“I lati peggiori di Berlino sono anche i miei”. Lo racconta ridendo Pedro Alonso, inconfondibile volto di Berlino ne La Casa Di Carta. La serie-kolossal spagnola è stata per anni il titolo non in lingua inglese più visto di Netflix. Poi ci ha pensato Squid Game a soffiargli questo primato, imponendosi come serie più guardata nella storia del servizio streaming. Resta che La Casa De Papel, creatura di Álex Pina per l’emittente Antena 3, è un fenomeno globale.
Gli ultimi cinque episodi – stavolta sul serio – debuttano venerdì 3 dicembre su Netflix. Volge al termine il colpo più lungo della storia, quello alla Banca di Spagna messo in atto nella terza parte. La rapina che ha messo a dura prova la pazienza degli spettatori si conclude con il botto, promette il cast. Difficile chiudere una serie che è diventata il simbolo dell’anti-establishment in tutto il mondo. Non c’è corteo di protesta nel quale non svettino le maschere di Dalì rese celebri dalla banda del Professore.
La Casa Di Carta è rimasta talmente impressa nell’immaginario collettivo da rendere i suoi personaggi immortali. Prendiamo Berlino, per esempio. Il fratello di Sergio è morto alla fine della prima stagione, nell’epilogo del colpo alla Zecca di Stato. Eppure Berlino continua ad essere parte integrante della serie grazie ad una serie di flashback che intessono la sua presenza nelle trame delle tre parti successive. “Il fatto che il pubblico continui a trasmettermi questo effetto mi lusinga” racconta Pedro Alonso a Tvserial.it, che aggiunge: “Sono gli spettatori a rendere Berlino più vivo che mai”.
Sullo spin-off che lo vedrà protagonista, Pedro Alonso non si sbilancia. L’intervista è stata svolta prima dello scorso martedì, quando Netflix ha sciolto le riserve sulla serie dedicata a Berlino. A tradire l’altrimenti cauto Alonso, una certa trepidazione nei confronti del progetto quando gliene abbiamo parlato: “Credo che alcuni personaggi della serie abbiano il potenziale per continuare in una serie a loro dedicata” ha detto.
C’è il timore di restare incasellato nel ruolo che lo ha visto impegnato per quattro anni, e che continuerà ad interpretare nella prossima serie? “Da quando ho iniziato a girare La Casa Di Carta ho scritto libri, ho dipinto, viaggiato, prodotto documentari e fatto cinema. Sono talmente impegnato da non avere il tempo di preoccuparmi di quello che la gente possa pensare” conclude Alonso.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Pedro Alonso riguardo all’esperienza di La Casa Di Carta, la cui quinta e ultima parte è disponibile dal 3 dicembre in streaming su Netflix.
Lascia un commento