La Casa Di Carta parte 5 volume 1, riassunto degli episodi
La Casa Di Carta 5 volume 1, ecco il riassunto agli episodi. La banda è trincerata nella Banca di Spagna da oltre cento ore. Lisbona è salva, ma dopo aver subito una grande perdita le cose si complicano notevolmente.
Il Professore è stato catturato da Sierra e per la prima volta non ha un piano di fuga. Proprio quando sembra che la situazione non possa peggiorare, arriva un nemico ancora più potente: l’esercito. La fine del più grande colpo della storia si avvicina e quella che era iniziata come una rapina diventerà una guerra.
ATTENZIONE: quello che segue è il resoconto integrale degli episodi del volume uno della quinta parte de La Casa Di Carta e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della quinta parte o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire cosa succede ne La Casa Di Carta 5 volume 1, qui troverete il riassunto.
La Casa Di Carta parte 5 volume 1 episodio 1: “Fine della corsa”
Il nascondiglio del Professore è stato scoperto da Alicia Sierra, la quale è stata designata dal Colonnello Tamayo come capro espiatorio per la débacle della polizia riguardante la morte di Nairobi e l’arrivo di Lisbona alla Banca di Spagna. Con una pistola puntata alla tempia, il Professore rivela perché stanno fondendo l’oro: intendono farlo passare per i condotti fognari quando raggiungerà il diametro di granelli di sabbia. Le fogne sono piantonate, tuttavia. Non c’è via di scampo, adesso che il Professore è nelle mani di Sierra: quest’ultima, per fargli capire che non ha intenzione di scherzare, gli spara ad un piede. La banda comincia a perdere speranza, adesso che il Piano Roma sembra essere andato in fumo per sempre.
Nel frattempo, Lisbona ha preso il controllo della banda all’interno della Banca di Spagna. Inizialmente Tokyo la mette alla prova per assicurarsi che sia ancora dalla loro parte, ma le due ritrovano una sintonia quando Tokyo le racconta di René, il fidanzato con cui iniziò a fare rapine e che morì durante uno dei colpi. Stoccolma se la prende con Manila: avrebbe dovuto occuparsi di Cincinnati se loro fossero stati catturati, e adesso che la loro copertura è saltata nessuno si prenderà cura del bambino. Denver prende le parti di Manila e la accusa di difendere sempre Arturo. Ángel Rubio assume il ruolo di negoziatore, mentre Tamayo ordina al Comandante Sagasta, a capo delle Forze Speciali dell’esercito, di sgominare la banda. Non è finita qui: Tamayo intende falsificare le prove per deresponsabilizzare la polizia dai crimini che ha commesso contro la banda.
Marsiglia, alla guida dell’elicottero che ha lasciato Lisbona all’interno della Banca di Spagna, riesce a far perdere le proprie tracce grazie all’aiuto di Benjamin, il padre di Manila. In una serie di flashback facciamo la conoscenza di Rafael, il figlio di Berlino, durante un loro incontro a Copenhagen. Durante questa rimpatriata, il ragazzo rifiuta di seguire le orme criminali del padre e fa la conoscenza dell’enigmatica Tatiana, la nuova moglie di Berlino.
La Casa Di Carta parte 5 volume 1 episodio 2: “Tu credi nella reincarnazione?”
Lisbona, Tokyo e Stoccolma escono dalla Banca per trattare con Tamayo la liberazione di Gandía, il quale richiede un intervento chirurgico immediato. Durante la negoziazione, Lisbona capisce che il Professore non è nelle mani della polizia: Sierra è un cane sciolto. Di ritorno nella Banca, Bogotá e Tokyo finiscono per cedere alle provocazioni di Gandía, aggredendolo fisicamente.
Durante la rissa, Arturo approfitta del momento di distrazione per guidare un manipolo di ostaggi nell’appropriarsi delle armi e aprire il fuoco sui presenti, ferendo altri ostaggi e Denver al braccio. Arturo, il governatore, Amanda e Miguel battono la ritirata in quello che scoprono essere il deposito munizioni. Mentre Denver, Palermo e Manila assediano l’armeria, Tokyo e Rio vanno a recuperare altre armi. Il momento da soli è l’occasione per Tokyo di dire a Rio: “Tu da qui non esci senza di me”.
Arturo impazzisce e adopera ogni tipo di artiglieria contro la banda: è chiaro che si tratta di una vendetta personale, intende vendicarsi di Denver per averlo picchiato. Così Arturo lo sfotte attraverso il walkie-talkie, asserendo che lui non sarà mai amato da Monica/Stoccolma quanto lei amasse lui. I complessi di inferiorità di Denver sembrano avere la meglio ma Manila gli ricorda che Tokyo sta arrivando con i rinforzi.
