La casa di carta terza stagione trama completa
Il 19 luglio 2019 debutta su Netflix La casa di carta 3 stagione, la serie tv spagnola che dal 2017 appassiona migliaia di fan.
È proprio il 2017 quando il più grande servizio di intrattenimento del mondo decide di acquistare i diritti de La casa di carta, la serie ideata da Álex Pina e inizialmente pensata per un’unica stagione trasmessa dall’emittente spagnola Antena 3.
Il passaggio a Netflix non solo decreta il successo mondiale dei prime due capitoli della serie, ma gli permette persino di continuare le riprese per altre due stagioni! Adesso La casa de papel è disponibile in 190 paesi confermandosi la serie in lingua non inglese più vista su Netflix.
In attesa di conoscere la trama del quarto capitolo, confermato dagli attori anche durante la conferenza stampa del 17 luglio 2019 svolta a Milano, scopri cosa succede nel terzo ciclo di episodi! Leggi il riassunto de La casa di carta 3 stagione!
La casa di carta terza stagione riassunto episodi
Il grande colpo alla Zecca di Stato spagnola è stato compiuto. Adesso il Professore e i suoi rapinatori sono fuggiti via con all’incirca un miliardo di euro. Tokyo, Rio, Denver, Nairobi, Helsinki e il Professore sono finalmente liberi di ricominciare da capo le loro vite lontano dall’Europa e anche dalla legge. Ci riusciranno?
La casa di carta 3 trama episodio 1, “Siamo tornati”
Sono trascorsi già due anni dal giorno della più grande rapina mai realizzata in Spagna, in seguito alla quale ciascun protagonista è partito per la meta segreta stabilita dal Professore. Sono tutti felici e pieni di soldi. Denver ha sposato Stoccolma e adesso si prende cura di suo figlio a Java, Indonesia. Nel frattempo Nairobi ed Helsinki ballano e cantano spensierati a La Pampa, Argentina.
Tokyo e Rio invece vivono finalmente la loro grande storia d’amore in un paradiso terrestre, l’arcipelago di Guna Yala. Tutto procede alla perfezione per i nostri protagonisti, almeno fino a quando Tokyo non si stanca del silenzio che la circonda, sentendo improvvisamente la necessità di cambiare aria.
Per questo motivo la ragazza decide di aprire un nuovo capitolo della sua vita trasferendosi nella città di Panama, ma senza Rio. Il ragazzo allora, del tutto sorpreso da questa novità, chiede alla sua amata di rimanere in contatto attraverso dei telefoni satellitari del tutto sicuri. Tuttavia, nel preciso istante in cui Rio accende il suo, è immediatamente localizzato e identificato dalla polizia. In pochi minuti le motovedette dell’esercito fanno irruzione sull’isola e catturano Rio,Tokyo invece riesce a sfuggire alla cattura.
La ragazza infatti riesce a nascondersi e a contattare il Professore, l’unico in grado di risolvere questo nuovo guaio. Alcuni giorni dopo Tokyo lo raggiunge in Thailandia, il posto dove il Professore ha ricominciato una nuova vita con la sua amata Raquel, che adesso si fa chiamare Lisbona. Dopo un primo incontro poco amichevole, Tokyo e Lisbona capiscono che l’unico modo per salvare Rio è collaborare.
Per questo motivo il Professore contatta subito il resto dei membri della banda per evitare che anche loro vengano scoperti. Una volta riuniti, il Professore comunica loro di essere ancora la Resistenza, gli unici in grado di salvare la vita a un loro compagno che adesso si trova in grave pericolo: Rio.
La casa di carta 3 trama episodio 2, “Aikido”
Il secondo episodio si apre con un dirigibile bianco che svolazza su Madrid. Quello che all’apparenza sembrerebbe una trovata pubblicitaria in realtà è proprio l’inizio del nuovo piano del Professore: rapinare la Banca di Spagna. Dal dirigibile infatti si sprigionano migliaia di banconote che iniziano a disperdersi per tutta la città. L’obiettivo è creare il caos tra la gente, l’unico modo per attuare il nuovo piano con il quale salvare Rio.
