Io ti cercherò, intervista a Andrea Sartoretti (Gianni Frediani)
La fiction diretta da Gianluca Maria Tavarelli dal titolo Io ti cercherò approda in prima tv assoluta su Rai Uno da lunedì 5 ottobre 2020. A partire da quella data sono quattro gli appuntamenti per raccontare la storia di Valerio Frediani (Alessandro Gassmann). Al centro di questa fiction coprodotta da Rai Fiction e Publispei c’è la ricerca ostinata della verità su quanto successo a Ettore, il figlio del protagonista. Nel momento in cui l’ipotesi del suicidio frana, si apre un ventaglio di domande: cosa è successo? Qual è la vera causa della sua scomparsa? Chi è il responsabile? Dopo la messa in onda delle prime puntate di Io ti cercherò noi di Tvserial.it abbiamo il piacere di confrontarci via videochiamata con uno degli attori del cast. Per approfondire le diverse sfaccettature di Io ti cercherò, ecco la nostra intervista a Andrea Sartoretti (Gianni Frediani).
Il rapporto tra Valerio e Gianni tra il bianco e il grigio
In Io ti cercherò, come ripetiamo in questa intervista a Andrea Sartoretti (Gianni Frediani), le dinamiche famigliari sono molto complesse. Ne è una prova proprio il legame tra Gianni e suo fratello Valerio, il protagonista. Andrea Sartoretti che interpreta Gianni ci spiega come vede questa relazione di fratellanza che ha una “parte bianca” e una “parte grigia”.
La prima è “un grandissimo amore” che li tiene uniti nonostante il passato burrascoso e un presente doloroso all’inverosimile. La “parte grigia”, invece, sta nell’essenza della loro famiglia: è una famiglia di poliziotti. Non possono non emergere le differenze. Gianni è un poliziotto che “ha sempre onorato la divisa” e la dedizione trova riscontro nella sua carriera. Valerio, al contrario, “in realtà si è ritrovato in una situazione non chiarissima per cui è stato allontanato dalla polizia.” Questa e altre vicende “hanno creato un distacco tra di loro.” Andrea Sartoretti definisce la relazione di Gianni e Valerio come “un rapporto da ricostruire”.
Gianni comprende il “dolore inaccettabile” di Valerio
Nonostante gli screzi del passato Gianni e Valerio sono “due persone che si amano molto e per cui, se si possono aiutare” non esitano a farlo. Dopo la scomparsa di Ettore Valerio bussa alla porta del fratello che lo accoglie a braccia aperte. Forse questa tragedia è l’occasione “per aggiustare le cose”.
In Io ti cercherò, come ci racconta in questa intervista Andrea Sartoretti, Gianni capisce che Valerio “sta provando un dolore inaccettabile” e non esita a tendergli una mano.
Io ti cercherò è una serie “cinematografica”, una perla nel panorama televisivo italiano
Io ti cercherò è una fiction che, oltre alla storia thriller, affronta tematiche delicate come il rapporto padre – figlio, l’immigrazione e l’impegno sociale. In aggiunta alla sostanza, c’è anche una splendida innovazione nella forma. Ce ne parla proprio Andrea Sartoretti in questa intervista che sottolinea come Io ti cercherò appartenga “alla scrittura cinematografica perché non ha nessuna verticalità”. A differenza delle serie che siamo abituati a vedere in cui a una storia orizzontale vengono affrancati i casi di puntata, qui bisogna “vedere la serie dal primo minuto all’ultimo minuto esattamente come se fosse un film molto lungo” per capirci qualcosa.
È così che Io ti cercherò dà il suo contributo, dopo altri capisaldi della nostra televisione, per cambiare (in meglio) la serialità italiana.
Pia Fontana dice
Visto che e´ davvero come un film, potevano fare almeno 2 puntate a settimana , no ?