È qui che Arturo, apprendendo che ci sono altre armi in arrivo, decide di passare al contrattacco usando la Browning montata su un muletto. Mentre lo scontro si fa aspro, Stoccolma sorprende Arturo alle spalle arrivando dal condotto di areazione. “Non riuscirai mai ad essere una di loro,” dice Arturo mentre Stoccolma gli punta la pistola addosso, “sarai sempre una segretaria” ma Monica ha aperto il fuoco, sparando tre colpi contro Arturo.
Nel frattempo, Bogotá riceve l’ordine di rilasciare Gandía. Quest’ultimo potrebbe rivelare alla polizia che è in corso una guerra tra la banda e gli ostaggi, così viene liberato con una bomboletta di fentanyl attaccata al corpo. Questo basta a metterlo KO e impedirgli di raccontare cosa sta succedendo all’interno della Banca. La liberazione di Gandía convince Tamayo a rimandare l’ingresso del Comandante Sagasta, il quale ha acconsentito all’operazione perché potrà avvalersi dei suoi uomini. Gli ostaggi, tuttavia, saranno considerati da lui danni collaterali: potrebbe salvarsene soltanto il 30% delle persone tenute in ostaggio all’interno della Banca.
Alicia Sierra, intanto, continua a tenere in scacco il Professore. Quando Marsiglia e Benjamin arrivano al suo nascondiglio, Alicia narcotizza il Professore per impedirgli di avvisarli della sua presenza. Quando i due se ne accorgeranno sarà troppo tardi: Marsiglia sarà neutralizzato nella stessa maniera del Professore, mentre Benjamin si arrenderà consapevole di non avere altra scelta.
La Casa Di Carta parte 5 volume 1 episodio 3: “Benvenuti allo spettacolo della vita”
Non c’è battito: Arturo sembra morto dopo i colpi sparati da Stoccolma. Quest’ultima si incaponisce e riesce a rianimarlo: Lisbona acconsente a fare uscire Arturo dalla Banca cosicché possa ricevere cure mediche. Anche il governatore viene liberato, il quale racconta a Tamayo la realtà dei fatti: Arturo è impazzito e ha ferito diversi ostaggi, la banda l’ha neutralizzato per mettere fine alla sua follia. Tamayo è determinato a falsificare le prove per incolpare la banda delle malefatte di Arturo, dipingendo quest’ultimo come un eroe e i rapinatori del Professore come degli assassini. Tutto questo, nel piano del Colonnello, serve per giustificare l’imminente ingresso dei militari: si preannuncia una carneficina.
In una serie di flashback Berlino insieme a Marsiglia e Bogotá intende battezzare Rafael facendogli prendere parte al suo primo colpo: sostituire con delle copie in ottone il più grande tesoro vichingo conservato al castello di Frederiksborg, dove Tatiana terrà un concerto di lì a tre giorni. Sempre nei flashback ai tempi del primo colpo, Mosca e Denver parlano con Benjamin, al tempo incarcerato, riguardo al coinvolgimento di Manila nel colpo alla zecca di Stato.
Tamayo indice una conferenza stampa per annunciare che Alicia aveva accettato 8 milioni di euro per lavorare con la banda, fungendo da talpa. Tradita dai suoi compagni e data in pasto ai lupi, Sierra è diventata il capro espiatorio degli insuccessi della polizia: l’ispettrice assiste alla scena, mentre si rende conto che il suo destino è stato inevitabilmente legato a quello della banda. Proprio in quel momento, si rompono le acque: Sierra sta per partorire, ma si rifiuta di liberare il Professore, Marsiglia e Benjamin per essere aiutata, intende dare alla luce il bambino da sola.
Le cose si mettono male per la banda, sempre più convinta che questa guerra non potranno vincerla. Palermo ha un’idea: “Perderemo molto lentamente”, giusto il tempo necessario per fondere ed estrarre l’oro dal caveau. Adotteranno la difesa di Stalingrado: metteranno musica a così alto volume da impedire ai militari di ascoltare la radio. Sierra è ferita dal tradimento di Tamayo: “Mi devono la mia vita”, dice riferendosi ai suoi ex colleghi. Il Professore cerca di farla ragionare “Non ti lascerò cadere”, ma Sierra gli risponde: “Io non fuggo, io non scappo”. Il bambino dell’ispettrice è podalico, ovvero è rivolto in avanti coi piedi e non con la testa: rischia di morire durante il parto. Per salvarlo, Sierra deve liberare il Professore cosicché lui possa aiutarla a partorire, e Sierra finalmente acconsente. Grazie all’aiuto dei suoi ex tre nemici, Sierra dà alla luce una bambina sana. L’ispettrice, il Professore, Marsiglia e Benjamin festeggiano il lieto evento, ma una notizia che passa sul monitor gela loro il sangue nelle vene.