Anche stavolta però il colpo non appartiene al Professore, perché l’ideatore del nuovo piano è Berlino. Quest’ultimo infatti, insieme all’amico e ingegnere Martìn, tempo prima ha messo in piedi questa rapina all’apparenza impossibile da realizzare. Adesso però è arrivato il momento di attuarla. Conosciamo quindi un nuovo membro della banda, l’intelligente ingegnere infatti è Palermo.
La banda dunque si riunisce per studiare i dettagli del nuovo colpo, mentre la polizia tenta in tutti i modi di far parlare il povero Rio, anche attraverso la tortura. La cattura del ragazzo infatti non è stata resa pubblica, e quindi nessuno conosce realmente le condizioni in cui è tenuto Rio. Il Professore pensa quindi di fare un appello a tutti i cittadini di Madrid con un messaggio pubblico. Lo scopo è spiegare loro che Anibal Cortes è stato preso dalla polizia per essere sottoposto a delle trattative illegali come la tortura.
In questo modo, mentre la gente si indigna e inizia a protestare, la nostra banda passa alla seconda fase del piano: introdursi nella Banca di Spagna. Guidati dall’esterno dal Professore e la sua “collaboratrice” Lisbona a bordo di un camper, i nostri ladri si travestono da militari e sfruttano la forza del loro nemico (AIKIDO) per introdursi nella Banca.
La casa di carta 3 trama episodio 3, “48 metri sottoterra”
L’esplosione di due ordigni fa partire il Protocollo Rosso: la Banca di Spagna deve essere immediatamente sigillata. Da questo momento in poi nessuno può più entrare o uscire dall’edificio per almeno un’ora, il tempo necessario per ottenere un pezzo della “chiave” per poi avviare la successiva parte del piano. Proprio come nel colpo alla Zecca, rapinatori e ostaggi rimangono chiusi insieme, ma questa volta è diverso.
Questa volta dentro la Banca di Spagna c’è anche il Governatore del Paese con gli uomini della scorta. Quando infatti Tokyo e Nairobi si dirigono da lui per recuperare la chiave d’accesso alla cassaforte, l’uomo si rifiuta di seguirle. Sono attimi di panico perché le ragazze sono circondate da troppi uomini armati. Nel frattempo i rapinatori si presentano agli ostaggi. Palermo adesso è il nuovo leader, colui che da questo momento in poi detta le leggi.
Trovandosi in seria difficoltà, Tokyo escogita un modo per sequestrare il Governatore senza essere uccise. Nonostante gli sforzi però i loro piani vanno in fumo: il Governatore scappa via. Questo primo imprevisto genera una serie di colpi di scena che mandano in panico il Professore.
Tokyo e Nairobi sono infatti circondate dagli uomini della sicurezza che danno inizio a una sparatoria di pochi secondi, giusto il tempo per scatenare il caos. Palermo infatti si ferisce gravemente agli occhi, ma il piano non può di certo fermarsi. A questo punto infatti interviene un nuovo membro della banda, è Bogotà.
Contattato proprio per svolgere il lavoro duro, insieme ad altri quattro uomini sarà colui che aprirà la cassaforte della Banca, quella che si trova a 48 metri sottoterra. Ha dunque inizio un flashback, quello in cui Berlino descrive a suo fratello Sergio come riuscire a scassinare la porta del caveau senza rimanere annegati dal tecnologico sistema antifurto della Banca. Hanno a disposizione soltanto 16 minuti e 15 secondi di tempo.
Nel frattempo si raduna il CNI (Servizi Segreti Spagnoli) guidati dal vice ispettore Angel e il Colonnello Tamayo. Quest’ultimo si mette in contatto con Alicia Sierra, la nuova negoziatrice che è incinta di otto mesi.
