Il Paradiso delle Signore 8: intervista a Massimo Cagnina (Ciro Puglisi)
New entry ne Il Paradiso delle Signore 8: in questa intervista a Massimo Cagnina diamo il nostro “benvenuto” a lui e al suo personaggio: Ciro Puglisi. Questi è il papà di Maria e di Agata, la secondogenita. Ciro e Agata arrivano a Milano insieme alla – rispettivamente – moglie e madre Concetta. Cosa possiamo aspettarci dal capofamiglia? Già in questa prima metà di stagione ci ha stupito!
Trovi il video con l’intervista completa a Massimo Cagnina (Ciro Puglisi) all’inizio di questo articolo.
Ciro “con difficoltà si adatta” alla nuova vita a Milano ne il Paradiso delle Signore 8
L’apparizione di Ciro Puglisi ne Il Paradiso delle Signore 8 – come spiega in questa intervista sul set Massimo Cagnina – è dettata da “alcune disavventure a Partanna, in Sicilia, dove lui vive”. Infatti, “è costretto a lasciare la Sicilia perché perde tutte le sue terre che lui lavorava”. Essendo la terra la sua fonte di guadagno, non ha altra scelta se non quella di voltare pagina. Da qui, i tre Puglisi si ricongiungono a Maria a Milano.
Ne Il Paradiso delle Signore 8 – racconta in questa intervista Massimo Cagnina – “si scontrerà con una realtà molto diversa da quella da cui lui proviene. È un uomo legato alle tradizioni, alla terra, al calore della Sicilia”. All’improvviso “si trova a vivere una vita fatta di velocità, una Milano industriale di frenesia, dove tutti vanno veloce. Lui con difficoltà si adatta, però – piano piano – capisce che si può superare questa difficoltà”, spiega l’attore.
Come sempre, le complessità sono anche opportunità. In questo caso, il processo grazie al quale si ambienta “è una difficoltà molto interessante perché è quella che offre lo spunto per molte scene anche comiche”.
Ne Il Paradiso delle Signore 8 – approfondisce nell’intervista sul set Massimo Cagnina – Ciro appare come “un uomo tutto d’un pezzo, a volte impacciato, romantico, passionale”. Ha un obiettivo. Tenta di “mantenere le redini di questa famiglia perché ha paura che la famiglia, in una realtà molto diversa, si sfaldi. Quindi, è molto legato all’unità”. In generale, lotta per i valori in cui crede.
Il rapporto tra Ciro e Maria “è bellissimo”, ma ci sono “incomprensioni” che vanno risolte
Per quanto il rapporto tra Ciro e Maria sia “bellissimo”, a detta dell’attore, ci sono dei punti da sistemare. Padre e figlia “si vogliono molto bene, però ci sono delle difficoltà perché Maria è – ormai – una donna indipendente e lui cerca di esercitare il suo controllo, avendo una mentalità paternalistica”, ammette l’interprete.
Come si può facilmente intuire, “tutto questo non sempre aiuta il dialogo. Ci sono delle incomprensioni che danno adito a delle situazioni che vanno risolte.” Se non altro, ci viene da pensare che Maria stia scegliendo – per il momento (forse…) – Vito, che è l’uomo che Ciro avrebbe selezionato per convolare a nozze con sua figlia. Questo potrebbe essere un punto di contatto. Ne Il Paradiso delle Signore 8 – come afferma in questa intervista sul set Massimo Cagnina – “al momento, che io sappia, c’è quello che c’è, cioè che lei aspetta Vito”. Tuttavia, “la cosa non è così scontata. Io non so cosa – in realtà – succede, ma so che qualcosa succede”. Noi pensiamo di saperlo, caro Ciro…
Ciro e Concetta “cercano di affrontare insieme le difficoltà, ognuno a modo suo”
Ciro, come accennato, è sposato con Concetta. Sono legati da “un sentimento di grandissimo amore, di grandissima fedeltà e di grandissima passione. Questo nella serie c’è. C’è molto questo rapporto perché loro sono una coppia molto unita e cercano di affrontare insieme questa difficoltà, ognuno a modo suo.”
Siamo abituati a andare oltre le apparenze per comprendere appieno molti personaggi della soap. Ciro, però, “non è un personaggio misterioso. Ha molte sfaccettature, ma sono sfaccettature sincere del suo carattere. Non è un personaggio ambiguo. È un personaggio – se vuoi – impacciato, sornione, passionale, rigido”. In realtà, “tutte queste caratteristiche non sono mai sinonimo di doppiezza”, afferma Massimo Cagnina. Stanno a indicare “una complessità caratteriale, che vedi anche nello scontro-incontro con una realtà molto diversa da quella da cui proviene.”
Ormai si è ambientanto come hanno fatto, del resto, (quasi) tutti gli Amato!
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