Juju Di Domenico è un’attrice nata a Wiesbaden in Germania nel 1997. Di nazionalità italiana e tedesca, vive a Pescara, ma si sposta spesso tra Roma, Bologna e Milano. Tra i suoi primi ruoli ci sono piccole parti in fiction italiane importanti come Il Paradiso delle Signore – Daily 1, 1994 e Un passo dal cielo 4.
La parte, però, che finora la mette più in luce è quella all’interno della fiction La guerra è finita di Michele Soavi, in onda su Rai Uno in prima visione assoluta dal 13 gennaio 2020. Non solo, Juju Di Domenico è anche nel cast di Curon, una serie Netflix in uscita a giugno 2020.
Abbiamo intervistato telefonicamente Juju che ci ha raccontato più nello specifico il suo coinvolgimento in questi progetti. Ecco quello che Juju Di Domenico ci ha svelato sui suoi ruoli attuali, le sue speranze per il futuro e il suo sogno nella vita.
Facciamo finta che La guerra è finita non sia ancora andata in onda [l’intervista è del 21 gennaio 2020 e il debutto della fiction di Michele Soavi su Rai Uno è il 13 gennaio 2020, NdR], ti va di presentare il tuo personaggio, Miriam, ai lettori di Tvserial.it?
– Allora, Miriam – come tutti i ragazzi che si trovano alla tenuta – ha vissuto un trauma terribile, il trauma dei campi. Quello che cerchiamo di raccontare ne La guerra è finita è quello che succede dopo l’esperienza della guerra: come ritornare alla vita.
Miriam è una ragazza fragile perchè lei – a differenza di tutti gli altri – ha vissuto anche un altro trauma, quello della violenza. In realtà è un personaggio che è apparentemente fragile perché riuscirà poi a riscattarsi.
Non posso rivelare ancora con cosa, attraverso cosa o con chi, ma lo vedremo nelle prossime puntate.
Come hai reagito quando hai saputo di essere stata presa per questo ruolo?
– Essendo stato il mio primo ruolo importante in realtà non me lo aspettavo per niente. È stato del tutto inaspettato. Ho fatto il provino tre giorni prima, non mi aspettavo neanche una risposta così pronta.
È stata una bella sorpresa anche perchè [Miriam, NdR] è un personaggio difficile quindi non pensavo di essere all’altezza di poterlo interpretare.
Tu stai studiando all’Università di Bologna, una curiosità su di te: cosa stai studiando?
– Allora, sto studiando Interpretariato e traduzione perchè le lingue mi hanno sempre affascinato. Quindi da buona bilingue [di nazionalità italiana e tedesca, NdR] ho seguito la strada di Interpretariato e traduzione.
Come riesci a conciliare lo studio con gli impegni da attrice, tra provini e riprese?
– Non è sempre facile. Io ho fatto teatro fin da piccola da quando avevo sei anni. L’ho sempre fatto parallelamente alla scuola. Quando poi sono finite le superiori è arrivata la scelta tra Università e Accademia. Ho scelto l’università proprio perché avevo questa grande passione.
Pensare adesso di dover scegliere una delle due strade mi sembra quasi impossibile. Per il momento riesco a portare avanti entrambe le cose… Speriamo di poterlo fare ancora!
Come ti piacerebbe evolvesse Miriam in un’eventuale seconda stagione de La guerra è finita?
– Allora – appunto come dicevo – Miriam si riscatterà a partire dal prossimo lunedì [27 gennaio 2020 con la terza puntata de La guerra è finita, NdR]. Mi piacerebbe che questo riscatto continuasse in un’eventuale seconda stagione. Sarebbe bello vedere l’evoluzione di un’altra Miriam.
E qual è il ricordo più bello dal set de La guerra è finita?
– Abbiamo girato nei mesi più caldi dell’anno quindi faceva un gran caldo però siamo riusciti a superarlo molto bene con tanta acqua e tanta ombra. La cosa più bella, in generale, del set sono stati i bambini.
C’erano tantissimi bambini e a me piacciono tantissimo quindi ho potuto legare molto con loro. È stato bello vederli interpretare dei personaggi difficilissimi. Con la loro ingenuità sono riusciti comunque a dargli una grande verità.
A proposito di ricordi, sei stata nel cast anche di altre fiction importanti anche se per ruoli piccolini: ne Il Paradiso delle Signore Daily 1 (o Il Paradiso delle Signore 3), in 1994 e in Un passo dal cielo 4. Che personaggi hai interpretato e quale hai sentito – tra questi tre – più vicino a te?
– Allora, sono stati personaggi piccoli e molto molto diversi tra di loro. [Sono fiction] tutte ambientate in epoche diverse perchè Il Paradiso delle Signore è tra l’inizio degli anni Sessanta e la fine degli anni Cinquanta. Quindi [quello ne Il Paradiso delle Signore] è un personaggio lontano da me per le abitudini e il senso di femminilità che era diverso all’epoca.
In 1994 ho interpretato una ragazza di diciassette anni quindi, per l’età, più vicina a me e anche come epoca.
Invece in Un Passo dal Cielo ho interpretato un personaggio di puntata… [di nazionalità] rumena. Quindi forse, un po’ questo senso dello straniero, mi è stato vicino.
Guardando un po’ più al futuro. Sarai nella serie Netflix Curon nel ruolo di Miki: come stai vivendo questo nuovo progetto? Cosa ci puoi anticipare sulla tua partecipazione?
– In realtà abbiamo finito di girare un mese fa. Quindi è un’esperienza recentissima però non posso svelare assolutamente niente per non togliere la sorpresa! Posso soltanto – appunto – dirvi che il personaggio si chiama Miki e che avrà, come tutti i personaggi, un’evoluzione molto interessante perchè la serie è molto particolare e unica nel panorama italiano.
In quale serie – italiana o straniera – ti piacerebbe recitare in futuro?
– Non mi viene adesso una serie in particolare però in generale il mio grande sogno è stato quello di interpretare un personaggio realmente esistito. Mi piacerebbe avere un po’ l’occasione di studiare, di recitare un personaggio quasi… maniacalmente. Sarebbe una grande sfida.
Tu sei molto giovane: c’è qualche attore o regista in particolare a cui fai riferimento come modello di recitazione o mentore in generale?
– Allora, in realtà no perchè guardo e vedo tantissime cose, anche produzioni non italiane quindi internazionali – tedesche anche, molto spesso. Mi piace vedere tanto i modi diversi di recitare, di dirigere internazionalmente. Mi piace variare.
Qual è il tuo sogno nel cassetto che ti piacerebbe realizzare nella vita, a prescindere da attrice o studentessa?
– Così a caldo ti rispondo: vincere la mia paura e fare paracadutismo almeno una volta nella vita. Non sono una grande amante di sport estremi però questo mi ha sempre affascinato. Forse l’idea di volare, o meglio, di cadere nel vuoto, mi è sempre piaciuta.
Chissà se Juju riuscirà a superare la sua paura e realizzare il suo sogno più grande. Nel frattempo, non vediamo l’ora di vedere come il suo personaggio ne La guerra è finita – Miriam – si riscatta e di scoprire di più sulla serie Netflix, Curon, in cui interpreta Miki!
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