La casa di carta 3 trama episodio 4, “Bum, bum, ciao”
Presto gli uomini del CNI si rendono conto di essere ascoltati dal Professore e per questo decidono di violare il normale protocollo: chiudono tutte le comunicazioni. Da questo momento in poi come farà dunque il Professore a comunicare con loro senza essere localizzato? Attraverso le “onde corte” impossibili da decifrare.
A questo punto della storia conosciamo quindi un altro membro della banda, Marsiglia. Quest’ultimo ha il compito di mantenere le comunicazioni tra il Professore e il centro di comando attraverso l’uso di due terminali. Si tratta di due vecchi telefoni senza internet né GPS con i quali contattare con uno il Professore e con l’altro il Colonnello Prieto. Messi insieme e trasportati per tutta Madrid sarà impossibile rintracciare i telefoni.
Nel frattempo dentro la Banca di Spagna la banda prova a curare al meglio le gravi ferite agli occhi di Palermo. Hanno a disposizione ancora 14 minuti prima che le porte dell’edificio si sblocchino e che la polizia entri. Intanto Arturito è convocato nel centro di comando per individuare il possibile leader dei rapinatori. Non conoscendo ancora Palermo, Arturo finisce per indicare Denver come il capo della banda.
Tuttavia Denver non solo non è il capo, ma presto compie anche un grave errore. Dinanzi ai rifiuti del Governatore di introdursi nel caveau e aprire una misteriosa porta, il ragazzo perde la pazienza e lo aggredisce. Di conseguenza, mentre il Governatore di Spagna perde i sensi e rischia di avere un infarto, Bogotà si introduce ancora una volta dentro la cassaforte con dell’esplosivo plastico; apriranno quella porta con la forza. Il tempo però sta per scadere e infatti Palermo dà il via al piano “Flipper”.
La casa di carta 3 trama episodio 5 , “Le cassette rosse”
La porta del caveau è stata finalmente aperta. Così, mentre il Governatore inizia a riprendersi dal brutto colpo ricevuto in testa, Bogotà estrae ventiquattro misteriose cassette rosse dalla cassaforte. Nel frattempo anche le porte della Banca si aprono, ma i rapinatori non si lasciano trovare impreparati. Questi infatti fanno indossare la tuta rossa e la maschera a tutti gli ostaggi e poi li schierano sui balconi dell’edificio.
La polizia inizia dunque a lanciare dei fumogeni all’interno della Banca, mentre gli uomini della sicurezza sequestrati si rifiutano di seguire gli ordini di portare fuori le cassette rosse. A questo punto Denver prende in mano la situazione ed esce personalmente dalla Banca con in mano le cassette rosse, quelle estratte dal caveau.
La polizia punta allora tutte le armi sul ragazzo, mentre il Colonnello Tamayo esita a fare aprire il fuoco. Cosa contengono quelle cassette rosse? Presto scopriamo che dentro ai quei contenitori sono custoditi i segreti di Stato più inconfessabili, quelli che riguardano il Ministero degli Interni, degli Esterni e persino l’Intelligence. Se il contenuto di quelle cassette fosse davvero rivelato sarebbe dunque la fine per la Spagna, l’Unione Europea e la Nato. Il colonnello allora nega il permesso di sparare su Denver e ritira subito i suoi uomini. Rio intanto è riportato in Spagna visibilmente provato dalla prigionia.
Nel frattempo dentro la Banca inizia il procedimento della fusione dei lingotti estratti dalla cassaforte in pepite d’oro, ma presto questo breve momento di felicità è superato da un altro di astio. Alicia Sierra infatti fa il suo arrivo nel centro di comando del CNI per negoziare il colpo, e ha tutte le intenzioni di creare una discrepanza tra il Professore e Raquel. Alicia punta infatti a far perdere la pazienza a Lisbona, il punto debole della squadra. Intanto un brutto litigio nasce anche tra i rapinatori, in particolare tra Palermo e Nairobi che finiscono per farsi a vicenda delle accuse molto pesanti.
