Hunger Games La ballata dell’usignolo e del serpente
Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente è il primo film del franchise di Hunger Games dal rilascio di Hunger Games: Mockinhjay – Part 2 nel 2015. Basato sul libro omonino di Suzanne Collins, Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente rappresenta un altro capitolo oscuro nella storia distopica che segue le conseguenze della guerra tra Capital Citye i Distretti di Panem; con la conseguente punizione annuale degli Hunger Games. Una manifestazione che coinvolge due tributi a Distretto, a combattere fino alla morte in un’arena per il divertimento dei cittadini della capitale.
Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow (Tom Blyth) è l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino: un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. La storia è ambientata 64 anni prima del primo libro e, nonostante sia la origin story di uno dei villain più spietati e detestati dai fan della saga, il film riesce ad essere uno dei migliori di tutto il franchise.
Diretto da Francis Lawrence (The Hunger Games: Catching Fire, The Hunger Games: Mockingjay – Part 1 e Part 2), Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente segue il giovane Snow e i suoi compagni dell’Accademia incaricati come mentori per i tributi degli Hunger Games. Rispetto all’epoca di Katniss Everdeen, i concorrenti sono trattati come animali prima dei giochi, esposti in uno zoo alla gente di Panem, che non riesce ad entrare in sintonia con i partecipanti, e la manifestazione ha perso di interesse negli anni.
Quando però Snow viene assegnato al tributo del Distretto 12, Lucy Gray Baird (Rachel Zegler, West Side Story), il ragazzo non solo vuole aiutare la ragazza a vincere per sopravvivere grazie alla sua intelligenza e fascino, ma inizia a preparare il terreno per il futuro dei giochi. Coriolanus attira l’attenzione del Capo progettista dei giochi, la Dottoressa Volumnia Gaul (Viola Davis, Le regole del delitto perfetto), e del il rettore dell’Accademia e creatore degli Hunger Games, Casca Highbottom (Peter Dinklage, Game of Thrones).
Il principio di Anakin Skywalker
I fan di The Hunger Games saranno senza dubbio entusiasti di tornare a Panem. Coloro che hanno letto il libro di Collins non resteranno delusi dalle scelte fatte da Lawrence e dagli sceneggiatori Michael Leslie e Michael Arndt. Alla base del film c’è il principio di Anakin Skywalker. Da bambino e adolescente pieno di problemi, fino alla figura iconica di Darth Vader.
Uno dei problemi che potrebbe sorgere quando ci si approccio al film è la durata. Un elemento che spaventa tutti, oggi più che mai (grazie Scorsese). Però, considerando che The Ballad of Songbirds & Snakes è il libro più lungo del franchise, gli autori avrebbero potuto facilmente seguire la stessa strada di Mockingjay e dividerlo in due film. Quindi, una durata di 2 ore e 45 minuti è accettabile. Nella parte centrale il rischio di guardare l’ora c’è e il finale è leggermente accelerato. Nonostante questo, il film si chiude con un senso logico nelle scelte dei personaggi. Il passaggio di Snow da bravo ragazzo a leader spietato è sottile, progressivo ma c’è, e la resa scenica è emotivamente forte.
Un cast talentuoso
Nell’ultima ora i segnali arrivano e l’interpretazione di Tom Blyth è così empaticamente coinvolgente che si fatica a non tifare per il suo personaggio. Pur sapendo che persona orribile diventerà. Se questo è il risultato, direi che l’obiettivo del film è stato raggiunto.
La vera meraviglia di questa pellicola è appunto il cast, partendo proprio dai protagonisti. Rachel Zegler con questa performance si prepara a diventare una star a tutti gli effetti. Il futuro brilla per la prossima Biancaneve. La sua Lucy Gray è una cantante nomade che esegue diverse canzoni durante il film. A tratti diventa quasi un musical degno di West Side Story, in cui Zegler era protagonista.
Tuttavia, non sono solo i suoi talenti vocali a impressionare. Zegler cattura il carisma senza sforzo di Lucy Gray dal libro, mentre interpreta perfettamente la profonda paura e rabbia che derivano nell’ essere un tributo degli Hunger Games. Tom Blyth merita la lode per aver assunto la figura di Snow. Un ruolo non affatto facile quando si sussegue a una leggenda come Donald Sutherland. Blyth riesce a farti piacere il personaggio nonostante si conosca il suo futuro, il che aumenta la tensione mentre ti chiedi quando, o se, il film mostrerà la sua svolta malvagia.
Passando ai comprimari, il casting è una garanzia quando si ingaggiano Viola Davis, Peter Dinklage e uno dei pupilli di Wes Anderson, Jason Schwartzman. Davis si impone in ogni scena. Si vede che si diverte nell’interpretare una mente malata e malvagia. Porta in scena una versione non troppo lontana di Amanda Waller dei film DC. Ci sono molti cattivi nel mondo di Panem, e sia il libro che film fanno entrambi un ottimo lavoro nel farti indovinare chi sono gli “uccelli canori” e chi sono i “serpenti”, ma non c’è mai alcun dubbio sulle motivazioni di Gaul, e Davis non ti fa mai scordare che è lei a comandare il gioco.
Peter Dinklage è impeccabile come sempre nel ruolo di Casca Highbottom, il rettore dell’Accademia e creatore degli Hunger Games. In un film pieno di temi oscuri, Jason Schwartzman nei panni di Lucretius “Lucky” Flickerman funge da deliziosa boccata d’aria fresca. Seguendo le orme di Caesar Flickerman di Stanely Tucci, Schwartzman interpreta il primo presentatore degli Hunger Games. Nonostante assistiamo a delle atrocità, il suo personaggio ti fa scattare qualche sorriso e spezza leggermente il tono con tempi perfetti.
Un prequel degno dell’intera saga
Non è affatto semplice realizzare un prequel che sia altrettanto buono, se non migliore, dei film precedenti. Non mancano i richiami espliciti a Hunger Games e alla storia di Katniss. Tutto in un contesto passato retrodatato con tecnologie comunque futuribili, ma un po’ più fallaci e dal design dei nostri anni ‘40. Il film è audace, coinvolgente, teso e persino occasionalmente divertente.
Distribuito da Notorious Pictures, Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente arriva al cinema il 15 novembre 2023 e promette di essere un successo di pubblico. La paura di un flop era alta, dato che riportare in auge una saga così importante dopo tanto tempo non era facile. Altri franchise hanno fallito miseramente, come Animali Fantastici. Tuttavia il nuovo film di Francis Lawrence diverte, emoziona più degli ultimi due film della saga originaria. Una storia solida, ricca di colpi di scena. Grandi sequenze d’azione, sviluppi dei personaggi per un universo che può espandersi e tornare ad essere il fenomeno mondiale dei tempi dei film con Jennifer Lawrence.
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