Intervista a Marie-Claire Marcotte e Brennan Full: Dentro il Mondo di “Neon Dreaming”
Durante il Glasgow Film Festival, la regista Marie-Claire Marcotte e il direttore della fotografia Brennan Full hanno condiviso con noi dettagli preziosi sulla creazione di “Neon Dreaming”, un film che affronta con sensibilità e profondità la vita di una giovane ragazza alle prese con segreti familiari e la ricerca della verità. In un’atmosfera di entusiasmo e curiosità, hanno discusso le sfide creative e tecniche che hanno dovuto affrontare, rivelando come ogni scelta artistica abbia contribuito a dare forma alla storia.
Alla Ricerca di Talenti: La Scoperta di Billie e Sherry
Marcotte ha descritto il processo di casting come una delle fasi più cruciali del progetto. Nonostante le varie opinioni che sconsigliavano di lavorare con attrici così giovani, lei ha perseverato nella sua visione. “Quando ho iniziato a scrivere, tutti quelli che leggevano la sceneggiatura dicevano: ‘La storia funziona, ma perché stai scrivendo per un’età così giovane?'” Marcotte però sapeva che il successo del film era legato alla scelta dell’attrice principale, poiché Billie è il cuore pulsante della narrazione. “Sapevo che il film non avrebbe funzionato se non fossi riuscita a trovare l’attrice,” ha spiegato. Dopo un’attenta selezione e un lungo processo di audizioni che ha incluso talenti da tutto il Canada, finalmente ha trovato la giovane attrice che incarnava perfettamente il personaggio. “Quando l’abbiamo trovata, è stato emozionante,” ha aggiunto, rivelando la soddisfazione di aver trovato un’autentica interprete per questo ruolo tanto delicato.
Un Modo Unico di Raccontare attraverso la Fotografia
Brennan Full ha discusso l’importanza della prospettiva infantile nel film, che è stata una decisione cruciale per rappresentare il mondo di Billie. “Abbiamo parlato molto di prospettiva… facendo in modo che la camera vivesse nel suo mondo,” ha dichiarato. La loro intenzione era quella di mantenere la telecamera a livello dei bambini, permettendo al pubblico di vedere la realtà attraverso gli occhi della protagonista. Questo approccio ha avuto un impatto significativo sulla narrazione, poiché ha aiutato a creare un legame emotivo tra la giovane protagonista e gli spettatori. Brennan ha sottolineato: “È davvero importante che la camera resti nel mondo di Billie.” La scelta di inquadrature e movimenti ha contribuito a dare vita alla storia, rendendola accessibile e coinvolgente
La Luce tra Immaginazione e Realtà
Uno degli aspetti più interessanti discussi è stato come il film bilanci la durezza della realtà di Billie con le sue fantasie e sogni. Marcotte ha raccontato che “la durezza di scoprire le bugie è intrinsecamente nella storia.” Questo contrasto tra il mondo reale, spesso crudo, e l’immaginazione vivida di Billie è ciò che rende il film così affascinante. Ha anche fatto notare come i colori giocano un ruolo fondamentale nel rappresentare l’innocenza dell’infanzia: “Intorno a tutte queste cose terribili ci sono colori,” ha commentato. Brennan ha aggiunto: “Volevamo che tutto fosse ben piantato nella realtà, senza esagerare,” per evitare che il film scivolasse nel “melenso” o in un approccio troppo sentimentale.
Tematiche Universali e Riflessioni Sulle Famiglie
Un tema ricorrente emerso dalla conversazione è il desiderio di rappresentare la vita familiare in tutte le sue sfaccettature e complessità. Marcotte ha affermato: “Voglio che ci siano più conversazioni dopo; se il film può far parlare le persone, è un successo.” La sua intenzione è quella di stimolare discussioni su come le famiglie affrontano segreti e separazioni, apparendo così reale e autentica. Brennan ha fatto eco a queste parole, sottolineando come sia essenziale mostrare la verità delle esperienze familiari. “C’è bellezza nel modo in cui possiamo mostrare ai nostri spettatori poco, ma far sì che capiscano molto,” ha detto, facendo riferimento all’importanza di rappresentare i sentimenti di solitudine e confusione che spesso caratterizzano le relazioni familiari.
Conclusioni e Riflessioni Finali
Alla fine dell’intervista, Marcotte ha espresso il suo entusiasmo riguardo alla realizzazione di “Neon Dreaming”, sottolineando l’importanza di dare voce a storie che affrontano questioni complesse e autentiche. Ha riflettuto su come la narrazione possa servire da specchio per le esperienze reali dei bambini e delle famiglie, scoprendo prospettive spesso trascurate nel cinema. Marcotte ha dichiarato che la pellicola è progettata per stimolare la riflessione e promuovere la comprensione reciproca, invitando il pubblico a considerare le verità nascoste dietro le famiglie e le relazioni.
Brennan ha notato che la forza del film sta nella sua capacità di connettere emotivamente il pubblico con i personaggi. “È affascinante come poco sia necessario mostrare affinché il pubblico possa sentire profondamente,” ha detto, evidenziando la potenza delle immagini e delle emozioni evocative. Questo approccio minimalista ha permesso di esplorare temi di solitudine, tradimento e desiderio di appartenenza senza forzature.
Marcotte ha infine espresso il suo desiderio di vedere il film incoraggiare conversazioni importanti tra diverse generazioni. “Spero che i giovani spettatori possano riconoscere parti della loro vita nel film e parlare delle loro esperienze,” ha affermato, sottolineando come “Neon Dreaming” possa rappresentare un punto di partenza per affrontare argomenti delicati legati alle dinamiche familiari e ai segreti personali.
“Neon Dreaming” si profila come un’opera ricca di significato, capace di toccare le corde emozionali del pubblico e di invitare a una riflessione onesta e aperta sulle complessità delle relazioni umane. Con la visione artistica di Marcotte e le capacità tecniche di Full, la pellicola ha tutte le potenzialità per rimanere impressa nella memoria degli spettatori, incoraggiando una nuova comprensione della vita e delle esperienze che ognuno di noi affronta.
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