Il problema dei 3 corpi, intervista a Liam Cunningham e Benedict Wong
I “Men in Black” de Il problema dei 3 corpi – la serie dal 21 marzo su Netflix – hanno i volti di Benedict Wong e Liam Cunningham. Wong presta il volto a Da Shi, ufficiale del controspionaggio con uno stile diplomatico poco ortodosso. Da Shi indaga sulle misteriose morti che stanno avvenendo all’interno della comunità scientifica proprio negli stessi giorni in cui gli esperimenti di fisica quantistica in tutto il mondo iniziano a dare risultati bizzarri.
“Da Shi è come un orso, conduce una vita caotica ma è totalmente devoto alla sua missione,” afferma Benedict Wong, che aggiunge: “La vita che fanno le spie è ben poco glamour: si tratta di ore e ore di appostamenti, non hai una vita personale, è tutto uno schifo ma lo si fa nel nome del bene comune”.
Cunningham invece è Thomas Wade. Carismatico leader dell’operazione di controspionaggio più avanzata al mondo e stratega che ha ideato la difesa planetaria, Wade pensa sempre in grandi termini e ha ben chiaro il quadro generale. Nel suo piano le persone sono pedine e le sue audaci mosse in genere portano grandi frutti.
Smessi i panni di Ser Davos in Game of Thrones, Liam Cunningham non si sarebbe mai aspettato di ricevere la chiamata di David Benioff e DB Weiss, i creatori de Il Trono di Spade, per prendere parte alla loro prima serie Netflix. “Dovevo iniziare a girare un’altra grossa serie, ma poi David e Dan mi hanno chiamato e mi hanno detto che avrei dovuto seguirli. Ho detto subito di sì senza neanche sapere di che ruolo si trattasse. Ho avuto ottimo fiuto, ma il mio giudizio ha lasciato a desiderare!” scherza Cunningham.
In apertura di post trovate la video intervista completa a Liam Cunningham e Benedict Wong, mentre di seguito trovate quelle a Jess Hong, John Bradley e Alex Sharp, Rosalind Chao e Zine Tseng, e a Jovan Adepo e Eiza González. Il problema dei 3 corpi è ora in streaming su Netflix.
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