Il Re 2, intervista a Giuseppe Gagliardi, Peppe Fiore e Alessandro Fabbri
Il Re torna su Sky con la seconda stagione. Il prison drama girato a Torino riparte dall’incarcerazione di Bruno Testori, il monarca del San Michele, per raccontare il modo in cui il potere cambia e si adatta per restare sempre immutato.
“Ci interessava portare in scena declinazioni diverse di quel potere che abbiamo intravisto nella seconda stagione, e per questo motivo abbiamo voluto inserire dei nuovi elementi. Se ci siamo riusciti? Sarà il pubblico a deciderlo,” afferma Giuseppe Gagliardi, alla regia anche di questo secondo capitolo.
“Rispetto alla prima stagione, in questa seconda abbiamo attinto a piene mani dal genere della spy story. Volevamo dare un sapore distinto e lo abbiamo adoperato per favorire un racconto che si cala dall’interno nel potere, senza dare risposte ma istigando domande nello spettatore” racconta lo sceneggiatore Peppe Fiore.
Da Mare Fuori a Vis a Vis, la serialità ha riscoperto le serie ambientate in prigione. “C’è voglia di antieroi? Soprattutto c’è voglia di un racconto che, senza moralismi, racconti gli errori dell’essere umano e la possibilità di riscattarsi. Per questo motivo il pubblico premia racconti come questi” riflette l’autore Alessandro Fabbri.
In apertura di post è disponibile la video intervista integrale a Giuseppe Gagliardi, Peppe Fiore e Alessandro Fabbri, mentre di seguito trovate quelle a Luca Zingaretti e Isabella Ragonese e a Thomas Trabacchi e Caterina Shulha. Dal 12 aprile la seconda stagione de Il Re è su Sky e Now.
Lascia un commento