Intervista a Jodhi May, Sarah-Sofie Boussnina e Chris Mason per Dune: Prophecy
In occasione dell’uscita di Dune: Prophecy, su Sky e NOW il 18 novembre, abbiamo intervistato alcuni dei protagonisti della serie: Chris Mason, Sarah-Sofie Boussnina e Jodhi May. L’attesissima serie HBO sulle origini della mitica setta delle Bene Gesserit dell’universo creato da Frank Herbert. La serie è ispirata al romanzo “Sisterhood of Dune” di Brian Herbert e Kevin J. Anderson.
“L’imperatrice Natalya è un personaggio con tante sfumatura che non sai mai quello che sta pensando. Mi piace paragonarla a Tony Soprano in un certo senso”. Jodhi May (The Witcher), interpreta l’imperatrice Natalya, un personaggio centrale nell’universo di Dune. Grazie alla scrittura di Alison Schapker ha potuto davvero divertirsi ad esplorarla.
Personaggio che affronta invece la vita regale e quella di una giovane donna, è quello di Boussnina che interpreta l’erede al trono del Leone d’Oro, la Principessa Ynez. “Lei affronta tutto quello che deriva tra il vivere in una realtà regale e l’essere una donna giovane. La cosa che più mi ha affascinato del suo personaggio, quando ho letto la sceneggiatura è che lei non è soltanto una semplice principessa. Nel corso della stagione, scopriamo tante cose su di lei. Adoravo il fatto di poter esplorare vari aspetti umani del personaggio in cui mi ci sono potuta immedesimare”.
Preparazione che per Chris Mason è stata anche molto fisica per il suo personaggio, un maestro di spade che porta il nome di una famiglia importante per il mondo di Dune, ovvero gli Atreides. “Ero abbastanza nervoso quando ho scoperto che dovevo essere un esperto spadaccino. Prima di arrivare a Budapest, mi sono preparato seguendo un hapkido giapponese. Non tanto solo per il combattimento, ma anche per osservare il maestro come si allenava. Capire la disciplina e tutto quanto. Così sono arrivato sul set pronto e poi abbiamo avuto un mese di allenamento insieme, prima di sentirci a nostro agio con il combattimento”.
Un aspetto importante del mondo di Dune è che si tratta di un universo vasto, complesso e pieno di politica, nomi e intrecci. “Per me è stato molto importante andare a studiare le regine del Medioevo, come la famiglia dei Medici”. Dice May. “Sai, quando si tratta del genere sci-fi, molte volte sembra tutto così astratto e bisogna evitare di farsi sovrastare da questo universo come quello di Dune e cercare il concreto. Questo permette ai personaggi di essere veri e reali”.
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