita nella vita spesso e volentieri. Si maschera continuamente in base alla situazione in cui si ritrova. Poi ogni tanto – invece – cala la maschera e fa vedere la sua vera essenza che è estremamente schietta, cruda. È una vera millennial. Non [è] come me, che sono una boomer!”
Con una dose fantastica di ironia, Fiorenza D’Antonio chiude il capitolo con un sunto esaustivo: Lucilla “è stato forse il più divertente come personaggio da interpretare”. Fino a qui… Chissà dove la porterà la sua carriera!
Per Lucilla “tutto è una strategia” in Gloria
Manlio ha un debole per Lucilla. Lo vediamo fin dal primo episodio, però nel primo episodio lei resiste. In che modo riuscirà a trovare un equilibrio tra il resistere da un certo punto di vista a una spinta che può ricevere e la sua ambizione che è evidente fin da subito? Per avere una risposta occorre guardare la serie. Intanto, anticipando le trame in Gloria – in questa intervista – Fiorenza D’Antonio spiega di prestare attenzione. Niente è come sembra. Per Lucilla “tutto è una strategia. Lei è una stratega. Non muove un dito e non sta ferma se non per ottenere quello che vuole. È tutto parte di un suo piano.”
Lei calcola ogni mossa al millimetro, ma assumere un atteggiamento del genere comporta anche dei rischi. O no? Qui la spontaneità dell’interprete ci conquista in toto! “Io non lo so perché io non controllo neanche quello che dico! Purtroppo io sono proprio l’opposto. Parlo e vorrei riacchiappare le parole spesso e volentieri. Io sono proprio un disastro sotto questo punto di vista. Spesso sono istintiva al 1000%, proprio! Mi servirebbe un po’ di quella cosa – un minimo, almeno – e, invece, sono come una bambina”, confessa.
Provando a rispondere alla domanda su un aspetto che appartiene al personaggio e non a lei, aggiunge: “il rischio è che non ti godi – forse – poi le cose quando ti sorprendono”.
Le sorprese sul set di Gloria per Fiorenza D’Antonio
A proposito di sorpresa, ci sono alcuni aspetti che l’hanno sorpresa nel girare Gloria, che non si sarebbe aspettata all’inizio quando ha letto i copioni e quando è stata presa nel cast.
La prima è che non si sarebbe aspettata la libertà di cui ha potuto godere. “Quando fai un provino e vieni preso, poi sicuramente c’è uno scambio col regista e sicuramente vi siete trovati. Che trovarsi può essere anche scontrarsi perché da molti scontri – secondo me – nascono delle intese poi, però non immaginavo la libertà che, poi, ho avuto con Fausto [Brizzi, il regista, NdR] di poter un po’ ricamare questo personaggio a modo mio. Per fortuna è piaciuto a lui e, insomma, è andata bene.”
La seconda piacevole sorpresa è stata la dinamica instaurata con Sabrina Ferilli. Pensando alla fase di shooting di Gloria, in questa intervista Fiorenza D’Antonio ammette: “non sapevo che cosa aspettarmi da Sabrina [Ferilli, l’attrice protagonista, NdR] perché diciamo che io avevo una grandissima stima nei suoi confronti come professionista, ma ho trovato una grande donna dietro quell’artista, nel senso che non è una che dà confidenza facilmente, ma è sempre lei. È sempre vera e dice sempre la verità vestita di ironia. Quindi, io ho trovato questo un sintomo di grande intelligenza. È brillante. Ho imparato tanto.”
Questo non può che essere positivo perché imparare è ciò che ci fa crescere, a ogni età!
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