Il problema dei 3 corpi, che cos’è l’operazione Panama
Il problema dei 3 corpi, che cos’è l’operazione Panama e che cosa succede nel quinto episodio. Alla scoperta di uno dei momenti più sconvolgenti nella prima stagione della serie tv tratta dalla trilogia omonima di Liu Cixin, disponibile a partire dal 21 marzo su Netflix.
ATTENZIONE: l’articolo che segue contiene molti spoiler sugli eventi che si susseguono nella prima stagione de Il problema dei 3 corpi. Se preferisci non guastarti la sorpresa ti consigliamo di interrompere la lettura. Se invece sei proprio alla ricerca delle anticipazioni, puoi proseguire subito dopo l’immagine.
Nel quinto episodio della prima stagione Thomas Wade (Liam Cunningham) passa al contrattacco. Dopo che i San-Ti hanno reso manifeste le loro intenzioni bellicose nei confronti del popolo terrestre, Wade capisce di dover battere il ferro finché è caldo. Il blitz durante il summit ha portato a un risultato importante, ovvero la cattura di Ye Wenjie (Rosalind Chao), la leader spirituale dei seguaci degli alieni San-Ti. La donna ripone ancora tutta la sua fiducia nel loro Signore, asserendo che è stata arrestata solo perché loro hanno permesso che avvenisse.
Per Thomas Wade, però, non è abbastanza. L’unico modo per conoscere meglio gli alieni è mettere le mani sui decenni di comunicazioni tra Mike Evans e i San-Ti, documentati negli archivi a bordo della Giorno del Giudizio, sulla quale è stata montata un’antenna parabolica simile a quella della base Costa Rossa.
La Judgement Day è la petroliera Panamax smantellata da 40 anni che Da Shi (Benedict Wong) e i suoi uomini avevano individuato nel mar Mediterraneo, 200 chilometri a nord di Alessandria. È da questa nave che Mike Evans e i suoi accoliti – parliamo di più di mille persone a bordo – vivono nell’attesa dell’arrivo dei San-Ti, che considerano come dei benefattori destinati a regalare alla Terra una nuova prosperità. Evans e i suoi si mettono al servizio degli alieni nella speranza di essere risparmiati quando giungeranno sul nostro pianeta; durante un colloquio via radio, i San-Ti si indispongono con Evans e capiscono di non potersi fidare dei terrestri, cessando le comunicazioni con lui.
Nel frattempo, Wade riceve la conferma che la nave ha prenotato un posto presso le autorità del Canale di Panama per il mese successivo: è lì che intendono trovare riparo dopo l’attacco subito al summit di Londra, in cui molti fedeli sono stati uccisi o arrestati. Wade ha intenzione di tendere una trappola alla Giorno del Giudizio per neutralizzare i seguaci dei San-Ti e mettere le mani su decenni di intelligence da loro raccolti circa gli alieni. Per farlo recluta Auggie (Eiza González) e il comandante della marina britannica Raj Varma (Saamer Usmani), il compagno di Jess.
Utilizzando la tecnologia di nanofibre messa a punto da Auggie, l’operazione guidata dal comandante Varma trancia la Giorno del Giudizio una mentre che la nave attraversava lo Stretto di Culebra. Improvvisamente dei fili invisibili iniziano a tranciare qualsiasi cosa o persona li attraversi, portando alla distruzione della parabola e di tutta la nave, oltre che all’uccisione delle mille persone a bordo incluso Mike Evans. Con questa mossa Thomas Wade è convinto di aver neutralizzato gli aiutanti degli San-Ti sulla Terra, lasciandoli orfani dei loro sostenitori. La nave si incaglia su una riva e loro possono recuperare l’intelligence sugli alieni.
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