La bambina che non voleva cantare: intervista a Carolina Crescentini
La bambina che non voleva cantare è un film per la tv liberamente ispirato al libro Il mio cuore umano di Nada Malanima pubblicato da Edizioni di Atlantide. Racconta l’infanzia e l’adolescenza di Nada parallelamente ai suoi primi passi nel mondo della musica. Per la regia di Costanza Quatriglio, è una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction. Va in onda mercoledì 10 marzo 2021 in prima serata su Rai 1. Tecla Insolia interpreta Nada da adolescente. Noi di Tvserial.it abbiamo il piacere di commentare il film con l’attrice che interpreta sua mamma Viviana ne La bambina che non voleva cantare: ecco la nostra intervista a Carolina Crescentini.
Trovi il video con l’intervista completa a Carolina Crescentini (Viviana) all’inizio di questo articolo.
Il senso di colpa di Viviana che “sa di non essere una buona madre”
Commentando La bambina che non voleva cantare in questa intervista a Carolina Crescentini partiamo da una delle scene emotivamente più forti del film: quella in cui Viviana trova il disegno di Nada. È un foglio di carta che ha un grande significato perché la bimba cerca di spiegare – con i mezzi che la sua età le consente di avere – la malattia che affligge la madre: la depressione. La disegna, così, sdraiata e, in stampatello maiuscolo, scrive: “Sei morta?”. È una scena di una potenza emotiva quasi impossibile da raccontare. Carolina Crescentini la associa a un “infinito senso di colpa di Viviana” perché “è consapevole della sua malattia”. Nonostante non sia in grado di gestirla è cosciente del “male che involontariamente sta procurando a sua figlia”. Di certo non vorrebbe perché ama Nada alla follia, ma “sa di non essere una buona madre”. Come dice alla nonna quando torna in cucina, teme di fare qualcosa di strano e di mettere la bimba in pericolo. “Mi distrugge emotivamente nell’ottica della frustrazione del senso di colpa e allo stesso tempo mi spaventa” racconta Carolina Crescentini riferendosi al suo personaggio.
Viviana e Nada: “il patto silenzioso tra due donne e solo le donne lo sanno”
Al pensiero di quel senso di inadeguatezza di Viviana ne La bambina che non voleva cantare in questa intervista a Carolina Crescentini, con l’attrice ripercorriamo le tappe fondamentali. Forse il suo non sentirsi all’altezza come mamma e come donna la accompagna per tutto il film. Fin da subito, come accennato, sa di non essere una buona madre. Poi, sul finale, si chiede se abbia fatto davvero bene a spingere Nada a cantare fino a portarla sul palco di Sanremo. Un conto è partecipare alle gare canore, un altro è entrare nel mondo discografico vero dove non mancano gli squali. È in quell’istante che Viviana realizza del potenziale pericolo a cui sta esponendo sua figlia: come si comporteranno tutte le persone che avranno a che fare con il dono prezioso della sua voce?
“Forse è in quel momento – quattro scene prima che Viviana diventa davvero una madre, ma madre nel senso che io definisco ‘mamma orsa’ nel senso che sei pronta a proteggere tua figlia in qualunque modo” rivela Carolina Crescentini. Anche per Viviana c’è un percorso di crescita. Non è una bambina, è già una donna adulta, ma grazie a Nada va a fondo di un rapporto madre-figlia che non si può spiegare a parole. È “un patto silenzioso tra due donne e solo le donne lo sanno. Mamma e figlia lo sanno” perché è un rapporto che scaturisce dal cuore, dalla pelle, dal non detto, dall’esserci anche nell’assenza.
Guarda l’intervista completa a Carolina Crescentini (Viviana) all’inizio di questo articolo.
La bambina che non voleva cantare è una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction. Va in onda mercoledì 10 marzo 2021 in prima serata su Rai 1.
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