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Nel finale di stagione di Gomorra 3 Scianel muore, ad ucciderla è un colpo di pistola sparato da Patrizia. Scopri tutti i dettagli dell’episodio sulla morte di Donna Annalisa e quali sono i progetti per l’attrice Cristina Donadio!
Gomorra 3 Scianel Muore
L’ultima puntata di Gomorra 3 ci ha lasciati senza parole a causa della morte di due personaggi molto importanti e amati dal pubblico. Stiamo parlando della morte di Ciro e di Scianel, uccisa nella dodicesima e ultima puntata della terza stagione di Gomorra da Patrizia, una donna della quale si fidava molto. Ripercorriamo insieme cosa è successo e perché Patrizia le ha sparato a sangue freddo.
Nell’ultimo appuntamento con Gomorra 3 Genny Savastano, impegnato a salvare Azzurra e Pietro, elabora un piano davvero pericoloso che potrebbe costargli il potere, la famiglia e la vita. Per questo motivo cerca di avere l’appoggio di Donna Annalì che, con l’aiuto di Patrizia, è convinta di poter raggirare il giovane Savastano.
Il piano di Genny però va a buon fine, grazie anche all’aiuto di Patrizia che si scopre essere totalmente dalla sua parte. Scianel, indispettita dal comportamento della ragazza, della quale ormai si fidava ciecamente, chiede vendetta a Don Ruggiero ma non sa che Patrizia è arrivata prima di lei e ha dalla sua parte molte più persone di quanto Donna Annalisa possa immaginare. La ragazza, in preda alla rabbia, le spara lasciandola sanguinante sul pavimento.
Cosa ha portato Patrizia a compiere questo gesto? Si dice che in guerra non ci siano regole, ed è proprio questo che ha spinto la giovane, interpretata da Cristiana Dell’Anna ad ammazzare Scianel. Patrizia – come ha affermato Leonardo Fasoli, story editor della serie – poteva decidere se essere fedele a Scianel e diventare sua sottoposta o essere più forte”. La morte di Donna Annalisa quindi segna per Patrizia la presa di coscienza della sua forza e il punto più alto del suo arco narrativo. Da ragazza che è costretta controvoglia ad occuparsi del latitante Don Pietro ad una donna vera e propria. Quando uccide Scianel, come dice Fasoli, “il mondo l’ha divorata, è diventata feroce”.
Si tratta, in fondo, dello stesso percorso che tempo prima aveva fatto Scianel che da giovane e inesperta era diventata una guerriera. Ed è forse questo, sempre secondo Fasoli, il punto debole della donna “torna sul campo sentendosi una regina, crede di essere invincibile e invece, per superbia, sbagli”.
La sua morte, però, non è un caso. Cristina Donadio, l’attrice che ha interpretato Donna Annalisa ha già pronto un film e uno spettacolo di Moscato.
La donna parla della morte del suo personaggio dichiarando che in realtà Scianel aveva già concluso il suo percorso narrativo ed era giusto che morisse. La rivedremo presto nei panni di un magistrato in un film sul caso di Elisa Claps la ragazza trovata morta nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza ma, questa volta, sarà dall’altra parte, quella della giustizia.
Tra i prossimi progetti di Cristina Donadio, però , c’ è anche il teatro, la sua grande passione. Il suo ritorno sul palcoscenico sarà sancito con una rappresentazione di Enzo Moscato. “Quando sto sul palcoscenico ho i piedi piantati perbene, riconosco la terra sotto di me.”
Cristina Donadio ha avuto un tumore durante le riprese
Forse non tutti sanno che Cristina Donadio, durante le riprese di Gomorra ha sofferto di un terribile male, il cancro al seno. “I momenti più brutti sono stati due – ha raccontato a Vanity Fair – il primo è quando ti arriva il referto della biopsia – cellule cancerogene: positive- e credo che questa sensazione sia condivisibile con tutta l’umanità quando ha paura, è una sensazione per cui solo oggi capisco la letteratura che ne parla. Sei risucchiato al centr odella Terra. Il secondo lo sai”. Come il suo personaggio in Gomorra, donna molto forte Cristina non si è lasciata abbattere e ha continuato a lavorare tenendo nascosto quello che le stava accadendo.
