Il Paradiso delle Signore 7: intervista a Flavio Parenti (Tancredi Di Sant’Erasmo)
Tancredi è uno dei personaggi più citati ancor prima di avere un volto dell’intera soap. Lo incontriamo, finalmente, ne Il Paradiso delle Signore 7. In questa intervista a Flavio Parenti, l’attore che interpreta Tancredi Di Sant’Erasmo, scopriamo di più su quest’uomo criptico e molto sfaccettato. Non sono banali i suoi rapporti interpersonali, specialmente quelli famigliari. Per noi è stato interessante guardare più da vicino la sua figura per cercare di capirne l’essenza, certamente non così scontata come potrebbe sembrare a prima vista.
Trovi il video con l’intervista completa a Flavio Parenti (Tancredi Di Sant’Erasmo) all’inizio di questo articolo.
La reazione dei colleghi all’arrivo di Flavio Parenti sul set de Il Paradiso delle Signore 7
Come accennato, Tancredi è un personaggio che è stato ampiamente menzionato molto prima che Flavio Parenti gli desse un volto, una voce, un corpo ed è stato attesissimo dai fan della soap. Con il suo arrivo ne Il Paradiso delle Signore 7, in questa intervista a Flavio Parenti, siamo curiosi di sapere se un pochino abbia sentito il peso della “responsabilità” di entrare in scena nei panni di questo personaggio. L’attore inizia a svelarci un piccolo retroscena dal set. “Ero molto consapevole perché appena sono arrivato sul set tutti mi dicevano: ‘Finalmente Tancredi! È arrivato, è arrivato!’ Quindi ho capito che era molto atteso non soltanto dagli spettatori, ma anche proprio dagli attori.”
Perché Flavio Parenti non ha sentito “il peso” delle aspettative su Tancredi
Quando al “peso” delle aspettative, non lo tangono e ci spiega il perché. “Non è una cosa di cui mi preoccupo” afferma – parlando anche de Il Paradiso delle Signore 7 in questa intervista Flavio Parenti. “Mi preoccupo di portare a casa un personaggio, un’anima, un qualcuno che – per quanto poi sia mefistofelico – è un romantico, che ama la donna che ha sposato. Mi sono preoccupato di cercare di trovare un equilibrio tra questa follia manipolatoria e questo amore, invece, incondizionato nei confronti della moglie.” Questo si è visto ampiamente. Poi l’interprete allarga l’orizzonte di riflessione: “Le aspettative degli altri non devono essere rispettate, cioè la sfida – secondo me – di un artista, in generale, è quella di non darti quello che ti aspetti.”
La dedizione totale per Matilde fa cadere Tancredi nel lato oscuro
Noi sappiamo che Tancredi, in passato, si è addirittura gettato tra le fiamme, letteralmente, per Matilde e per salvarle la vita. Tuttavia, quando è entrato poi nelle trame della soapha messo in campo un aspetto più “cattivello” e non è sempre stato trasparente nei suoi confronti. Pensando a Il Paradiso delle Signore 7, in questa intervista a Flavio Parenti gli chiediamo cosa sia l’amore per Tancredi (l’amore per Matilde), secondo lui.
Stando al suo (insindacabile) parere “è proprio il cuore del personaggio”. Infatti, “secondo me è un personaggio romantico nel vero senso del termine, cioè è una persona che ama incondizionatamente la donna che ha sposato; ma proprio per questa sua totale dedizione cade nel lato oscuro, cioè nella paura di perderla”. Tancredi vive un’eterna lotta. Infatti, “è combattuto tra il desiderio di volerla sempre con sé e il desiderio di controllarla e la paura di perderla sostanzialmente. È tra desiderio e paura Tancredi. Alla fine è fragile.”
Potremmo definirlo un eroe romantico, come quelli ottocenteschi. Su questa linea Flavio Parenti pensa che sia “un uomo che rappresenta – persino all’epoca – una generazione precedente. È come se lui fosse come suo papà, che non lo ha cresciuto.” È una nuova ottica con cui guardare il suo operato.
La miccia che fa scattare gli screzi tra Marco e Tancredi
Invece, un altro snodo fondamentale è il suo rapporto con Marco, suo fratello, col quale non ha un rapporto per nulla facile. Qual è la molla che fa scattare i loro screzi e quale un’eventuale via per appianare queste divergenze? Perché noi siamo convinti – forse ingenuamente – che loro si vogliano bene, in fondo.
Lascia un attimo tra parentesi Il Paradiso delle Signore 7 in questa intervista Flavio Parenti. Parte da una prospettiva più ampia. Infatti, afferma che “il motivo per cui ci sono questi screzi credo che sia un motivo che conosciamo tutti, magari in altre relazioni, come può essere la relazione di coppia. Sono piccole cose, che, però, sono reiterate nel tempo e compresse, tenute dentro e che, quindi, quando vengono fuori sono la punta di un iceberg che sta sotto.” È un pensiero di cui dovremmo fare tesoro perché queste dinamiche, nella vita vera, rischiano di rovinare dei rapporti, veri.
“Non c’è una soluzione” per Marco e Tancredi, ma un “continuo ascolto”
Marco e Tancredi, nella fattispecie, probabilmente fanno i conti con “il loro passato, cioè come sono cresciuti.” Da un lato “Tancredi è cresciuto proteggendo suo fratello”, dall’altro lo ha controllato “proprio perché lo voleva proteggere: solo che lo ha fatto a un’età dove non poteva essere padre, ma doveva esserlo.”
Di conseguenza ha ricoperto il ruolo “in maniera eccessiva come sono i giovani, non lasciando a suo fratello la possibilità magari di andare da solo a fare degli errori. Marco non sopporta questa sua mania di controllo. Marco, anche – come dire – ci è cresciuto dentro, ma si è anche liberato un pochino, grazie peraltro a Tancredi, cioè al fatto di dover andare via.”
Tutte queste dinamiche sono probabilmente “il motivo per cui scoppiano le liti. Poi si aggiustano esattamente come si aggiustano nelle coppie, cioè passa un po’ di tempo ed è tutto a posto.” Di fatto, “non c’è una soluzione.” Non esiste un “Sediamoci e risolviamo il problema”.
L’unica strada è “un continuo ascolto, un continuo tentare di trovare una mediazione che permette di andare avanti. È inevitabile. Non si può vivere solo di felicità, anche perché poi le persone cambiano, si trasformano. Quindi poi richiedono dall’altro anche una trasformazione, un cambio per accettare quello che sono diventati.”
La domanda che noi abbiamo fatto a Flavio Parenti che, lui, a sua volta, ha fatto agli autori
A tal proposito, qual è il più grande cambiamento che augura a Tancredi? “Questa è una domanda che io ho fatto agli autori. Ho chiesto: ‘Ma, secondo voi, Tancredi può avere una redenzione?’ È un personaggio tragico, cioè io lo vedo come un personaggio che fa fatica anche a uscire da sé stesso e, quindi, privo di redenzione. Colui che è privo di redenzione è privo di cambiamenti. Questa è una bella domanda! Non so rispondere, non lo so.” Non ci resta che attende di capire che cosa abbiano in mente gli autori e, ci raccomandiamo, senza perdere mai la fiducia nel loro operato.
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