Il Paradiso delle Signore 8, Ciro cambia idea su Agata?
Le anticipazioni delle puntate 6-10 de Il Paradiso delle Signore 8 dipingono un quadro di cambiamenti al grande magazzino per quanto concerne l’organico. Infatti, c’è una nuova Venere di nome Lucia Giorgi. Quando la ragazza dà improvvisamente le dimissioni, il problema di trovare una risorsa si ripropone… Dopo tutta la fatica che Irene ha fatto! O meglio, dopo tutti gli sforzi che il team di supporto alla Cipriani ha fatto, tra Clara, Elvira e Alfredo. A questo punto, è Maria a proporre una sostituta che ritiene essere valida e adeguata. Si tratta di sua sorella Agata. È la secondogenita, arrivata a Milano insieme alla mamma Concetta e al papà Ciro. Proprio quest’ultimo è contrario all’idea che la figlia più piccola lavori al grande magazzino. Il Paradiso delle Signore 8, Ciro cambia idea su Agata?
La strategia iniziale è non fargli sapere nulla. Infatti, la Cipriani suggerisce alla secondogenita Puglisi un escamotage dei suoi per sopperire alla mancanza di approvazione da parte del padre. Tuttavia, una volta va bene: per un soffio Ciro non vede Agata con la divisa da Venere. Poi, però, la verità emerge. Il papà inizia a sospettare di Agata e, recatosi nuovamente al Paradiso, apprende il segreto.
Cosa succede di inaspettato per Agata al Paradiso?
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La conseguenza della scoperta di Ciro è che la nuova Venere non si presenta al lavoro. Il padre è contrario e Agata era titubante ancora prima di iniziare per questo motivo. Le anticipazioni delle puntate 6-10 de Il Paradiso delle Signore 8 svelano che “succede qualcosa di inaspettato”. Potrebbe essere qualsiasi cosa, a partire da un effettivo cambio di rotta di Ciro. Ricordiamo che lui, la moglie e la figlia più piccola arrivano a Milano in seguito a problemi finanziari in Sicilia. Ciro è caduto in disgrazia. Forse riflette sull’importanza di rimettersi in piedi anche dal punto di vista economico? Se fosse una questione di principio, sarebbe comunque già scalfita dal fatto che la primogenita Maria lavora a pieno ritmo.
Oppure immaginiamo una protesta delle colleghe: ne sarebbero capaci!
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