Ha esordito domenica 6 ottobre su Rai 4 la francese Missions, serie fantascientifica realizzata in Francia per l’emittente OCS. Con due stagioni all’attivo (la seconda è attualmente in onda in Italia) e una terza già confermata, Missions ha ricevuto numerosi riconoscimenti sin dal suo debutto: nell’aprile 2017 si è aggiudicata il premio per la categoria “Best Full Episode” ai Mip Drama Screenings del MipTV di Cannes.
In un momento storico in cui la serialità televisiva sta vivendo il suo periodo d’oro (gli studiosi americani hanno coniato l’espressione “Peak TV” per indicare questa era dell’industria creativa dominata dalle serie), le produzioni tornano a guardare al cielo. Sono diverse le serie tv ambientate nello spazio ad avere debuttato soltanto nell’arco degli ultimi due anni: come The First (Hulu), Lost In Space e Another Life (entrambe Netflix) e la più recente For All Mankind (Apple TV+). Missions si differenzia perché è un prodotto realizzato in Europa, una serie high concept come se ne realizzano poche nel Vecchio Continente.
Un’epopea nello spazio che racconta la corsa verso Marte, il racconto di Missions ideato da Ami Cohen, Henri Debeurme e Julien Lacombe si anima di personaggi che acquisiscono tridimensionalità addentrandosi nelle zona grigio siderale della loro psicologia. Tra questi spicca la dottoressa Alessandra Najac, interpretata dall’attrice italiana (le piace considerarsi anche europea) Giorgia Sinicorni.
Abbiamo raggiunto via e-mail Giorgia per sapere di più sulla sua esperienza in Missions e sui suoi prossimi progetti. Ecco cosa ci ha raccontato:
Giorgia, cosa ti piace di più: essere un’attrice o un’astronauta?
– L’attrice perché cosi posso essere astronauta, ma anche avvocato, medico, Presidente della Repubblica…
Missions è un raro esempio di serie fantascientifica europea. Come ti sei avvicinata al progetto?
– Da un p0′ mi considero un’attrice europea, recito e vivo tra Francia, Italia e Inghilterra quindi questo progetto in cui si mischiano tante voci e tanti accenti mi stava particolarmente a cuore. Sono stata scelta con un provino e un callback grazie alla mia agente francese… un classico!
Cosa hai imparato da Alessandra, il personaggio che interpreti in Missions?
– Alessandra è un personaggio ambiguo, con un grande senso della giustizia e della morale , questa stessa morale la spinge a compiere un atto con cui dovrà fare i conti tutta la vita. Da quel momento in poi Alessandra lotta contro il senso di colpa e la paura di essere fuori controllo. Mi sono identificata molto con lei: grazie a Dio non non sono una criminale, ma ho un lato oscuro con cui “dialogo” ogni giorno. E interpretare Alessandra, personaggio molto più estremo di quanto non lo sia io, mi ha permesso di sperimentare sulla mia pelle quanto può essere dannoso non perdonarsi.
Il viaggio di Alessandra non è soltanto nello spazio: nel corso delle stagioni vive dei cambiamenti importanti. Quale lavoro hai compiuto sul set per portarli in scena?
– Nella seconda stagione Alessandra si sviluppa su due assi. Da un lato porta il peso di una grande colpa, dall’altro è la capitana della missione. La mia preparazione è stata essenzialmente di capire cosa significasse portare questa colpa tutti i giorni nella propria vita e allo stesso tempo essere responsabile per la vita di altre persone. È stato molto interessante lavorare sull’idea di poter essere un pericolo per le persone che amo.
Se avessi potuto interpretare un altro personaggio, si tratterebbe di…
– Amo molto il personaggio di Vladimir Komarov (Arben Bajraktaraj, ndr) nella prima stagione , e di Alice (Barbara Probst, ndr) nella seconda. Sono entrambi personaggi doppi, ambigui, che non lasciano trasparire ciò che sono in realtà.
La terza stagione di Missions è già stata confermata: cosa puoi anticipare sui prossimi episodi?
– Ci sarà di nuovo un grande rimescolamento nella storia, un po’ come tra la prima e la seconda stagione, anche nella terza si ricomincerà da un punto totalmente inaspettato.
Guardiamo al futuro di Giorgia: quali sono i tuoi prossimi progetti?
– Al momento oltre alla terza stagione di Missions devo girare un film francese con il regista Jerome Cournau e poi sono in tournée con il mio one woman show in cui si parla di miliardari, come in Missions: solo che nel mio spettacolo invece di partire su Marte con un miliardario me lo sposo e vi spiego come si fa!
Quali sono le serie tv che stai guardando in questo momento?
– L’ultima miniserie che mi ha fatto letteralmente singhiozzare davanti alla tv é When They See Us di Ava DuVernay, capolavoro di scrittura e di interpretazione. Ho trovato molto affascinante anche Euphoria, direi ipnotico.
Dopo il successo di Missions, ci auguriamo di vederti in una serie italiana: ce n’è una (o più di una) in cui ti piacerebbe recitare?
– So che non é annunciata ma farei carte false per partecipare al Il Miracolo di Niccolò Ammanniti , per me è una delle migliori che ho visto negli ultimi anni e regge assolutamente il confronto con le serie internazionali.
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