La fuggitiva: intervista a Vittoria Puccini (Arianna Comani)
Un’eroina che difende a spada tratta la vita sua e di suo figlio, in fuga, con un’abilità inaspettata da guerriera: questa è la premessa de La fuggitiva. In questa intervista a Vittoria Puccini, interprete della protagonista Arianna Comani, scopriamo più sfaccettature della fiction per la regia di Carlo Carlei.
Si tratta di una coproduzione Rai Fiction-Compagnia Leone Cinematografica, prodotta da Francesco e Federico Scardamaglia (A.P.A.): un appassionante action-thriller al femminile in cui i sentimenti hanno uno spazio ben preciso e rilevante nel dispiegarsi della vicenda. “Vittoria Puccini interpreta un‘eroina moderna, un personaggio complesso: una donna determinata con un passato misterioso e tragico e una madre alla ricerca della verità che lotta per dimostrare la sua innocenza”: queste sono le parole di Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction, per presentare questo personaggio. Lasciamo la parola all’attrice protagonista.
Trovi il video con l’intervista completa a Vittoria Puccini (Arianna Comani) all’inizio di questo articolo.
Da Elena de Il processo ad Arianna de La fuggitiva nel segno della ricerca della verità
Vittoria Puccini, grazie al personaggio di Arianna, inizia un viaggio per affermare la sua “identità precisa che, all’inizio è solo apparente forse” in una felicità mostrata all’esterno, una serenità e un equilibrio “che le sembra di aver raggiunto con suo marito e suo figlio”. In realtà nasconde condizioni oggettive ben diverse. Questo è quando afferma l’attrice durante la round table con la stampa mercoledì 31 marzo 2021. Proprio la ricerca della verità a cui Arianna è tanto devota ne La fuggitiva è il primo tassello della nostra intervista a Vittoria Puccini. Noi di Tvserial.it abbiamo avuto il piacere di incontrare l’attrice e di intervistarla già al FeST 2019 in occasione della presentazione de Il processo, altra fiction di cui lei è protagonista. Ne Il processo e ne La fuggitiva interpreta rispettivamente Elena Guerra e Arianna Comani. Sono due donne che – seppur in ambiti totalmente diversi, lottano perché la verità emerga a ogni costo.
Finché non sono elaborati fino in fondo i traumi “continueranno per motivi diversi a riproporsi”
A differenza del Pubblico Ministero Elena ne Il processo, qui “Arianna è più sola in questa ricerca della verità”, spiega Vittoria Puccini. Non c’è un sistema giudiziario che la sostenga. Comincia una “ricerca di giustizia che lei compie in solitaria” in un cui c’è un obiettivo ben preciso. Arianna vuole “tornare da suo figlio dimostrando la propria innocenza”, senza scendere ad alcun genere di compromessi. È qui che, pur essendo una donna fragile e segnata dal dolore, Arianna dimostra la sua forza. Non si piega al potere per avere modo di palesarsi di nuovo davanti al figlio “con la schiena dritta e la testa alta”.
È una donna dall’ammirevole coraggio che osa, “rischia di perdere tutto” perché il suo scopo supera ogni remora. È sempre il coraggio a guidarla e tenerla insieme nonostante i traumi del passato che la segnano ancora oggi perché quando sono molto forti, “come si fa spesso nella vita in qualche modo si cerca di nascondere, di dimenticare, ma finché in realtà non li hai elaborati fino in fondo continueranno per motivi diversi a riproporsi.” Tanto vale cercare di sconfiggere i demoni interiori per andare avanti.
Vittoria Puccini distante da Arianna Comani: “Nella vita tendo tanto a fidarmi – forse anche troppo a volte!”
Arianna ne La fuggitiva, come emerge in questa intervista a Vittoria Puccini, non riesce più facilmente a fidarsi del prossimo. Dopo che scopre che persino il marito sul quale avrebbe messo una mano sul fuoco, “le ha nascosto delle cose molto molto importanti”, resta scottata. Questa mancanza di fiducia negli altri è un tratto che resta del suo personaggio ne La fuggitiva. Nell’intervista Vittoria Puccini rivela che è il contrario per lei: questo aspetto “mi distanzia [da Arianna] perché nella vita tendo tanto a fidarmi – forse anche troppo a volte!”. Fa anche un po’ parte del suo essere attrice il mettersi nelle mani del regista, fidarsi e affidarsi.
Soprattutto nell’esplorare i personaggi che le piacciono tanto, “donne che non sono tutto bianco o tutto nero” come Elena Guerra de Il processo o Arianna Comani de La fuggitiva, è utile avere una guida per districare la complessità
Guardando oltre La fuggitiva in questa intervista Vittoria Puccini, svela che la fiducia è un tratto del suo carattere anche nella vita reale: qualche fregatura a parte che rientra nel gioco “mi è andata abbastanza bene nella vita”, aggiunge sorridendo.
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, ma sapersi fidare con saggezza è una dote impagabile.
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