Stoccolma, nel frattempo, è traumatizzata dall’aver sparato ad Arturo: teme che non rivedrà più Cincinnati, al quale adesso ha tolto l’ultima rete di sicurezza se lei e Denver non usciranno dalla Banca. Denver le ricorda che fu lui a sparare a lei, durante il primo colpo: non sempre quella che sembra la fine lo è davvero. Torna il sereno anche tra Rio e Tokyo, i quali si riconciliano definitivamente. Nella tenda della polizia, Angel accusa Tamayo di stare sacrificando Sierra per salvarsi. Nel frattempo, i militari di Sagasta e Gandía stanno entrando alla Banca di Spagna con otto soldati d’élite facendo saltare il tetto e colpendo Helsinki.
La Casa Di Carta parte 5 volume 1 episodio 4: “Un bel posticino su in cielo”
Un lungo flashback ci rivela l’esito del furto al castello di Frederiksborg. Una volta riuscito il colpo, Rafael è galvanizzato: mai come in quel momento si sente simile al padre. “Se davvero vuoi qualcosa nella vita, la devi rubare a chi la possiede” dice Berlino al figlio mentre fuggono in motoscafo alla volta della Svezia.
Helsinki è stato gravemente ferito e si trova intrappolato sotto le macerie. Bogotá e Rio accorrono per aiutarlo, ma la situazione è complessa. L’unico modo per riuscire a sgominare i militari è attaccare da due lati, come ribadisce il Professore adesso che è tornato a capo del colpo. Tokyo, Manila e Denver liberano gli ostaggi mascherati sul tetto, per confondere i cecchini di Tamayo: anche loro si sparpagliano in mezzo agli ostaggi.
Il loro obiettivo è raggiungere il buco creato dall’esplosione per calarsi dall’alto e sorprendere i militari di Sagasta, i quali nel frattempo sono impegnati in una lotta di trincea contro Lisbona, Stoccolma, Palermo, Rio e Bogotá. Questi ultimi due riescono a recuperare un pilastro per fare perno e liberare la gamba di Helsinki dalle macerie, ma le cose si mettono male quando Tamayo si appresta a sguinzagliare un altro contingente dalla porta d’ingresso.
Il Professore lo farà desistere: se farà entrare altri soldati, rendendo quella una guerra impari, in Rete sarà diffusa la registrazione di Tamayo che rivela di avere fabbricato le prove contro Sierra e la banda, e che intende uccidere i rapinatori spacciandoli per assassini. Tamayo è costretto a indietreggiare, così come darà ordine di non sparare agli ostaggi liberati sul tetto. Tanto basta a Tokyo, Denver e Manila per raggiungere il buco. In un momento di panico, Manila ammette di essersi unita al colpo perché innamorata da sempre di Denver.
In un flashback ai giorni in cui preparavano il colpo nel monastero, Tokyo parla con Nairobi di cosa le attende nell’aldilà. Secondo Nairobi si continua a vivere nei ricordi dei nostri cari, mentre per Tokyo continuiamo ad esistere nell’ultimo pensiero che facciamo prima di morire. “Mi sembra un gran bel piano”, dice Nairobi all’amica. Di ritorno al presente, Alicia Sierra sembra fidarsi sempre di più del Professore e acconsente a dare a Marsiglia il caricatore della sua pistola.
Calatisi dall’alto, Manila, Tokyo e Denver sorprendono i militari, i quali si trovano accerchiati. Sagasta riuscirà ad uscire da quella situazione ricorrendo alle granate, e il gruppo di Rio, Lisbona, Stoccolma e Bogotá, Helsinki ferito e Palermo finisce per essere rinchiuso nel museo in una camera blindata che non appariva nelle planimetrie. Tokyo, Denver e Manila hanno battuto la ritirata nelle cucine. Gandía e i soldati si apprestano a raggiungerli: “Tokyo, un uccellino mi ha detto Nairobi ti sta conservando un bel posticino su in cielo” dice il capo della sicurezza, col fucile spianato.
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