Ciro di Marzio conclude la seconda stagione di Gomorra con una perdita troppo grande perché le cose non cambino radicalmente. Don Pietro incarica infatti Malammore di uccidere la figlia di Ciro, contravvenendo alla legge non scritta che regola le questioni interne alla Camorra: i bambini non si toccano. Da qui il dolore, l’ira, che lo portano a macchiarsi di un omicidio troppo grande per passare inosservato, quello di Don Pietro. Ciro sa benissimo che uccidere don Pietro lo porterà a dover fuggire, ma ormai anche questo non ha più valore. Ciro non ha nulla che lo trattiene a Scampia: non ha più la moglie, uccisa proprio da lui, non ha più la figlia, uccisa da Don Pietro.
Marco d’Amore ci racconta come queste perdite cambino profondamente le intenzioni e l’intera vita di Ciro. Qualcosa si è rotto, per sempre, e adesso sta a lui capire quanto star lontano dalle persone che gli hanno distrutto la famiglia.
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