Io so chi sei, serie tv poliziesca e thriller perfetta per chi ama gli intrighi e i colpi di scena, dal 25 settembre è disponibile gratuitamente in anteprima esclusiva su Mediaset Infinity con i primi otto episodi.
Juan Elias (Francesc Garrido) è un celebre avvocato penalista e docente universitario. Marito e padre di famiglia con due figli, Juan sembra essere coinvolto in un incidente stradale. Non ricorda assolutamente niente. Non aiuta la sua posizione il ritrovamento nella sua auto del cellulare della nipote ventiduenne, la quale è scomparsa proprio nella sera dell’incidente. Juan cerca di provare la propria innocenza, anche se non è del tutto certo di non essere il colpevole a causa dell’amnesia che lo ha colpito.
Lo sguardo del racconto resta fisso su Juan, nel suo subbuglio interiore ed esteriore. “Non so chi sono” sono le prime parole che gli sentiamo pronunciare. Queste premesse – la ricerca della propria identità, la presunzione di innocenza e il mistero da svelare – sono le traiettorie narrative che Io so chi sei percorre, non senza ambizione, nel corso della sua prima stagione.
La prima volta che lo incontriamo, Juan cammina su un’autostrada desolata. Barcolla, del tutto incerto nei movimenti, senza una meta apparente. Ed è così che Juan continuerà a vagare negli episodi a venire, addentrandosi in un dedalo di ricordi – alcuni veri, altri forse frutto di una sorta di effetto Mandala – che forse custodisce la chiave della sparizione di Anna (Susana Abaitua).
I suoi pensieri, tanto confusi quanto intimi, catturano la nostra attenzione come se fossero un vortice da cui è impossibile scappare. Anche nei momenti di maggiore smarrimento, la vita va avanti e Juan non può che cercare di tenere il passo. Prova ne è il fatto il sonoro clacson che lo distoglie dalle sue elucubrazioni. Prosegue il tentativo di arrivare chissà dove, quando giunge a una stazione di servizio che potrebbe dargli qualche certezza. Non vediamo lo sconosciuto che chiama i soccorsi per provvedere al malcapitato.
“Non so chi sono” è un’affermazione che facilmente entra in contrapposizione con il titolo “Io so chi sei”. I sedici episodi ideati e diretti da Pau Freixas – regista anche di serie come l’originale Braccialetti Rossi e Tutti mentono – giocano proprio sui temi dell’identità, della consapevolezza e della verità non più come un assoluto, ma come un fatto relativo in cui ognuno è l’eroe della propria storia.
Juan sembra essere succube della sua amnesia. Al contempo, suo cognato Ramón (Nancho Novo) è determinato nel sostenere la propria tesi: il fatto che il cellulare di sua figlia sia stato ritrovato nell’automobile di Juan poco prima che lei sparisse non può essere una coincidenza. Ramón è certo che la sua “bambina” sia morta per mano del cognato e la sua ragione di vita diventa dimostrarlo.
Al contrario, Juan tenta di portare prove sufficienti per confutare la sua versione. Il vero gancio emotivo di questa storia sta tutto qui: nemmeno lui, il presunto colpevole, può essere certo della propria innocenza. È stato davvero Juan, e – ammesso che sia lui il responsabile – perché Anna è scomparsa?
Nel corso del processo, Juan affronta Eva Duran (Aida Folch). Avvocato dell’accusa, è anche una ex-studentessa dell’imputato con la quale ebbe anche un flirt. Il protagonista gioca tutte le sue carte per convincerla del fatto che sia l’unica di cui lui ricordi (“Io so chi sei”). Tuttavia, Eva lascia il caso, avendo il presentimento che Juan possa usare lei e la loro storia a suo vantaggio.
In questo quadro di prese di posizione e di ricerca della verità, si inserisce la variabile dell’amore. Il colmo è che Juan è sposato con una celebre giudice: Alicia Castro (Blanca Portillo). Oltre ad amarsi reciprocamente, i due sono sempre stati complici e sinceri l’uno con l’altra. Adesso tutto potrebbe cambiare. È da sua moglie e dai suoi due figli che Juan deve tornare su indicazione medica per cercare di ritrovare i ricordi perduti.
Può un ambiente familiare fargli tornare in mente che padre è stato per i suoi figli? Se sì, forse guarderebbe alla missione di Ramón con occhi diversi.
Il caso di Anna non è destinato a trovare una conclusione lineare: è la miccia che fa esplodere segreti del passato che entrambe le famiglie consideravano dimenticati. Tra arresti, prove, ritorni di fiamma e un colpo di scena finale sconvolgente, Io so chi sei ci invita a riflettere sull’importanza di essere sempre in contatto con noi stessi, senza perdere occasione di far luce sugli avvenimenti di ieri, prima che – domani – diventino scheletri nell’armadio.
I primi otto episodi di Io so chi sei sono disponibili gratis su Mediaset Infinity. I restanti otto sono in arrivo il 16 ottobre.