La casa di carta 3 trama episodio 6, “Tutto è sembrato insignificante”
Sono già state fuse dieci tonnellate di oro in piccole pepite. A questo punto l’ispettrice Alicia non intende più rimandare l’irruzione. La donna infatti capisce che per poter entrare dentro la Banca devono usare a loro favore i segreti di Stato che i rapinatori minacciano di diffondere. In che modo? Contaminando tutti i giornali e le televisioni prima di loro con falsi segreti. Il secondo passo del piano è poi quello di introdurre del gas narcotico attraverso i condotti d’aria della Banca. Una volta addormentati tutti, seguirà l’irruzione di cinque poliziotti d’Elite all’interno dell’edificio. Potrebbe essere un piano perfetto se solo non fosse intercettato dalla nostra banda.
Ad essere intercettati però sono anche il Professore e Lisbona che, a bordo del loro camper mobile, si imbattono in alcuni contadini che li riconoscono subito. Per fortuna però si tratta di loro fan che li aiutano a scappare via senza denunciarli alla polizia. Nei dieci minuti successivi il Professore e Raquel scambiano il camper con un’ambulanza e avvisano la banda dell’arrivo dei cinque poliziotti.
Le forze speciali quindi sono subito intercettate e circondate dai nostri ladri che, avvisati dal Professore, stanno indossando delle maschere per non respirare il gas narcotico. Una volta catturati, i poliziotti sono spogliati e costretti a registrare un video per il centro di comando. Sulle note di Bella ciao il capo della polizia d’Elite chiede ad Alicia e al Colonnello Tamayo di fare uno scambio: Rio in cambio della liberazione degli agenti e di 40 ostaggi. Il piano va a buon fine, e infatti Rio si prepara ad entrare nella Banca di Spagna. Tokyo lo guarda dalla finestra e non vede l’ora di riabbracciarlo.
La casa di carta 3 trama episodio 7, “Una breve vacanza”
Lo scambio avviene senza problemi. Rio infatti entra nell’edificio applaudito e abbracciato da tutti. Insieme a lui però entra anche un altro personaggio, è Arturo. L’uomo vuole vedere a tutti i costi Monica per conoscere suo figlio.
Nel frattempo l’ispettrice Sierra decide di interrogare tutti gli ostaggi liberati in cambio di una ricompensa di dieci milioni di euro; deve scoprire cosa sta succedendo dentro la Banca. Un breve flashback ci riporta a una lezione del Professore, quella in cui spiega come estrarre un microfono nascosto in un uomo. Rio infatti è tornato nella banda ma il Professore sa che è ancora controllato dalla polizia con un minuscolo chip nascosto.
Prima di rimuoverlo, il Professore pensa di usare questa situazione a loro favore facendo credere alla polizia di non esserne al corrente. Il ragazzo infatti inizia a descrivere le terribili torture subite durante i giorni di prigionia, racconti che lasciano senza parole il resto degli agenti della polizia in ascolto. Subito dopo il Professore chiede a Tokyo di rimanere in intimità con Rio. Tuttavia è proprio in quel momento che il ragazzo fa una confessione sconvolgente.
Nei giorni trascorsi in cella Rio ha infatti capito di essere molto più forte di quello che credeva, e adesso non vuole più essere succube di Tokyo. La loro storia d’amore dunque si interrompe qui. In seguito, senza destar sospetti, il microfono di Rio viene rimosso attraverso una piccola operazione. Improvvisamente Lisbona e il Professore sono intercettati da un drone che li costringe ad attuare un piano di fuga preparato in precedenza.