Racconta, infatti, che il giorno dopo la rimozione della mass . a cancerosa è stata dimessa dall’ospedale e da Napoli è volata a Milano per girare le riprese volute da Cattelya. Dopo aver iniziato la chemio, poi, ha tagliato una ciocca di capelli e li ha portati dal maestro delle parrucche.
Anche in teatro ha mantenuto il segreto. “in scena c’era un letto – dice – quando gli attori andavano in pausa mi ci stendevo su. Quando il regista mi disse di non fare le prove il giorno della chemio risposi che avrei preferito stare male in teatro”.
Altra cosa che le è stata molto d’aiuto durante la sua battaglia è stata senza dubbio la famiglia, soprattutto la sorella Cecilia e il suo compagno che non l’hanno mai lasciata sola, neanche durante le sedute di chemio.
Ora l’attrice sta bene ed è pronta a tornare in tv e sul palco.
Cristina Donadio dice la sua sulle critiche per la morte di Ciro e Scianel
La morte di Ciro e Scianel nell’ultima puntata della terza stagione di Gomorra non ha lasciato indifferente il pubblico che tanto amava questi due personaggi. Sui social, infatti, si è scatenato un vero e proprio caos con tanto di speculazioni sulla presunta finta morte di Ciro.
Dopo la smentita e la conferma della definitiva morte delle due star della serie, Salvatore Esposito (Genny Savastano) si è sentito in dovere di difendere dalle critiche Marco D’Amore e Cristina Donadio per la morte dei loro personaggi Ciro e Scianel.
Lo ha fatto con un post sul suo account ufficiale di Facebook in cui si legge che i personaggi della serie “meritano di morire TUTTI” e dove invita il pubblico a esaltare solo gli esempi positivi e concentrarsi di più sul talento di attori come D’Amore e Donadio piuttosto che su altre cose.
Anche Cristina Donadio ha commentato l’accaduto nell’intervista a Vanity Fair: “Sono tutti meritevoli di morte ma è dall’inizio della serie che siamo dei walking dead e onore agli attori ma non vorrei entrare in una polemica per me obsoleta, non possiamo pensare di oscurare tutti i media che trasmettono rappresentazioni del male”.
Dopo le polemiche per la morte dei due personaggi anche Leonardo Fasoli ha detto la sua. Lo story editor ha svelato che è stato fatto un vero e proprio patto narrativo di non “guardare in faccia a nessuno”. Per l’autore è infatti fondamentale raccontare le cose come accadono realmente e in una guerra nessuno si può mai sentire al sicuro.
“Che dire allora di Attilio, che era protagonista insieme a Ciro e lo abbiamo fatto morire subito nella prima stagione o di donna Imma, un personaggio importante che tutti amavamo e che la logica di quando costruisci una serie consiglierebbe di tenere in vita”. Si tratta quindi di scelte narrative che tendono a rispecchiare la realtà in maniera per quanto possibile fedele.
In una storia di guerra permanente, quindi, nessuno dei personaggi, neanche quelli più amati possono sentirsi al sicuro. Fasoli ci tiene inoltre a ricordare gli incontri fatti con i veri protagonisti di queste storie e chi gli era intorno dove, il comune denominatore era la morte e una quantità di perdite ingenti.
Nessuno sapeva esattamente cosa sarebbe accaduto nell’ultima puntata e ciò che rende così avvincente la serie è che questo potrebbe accadere a qualsiasi altro personaggio nella 4 stagione le cui riprese ufficiali inizieranno nella primavera del 2018.
Fonti: Repubblica.it, Corriere.it, Huffington post
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