Io ti cercherò, intervista a Maya Sansa (Sara)
Lunedì 5 ottobre 2020 su Rai 1 debutta con la prima di quattro serate Io ti cercherò. Questa fiction è coprodotta da Rai Fiction e Publispei e vede alla regia Gianluca Maria Tavarelli. Proprio durante le settimane della messa in onda in prima tv, noi di Tvserial.it abbiamo il piacere di contattare via videochiamata la coprotagonista. A fronte di un grande successo di Io ti cercherò scopriamo nella nostra intervista a Maya Sansa (Sara), di più su questa fiction che spicca nel panorama televisivo italiano.
Sara non si deconcentra per colpa del dramma e del dolore
In Io ti cercherò, come ripetiamo nell’intervista a Maya Sansa, l’attrice interpreta Sara. Fondamentalmente questo personaggio ha alcuni punti fissi. “È brava nel suo mestiere” di poliziotta. Neanche il dramma che vive – in un certo senso insieme all’uomo che ha tanto amato (Valerio) – “la deconcentra dal rendersi conto che c’è qualcosa che non va.” Maya Sansa ci porta per mano nella scoperta di Sara che non è estranea al dolore. Al contrario, ne è profondamente toccata, ma essendo a una distanza sufficiente, resta lucida e è lei a “lanciare veramente questa indagine”.
Io ti cercherò “racconta l’altra faccia della medaglia”
A proposito di indagini, in Io ti cercherò come racconta in questa intervista Maya Sansa (Sara), proprio il mondo della polizia – tra le altre cose – è oggetto di approfondimento. Questa fiction mostra “come i poliziotti possano essere corrotti, abusare del loro potere, distorcere la realtà, punire gli innocenti e premiare i colpevoli.”
Al contrario “i personaggi più belli, in primis quello interpretato da Luigi Fedele [Ettore, NdR] sono i giovani.” Questi ragazzi “altruisti, sognatori” fanno balzare all’occhio un “confronto è molto forte”.
Sara tra un amore non vissuto e la violenza domestica
Un altro aspetto del personaggio di Sara che sicuramente determina la sua essenza è l’amore per Valerio. Nella fiction Io ti cercherò, come spiega in questa intervista Maya Sansa, l’attrice precisa che pensa che Sara abbia davvero amato suo marito Alberto. Le verità, però, sono due. La prima è che probabilmente a un certo punto l’amore è finito. La seconda è che Alberto è “brusco, violento. È un uomo da cui in qualsiasi circostanza – nonostante quanto si tenga alla propria famiglia – va allontanato”. Il tema della violenza domestica è affrontato in modo meno evidente di altri, ma è fondamentale per creare maggiore consapevolezza.
Al tempo stesso sboccia un amore che resta eterno, proprio perché non vissuto, con Valerio: “lei lo ama e lo amerà sempre.” In relazione a questo rapporto Sara e Valerio hanno fatto delle scelte in passato. “Alcune sono più importanti di altre, però a volte sono proprio quelle di cui non ci rendiamo conto che anni dopo avranno fatto veramente la differenza.” Ognuno di noi è chiamato a farle ogni giorno. Forse prendendo ad esempio l’altruismo di Ettore, Martina e i loro amici potremo – di qui in avanti – prenderne di più costruttive.
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