“Dispersione” ed “epicentro” sono i due punti fondamentali del piano, quello li porterà a dividersi per poi nascondersi sopra un albero. Raquel però non segue le istruzioni, e infatti si nasconde in un vecchio baule di una fattoria. In quel preciso momento, Alicia capisce che i ladri stanno fondendo l’oro di Stato in pepite da trasportare con maggiore facilità.
La casa di carta 3 trama episodio 8, “La deriva”
L’ultima puntata de La casa di carta 3 stagione si apre con un flashback, quello in cui Berlino esorta suo fratello Sergio a vivere la vita con piacere, perdendosi nell’amore almeno fino a quando è possibile farlo. Il Professore dunque ripensa a queste parole e decide di contattare subito Lisbona per dichiararle i suoi sentimenti. Di lì a breve però le cose si mettono molto male per loro e il resto della banda.
La polizia circonda l’intero perimetro di bosco dove si nascondono il Professore e Lisbona, che nel frattempo è scoperta dai contadini della fattoria dove si è rifugiata. Raquel allora, esperta di negoziazioni, prova a convincere la coppia di contadini a nasconderla per avere in cambio dei soldi veri, e non quelli ipotetici che gli darebbe la polizia come ricompensa alla sua cattura.
Arrivati a questo punto è il momento di attuare l’ingegnoso “piano Alcatraz”. Si tratta di un escamotage pensato in precedenza dal nostro Professore per risolvere situazioni critiche come quelle in cui si trova adesso con Lisbona. Lo scopo del piano è far distrarre la polizia facendo credere e sentire loro che i nostri ladri fuggono dalla Banca. In realtà si tratta solo di finzione, quella necessaria per scatenare domande e paura tra le forze dell’ordine.
I nostri ladri dunque, servendosi del microfono e del GPS estratti in precedenza dal corpo di Rio, fanno credere alla polizia di scavare un tunnel dal quale fuggire via. Presto però il Colonnello Tamayo con Alicia Sierra si rendono conto che i movimenti riportati dal GPS sono in realtà quelli di un furetto. La banda è riuscita a prenderli in giro.
L’ennesima trovata del professore però fa stancare la nostra ispettrice Alicia, che decide di intervenire personalmente e colpire dritto al cuore uno dei membri della banda. La donna infatti esce dal centro di comando con un grande orsacchiotto blu in braccio: è il peluche sequestrato a Nairobi. Il pupazzo non solo apparteneva a suo figlio, ma era anche il mezzo che la ragazza usava come corriere per la droga. Nairobi allora va in tilt; è l’inizio della deriva.
L’unità militare di emergenza intanto giunge nella fattoria dove si trova Lisbona. Quest’ultima ha quasi convinto i due contadini a nasconderla ma sul più bello la coppia cambia idea. La polizia allora entra nella fattoria e mette sotto tiro Raquel. Seguono attimi di panico. Da una parte infatti il Professore inizia a correre per mettere in salvo la sua Lisbona, mentre la donna è minacciata dal suo ex collega Suarez. “Dove si trova il professore”? Proprio su questa domanda partono due spari, quelli che fanno credere al Professore che Raquel sia appena stata giustiziata.
Nel frattempo Nairobi è invitata dall’ispettrice Alicia ad affacciarsi alla finestra per vedere suo figlio da lontano. La ragazza però non si rende conto che si tratta di una trappola. In pochi secondi infatti un cecchino mira dritto al suo petto e la colpisce. Nairobi adesso è a terra, mentre le forze dell’ordine si preparano a fare irruzione nella Banca con dei carri armati. A questo punto Palermo, Tokyo e Rio si preparano ad impedire l’irruzione della polizia. È l’inizio della guerra.
Giancarlo dice
Darei l”oscar alla sceneggiatura. Il programma è avvincente, sorprendente e pieno di colpi di scena senza troppa violenza e poi gli attori sono bravissimi e direi perfetti nei ruoli. Bravi!