La quinta stagione di Westworld?

La quinta stagione di Westworld? I creatori ci sperano ancora

La quinta stagione di Westworld sta per diventare uno di quei misteri del mondo dell’intrattenimento di cui non si smetterà mai di parlare. Sappiamo che la serie HBO è stata cancellata da tempo ormai. Un progetto che è stato vittima della troppa ambizione ed è crollato su se stesso, nonostante l’acclamazione del pubblico. Molti showrunner, oggi, avrebbero dovuto trarre esempio dal caso Westworld. Se l’avessero fatto, forse, avremmo meno serie cancellate dopo una sola stagione.

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Uno dei co-creatori della serie di fantascienza, Jonathan Nolan è tornato sulla scena grazie all’imminente serie in arrivo su Prime Video il prossimo 11 aprile, Fallout. Nolan ha dichiarato di essere ancora convinto di portare a termine Westworld, in qualche modo, nonostante la cancellazione, anche da Max. “Lo farei al cento per cento”. Ha risposto lo sceneggiatore durante un’intervista con The Hollywood Reporter, in merito alla realizzazione di una stagione finale di Westworld. 

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“Siamo perfezionisti e amanti delle cose complete. Mi ci sono voluti otto anni e un cambio di regista per realizzare Interstellar. Ci piacerebbe finire la storia che abbiamo iniziato”. Ricordiamo che Jonathan è il fratello di Christopher Nolan, vincitore recentissimo del premio Oscar per Oppenheimer. “Sono così dannatamente orgoglioso di ciò che abbiamo fatto. È stata un’esperienza straordinaria. Penso che sarebbe un errore guardare indietro e provare solo rammarico per come è finita la serie. Ma c’è ancora tanta voglia di fare e di chiudere quel capitolo rimasto in sospeso”.

Westworld è stata una delle serie di punta di HBO, in Italia trasmessa su Sky. La serie ha ottenuto 54 nomination agli Emmy e 9 vittorie. Dopo quattro stagioni è stata cancellata tra ascolti vacillanti e critiche sulla scrittura dello show: mancanza di coesione narrativa e buchi di trama. Oltre al danno la beffa, perché HBO ha tolto Westworld dal suo servizio di streaming, Max, spostandola su altre piattaforme gratuite con pubblicità. Questo spostamento, Nolan però non lo vedo come un male:“La quantità di persone che si può raggiungere con le piattaforme gratuite con pubblicità è sicuramente superiore rispetto a una a pagamento”. Chissà come si evolverà la questione.