I Fratelli Corsaro: intervista a Giuseppe Fiorello (Fabrizio Corsaro) e Paolo Briguglia (Roberto Corsaro)
È al via mercoledì 11 settembre 2024 I Fratelli Corsaro. In questa intervista a Giuseppe Fiorello, interprete di Fabrizio Corsaro e a Paolo Briguglia, interprete di Roberto Corsaro, scopriamo di più sul titolo e sui loro personaggi. Giornalista il primo e avvocato il secondo, si trovano a lavorare sugli stessi casi. Sono come il sole e la luna, ma a volte la collaborazione degli opposti genera sorprese inaspettate. È grazie al loro mix inedito e scoppiettante che smascherano ipocrisie e restituiscono giustizia alle vittime.
Trovi il video con l’intervista completa a Giuseppe Fiorello (Fabrizio Corsaro) e Paolo Briguglia (Roberto Corsaro) all’inizio di questo articolo.
Un lavoro di squadre che crescono per dare vita a I Fratelli Corsaro
Questa serie segna il ritorno in tv di Giuseppe Fiorello dopo Gli orologi del diavolo e I cacciatori del cielo. Il regista de I Fratelli Corsaro, Francesco Miccichè, ha raccontato che questa serie è stata anche costruita intorno a lui e assieme a lui. Pensando a I Fratelli Corsaro, in questa intervista Giuseppe Fiorello fa un passo indietro e non si prende meriti ulteriori: “No, tutta la macchina – diciamo – organizzativa, produttiva è stata fatta di squadra, insieme a me, con me, con la produzione. È un lavoro di squadre che crescono e poi compongono – alla fine – una troupe di un centinaio di persone che fanno la serie”.
Cosa c’è dietro all’atteggiamento da donnaiolo di Fabrizio
Il suo personaggio, Fabrizio, è un donnaiolo incallito. Che cosa c’è dietro alla sua mancata ricerca di una relazione stabile? “[Ci] sarebbe una ricerca introspettiva da fare un po’ all’indietro, a ritroso e cercare di capire che cosa è stato Fabrizio prima di questa serie, prima di questi libri. Si fa questo lavoro”, riflette l’attore. Interviene il suo collega ne I Fratelli Corsaro in questa intervista: Paolo Briguglia: “Ma Fabrizio non lo sa, secondo me, cosa c’è dietro! Fabrizio non lo sa. Se lo sapesse, l’avrebbe risolto”. Quindi, poi, Giuseppe Fiorello aggiunge: “Nella risposta ti posso dire che probabilmente ha avuto qualche ispirazione. Mi piace pensare che aveva un lontano parente, un cugino, uno zio che lo ha ispirato e ci è rimasto un po’ imbrigliato”.
Cosa ci possono insegnare i Corsaro sulla relazione tra fratelli
Fabrizio ha un fratello, Roberto. I due hanno due caratteri estremamente diversi, se non opposti, eppure si completano quando lavorano insieme. Da spettatori “c’è molto da imparare” da loro sulla relazione fraterna, esclama Paolo Briguglia. Grazie a i fratelli Corsaro – come spiega in questa intervista Giuseppe Fiorello, possiamo apprendere “forse la lealtà, quella lealtà che dovrebbe – diciamo così – segnare il percorso di due fratelli per tutta la vita. La lealtà! Loro sono molto leali tra loro e [hanno] una sana competizione, degli scontri, sempre leali, aperti e sinceri”. Paolo Briguglia riflette anche sul fatto che “il rapporto – anche quello tra famigliari, tra fratelli – va costruito, alimentato. Io ho tanti esempi di fratelli, di famiglie che litigano fra di loro e che non si parlano più, eccetera. Invece, i fratelli Corsaro sono due che ci tengono a restare vicini nonostante tutto”.
A tal proposito, Giuseppe Fiorello argomenta che “se c’è una caratteristica che ci insegnano questa serie e i due fratelli Corsaro, forse è fare veramente il possibile per allontanarsi dall’avidità. Non sono avidi i due fratelli. Spesso è un errore che accade all’interno delle famiglie, anche le più sane. Questo è quello che a oggi, in questa serie, tra loro due non accade. Sono certo che non accadrà mai”. Mai dire mai o in questo caso ha ragione?
L’affetto e l’amore profondo che superano ogni dissapore
Roberto è il fratello di Fabrizio e è a lui molto legato. Eppure soffre per il suo carattere sbruffone. È “l’affetto profondo” a permettergli di andare oltre questo aspetto che lo fa soffrire. Ce lo racconta Paolo Briguglia: “Fabrizio è sempre lì a scompaginare tutti i programmi, anche a comportarsi male certe volte. Ha dei comportamenti che sono totalmente irrispettosi verso questi rituali della famiglia, ma tutto questo si supera con un amore profondo e anche con una stima profonda perché sa che il fratello è una persona molto, molto leale, integerrima, appassionato della verità, molto onesta. Roberto – diciamo – addirittura lo guarda, ad esempio, più di quanto non voglia ammettere con sé stesso”.
Roberto sta dentro ai binari, ma potrebbe arrivare una crisi esistenziale
Roberto è nato per essere un family man, un marito e un padre. Tuttavia, non è escluso che possa rompere gli schemi. Ne I Fratelli Corsaro, come spiega in questa intervista Paolo Briguglia, “si allude a qualche episodio, più che altro legato a quando erano ragazzi, però diciamo [che] da quando invece ha sulle spalle il lavoro, la famiglia, lo studio del padre, sicuramente Roberto ci tiene a rimanere su questi binari. Io mi aspetto che un personaggio così, a un certo punto, possa avere un momento di crisi – se non altro di rabbia – o di farsi delle domande sulla sua vita. Mi fa pensare a uno che è stato talmente tanto fedele
a quello che voleva realizzare, che forse anche lui non sa benissimo cosa c’è dentro fino in fondo”.
L’essenza Corsaro e l’intuito che legano indissolubilmente i due fratelli
I due fratelli, pur con le loro differenze, sono legati da qualcosa di unico. “Un’essenza Corsaro. Come possiamo chiamarla?” chiede al collega Paolo Briguglia. Giuseppe Fiorello accorre in suo soccorso: “L’intuito!”. Poi è il primo a spiegarci che “è un fatto di sangue, è un po’ un mistero che forse resta anche un po’ inspiegato. È come se questo nome “Corsaro” si portasse dietro anche un po’ l’immagine del corsaro, del pirata. Di fatto, alla fine, noi ci occupiamo soprattutto di casi di omicidi. È interessante che questi due abbiano sempre una marcia in più, ognuno nel proprio mondo e col proprio modo, ma loro riescono a trovare la pista”.
L’augurio di andare oltre la prima stagione con I Fratelli Corsaro
Dato che i libri di Salvo Toscano su cui la serie è basata sono ben undici, in questa intervista Giuseppe Fiorello e Paolo Briguglia si augurano di andare oltre la prima stagione. Beppe Fiorello esclama: “Direi proprio di sì! Ce lo auguriamo con tutta la nostra forza e gioia, ma anche semplicemente per il fatto che siamo stati così bene sul set a Palermo. Quindi ci auguriamo che il pubblico possa amare questa serie e i suoi personaggi. Così noi possiamo promettere altri quattro racconti molto affascinanti”. Che non faccia il modesto: “Almeno altri quattro!” esclama il suo collega.
Non vediamo l’ora!
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