Grey’s Anatomy 14×10 – Personal Jesus
Grey’s Anatomy 14×10 alla ricerca di Dio, di un senso, di giustizia, di felicità. Questi sono i temi dell’episodio che mi ha lasciato con uno sguardo attonito e perso nel vuoto.
Dopo la puntata della scorsa settimana gli occhi erano tutti puntati su chi avesse investito Paul, ma diventa quasi un tema secondario scoprire chi sia il colpevole, perché April diventa la protagonista della puntata.
Vedere April in apertura di episodio già doveva anticiparci quanto sarebbe stato per lei devastante vivere questi 40 minuti. La fede di April viene messa a dura prova continuamente, dal momento che tutti i pazienti che lei ha assistito in pronto soccorso moriranno a fine puntata; tanto da portarla ad andare a letto con uno specializzando, di cui sinceramente neanche ricordo il nome! Per farla breve, April è allo sbando! Sapete però che io raramente sono breve e su Grey’s Anatomy ho sempre molto da dire, perciò andiamo a vedere cos’è successo in questa puntata!
Grey’s Anatomy 14×10 – Chi ha investito Paul?
Paul è al pronto soccorso, è stato investito, ma chi è il responsabile dell’incidente di Paul? Chi lo ha investito?
Meredith si preoccupa subito delle condizioni di Paul e, soprattutto, si preoccupa per Alex e Jo. Crede loro quando le dicono che non hanno nulla a che vedere con l’incidente, ma teme che la polizia non la penserà allo stesso modo.
Jenny però ci informa che non è stata lei ad investire Paul, anzi… credeva fosse stata Jo! Tra le due c’è un nuovo momento drammatico, ma questa volta è Jenny ad aprirsi e a raccontare la sua storia, la storia di come Paul le ha rovinato la vita. Per un momento ho pensato che fosse stata lei ad investirlo.
Jo e Jenny decidono di affrontare Paul una volta per tutte e così vanno nella stanza dov’è ricoverato. Jenny ha deciso di parlare con la polizia e denunciare Paul per tutte le violenze che ha subìto da parte sua. E qui… succede il patatrac! Una scena che mi ha fatto gridare “OH CAVOLO!!!” Paul, preso dalla rabbia, cerca di avvicinarsi a Jenny per aggredirla, ma inciampa, cade e sbatte la testa non una ma ben 3 volte!!! Eh sì, perché una sola mica bastava per portarlo quasi alla morte, no?!
Il bello è che Meredith aveva detto alle ragazze che non era una buona idea entrare nella stanza… saggia la nostra Grey!
Paul è cerebralmente morto e quando Jo realizza che sta a lei decidere se staccare o meno la spina che lo tiene in vita, ha una crisi isterica tra risate e lacrime.
Sembra la vendetta perfetta, ma pensate un attimo a mettervi nei panni di Jo. Era convinta che firmando le carte per il divorzio avrebbe finalmente iniziato una nuova vita, invece si ritrova ancora sotto l’influenza di Paul, dell’uomo che l’ha picchiata per anni… Non è una vendetta, ma un abuso continuo.
Nel frattempo viene trovato il colpevole dell’incidente: un ubriaco al volante ha investito Paul.
Jo prende una decisione ed è quella di staccare la spina a Paul e di donare i suoi organi. Non è riuscita a dare un senso positivo alla vita di Paul, ma è stata capace di trovarlo nella sua morte.
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