Il problema dei 3 corpi, tutto sugli alieni San-Ti
Il problema dei 3 corpi, tutto sui San-Ti. La minaccia aliena proveniente da una parte remota dell’universo è al centro della serie tv tratta dalla trilogia omonima di Liu Cixin, disponibile a partire dal 21 marzo su Netflix.
ATTENZIONE: l’articolo che segue contiene molti spoiler sugli eventi che si susseguono nella prima stagione de Il problema dei 3 corpi. Se preferisci non guastarti la sorpresa ti consigliamo di interrompere la lettura. Se invece sei proprio alla ricerca delle anticipazioni, puoi proseguire subito dopo l’immagine.
“Se uno di noi sopravvive, sopravviviamo tutti”. Si riassume così il motto dei San-Ti, la specie aliena determinata a raggiungere la Terra per conquistarla. Questa è la minaccia al centro della serie, come scopriamo nel corso degli episodi. I San-Ti si sono messi in contatto coi terrestri per la prima volta il 15 agosto 1977, quando un alieno pacifista implorò Ye Wenjie alla base Costa Rossa di non rispondere a quel messaggio. Disillusa nei confronti del sistema di cui era costretta a fare parte, Ye esorta gli alieni ad arrivare perché i terrestri non erano in grado di salvarsi da soli, mettendosi al servizio degli invasori nella conquista della Terra.
Che aspetto hanno i San-Ti
San-Ti deriva da “Sān tǐ-rén”, che in cinese significa “le persone dei tre corpi”. Gli alieni vengono chiamati così dai loro seguaci in virtù del sistema a tre corpi celesti nel quale è inserito il pianeta che abitano. Il loro vero aspetto non è reso noto: il Sofone (Sea Shimooka) dice a Wade (Liam Cunningham) e Da Shi (Benedict Wong) che le loro vere fattezze “non piacerebbero per niente” agli esseri umani, e che la loro forma reale non assomiglia per nulla a quella umanoide. Il Sofone – cioè l’intelligenza artificiale che abita la simulazione – assume sembianze umane soltanto per venire incontro alle potenziali reclute.
Come visto nel videogioco a realtà aumentata – che scopriamo poi essere adoperato e monitorato dall’organizzazione di Mike Evans per reclutare nuovi accoliti, sfruttando la tecnologia aliena – illustra, i San-Ti provengono dall’unico pianeta di Alfa Centauri, inserito in un sistema a tre stelle. Nella simulazione, infatti, Jin (Jess Hong), Auggie (Eiza González) e Jack (John Bradley) si ritrovano a fare i conti con una serie di cataclismi che funestano il pianeta, la cui prosperità è puntualmente compromessa dalla gravità dei tre soli.
Da dove vengono i San-Ti
Per poter “vincere” il gioco, i giocatori devono venire a capo del famigerato problema dei tre corpi – che esiste davvero -, ovvero capire in che modo il pianeta dei San-Ti possa sopravvivere alle cosiddette Ere Caotiche e Ere dell’Ordine. Nelle Ere Caotiche, le civiltà dei San-Ti vengono puntualmente spazzate via, mentre nelle Ere dell’Ordine gli alieni prosperano e riescono a progedire. Ogni volta che sopraggiunge un periodo caotico, tuttavia, il loro progresso viene annientato. Per sopravvivere alle Ere Caotiche, i San-Ti hanno imparato ad essiccarsi per poi riprendere vita nelle Ere dell’Ordine.
I San-Ti vivono su un pianeta che non è stabile e quindi la loro civiltà ha dovuto ricominciare da capo ogni volta che è stata cancellata. la Terra invece è stabile e quindi il progresso si è mosso molto più rapidamente e continuerà a farlo. L’unica speranza per gli alieni è quella di disarmare gli umani nei 400 anni che li separano dal raggiungere la Terra attraverso i Sofoni.
I San-Ti temono che da qui a quattrocento anni – il tempo che ci metteranno ad arrivare sul nostro pianeta, essendo a 4 anni luce di distanza dalla Terra -, gli esseri umani li avranno superati in termini di tecnologia e progresso, e quindi saranno in grado di distruggere gli alieni. Il timore dei San-Ti è che gli umani non si fermeranno lì, ma si recheranno anche sul loro pianeta e li annienteranno definitivamente così che non rappresenteranno mai più minaccia per il popolo terrestre. L’avanzare della flotta aliena verso la Terra “Non è una conquista, è una processione funebre” dice il Sofone che abita il videogame a Da Shi e Wade.
Che cosa vogliono i San-Ti ne Il problema dei 3 corpi
Dei San-Ti sappiamo che sono forme altamente evolute – hanno messo a punto l’agricoltura molto presto, nella loro civiltà -, ma che il loro progresso è stato puntualmente mandato a rotoli dalle Ere Caotiche del loro sistema, dove a volte si verifica anche la sizigia ovvero la congiunzione delle stelle, creando gravi cataclismi. Sappiamo che i San-Ti sono in grado di adoperare le plurime dimensioni dell’universo, anche quelle dopo la terza, e che hanno inviato due Sofoni (cioè due super-computer grandi come un protone) sulla Terra per interferire con le nostre ricerche scientifiche. Quella con cui Ye Wenjie entra in contatto è la civiltà numero 9478 nella storia della specie. Gli alieni hanno spedito una flotta di 1000 navi in direzione della Terra – che viaggia all’1% della velocità della luce -, perché intendono conquistare il nostro pianeta.
Di base i San-Ti vogliono sopravvivere, e sono alla ricerca di un pianeta stabile dove potersi trasferire per prosperare. Tuttavia le loro intenzioni non sono necessariamente armoniose nei confronti delle forme di vita che abitano il pianeta da conquistare, checché i loro sostenitori terrestri sostengano il contrario.
I San-Ti comunicano telepaticamente, e questo li rende incapaci di mentire. Proprio questo diventa un punto di contesa con Mike Evans (Jonathan Pryce), il quale da decenni comunica con loro via radio. Dopo aver parlato con Evans e scoperto che gli esseri umani sono capaci di mentire – ovvero omettere, o plasmare, la verità -, i San-Ti non si fidano più degli umani perché li considerano bugiardi e chiudono immediatamente le comunicazioni con Evans. Successivamente, tuttavia, torneranno a manifestarsi a Tatiana (Marlo Kelly), la fedele che ha avvicinato Auggie e che ha anche ucciso Jack Rooney (John Bradley).
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