La Sirenetta, la recensione del live-action Disney
Il film La Sirenetta è la trasposizione live-action del classico d’animazione del 1989, ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen. Uno dei titoli più chiacchierati degli ultimi anni – già in fase di produzione-, arriva in sala il 24 maggio 2023. A dirigere la pellicola è il regista Rob Marshall (anche produttore del film), che adatta una storia nota a tutti, ambientata nel profondo degli abissi.
Un progetto ambizioso, musicale per il grande schermo con un cast stellare tra cui la protagonista Halle Bailey nel ruolo di Ariel, Jonah Hauer-King in quello del principe Erikc, Noma Dumezweni è la Regina e Art Malik è Sir Grimsby. Javier Barden interprete Re Tritone, mentre Melissa NcCarthy è la strega Ursula.
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Il film è ambientato negli anni Trenta del 1800 su un’isola fittizia dei Caraibi (girato in Sardegna) e nelle acque circostanti. Ariel è una vivace sirena di 18 anni con una bellissima voce e in cerca di avventura. È la figlia minore di Re Tritone, che governa gli oceani dal suo regno sottomarino, e la più ribelle tra le sue figlie dei Sette Mari. Frustrata dai limiti della sua vita, Ariel è affascinata dal mondo in superficie, che però è abitato dagli umani, con cui il popolo del mare non può interagire su ordine di Tritone.
La Sardegna
“La Sardegna aveva tutto quello che ci serviva: acque azzurre e cristalline, un litorale spettacolare, scogliere scoscese, fortezze, vaste spiagge e strade di campagna”. Rob Marshall .
Le location in Sardegna comprendevano Cala Moresca, una spiaggia sulla costa nord-orientale con un molo di pescatori e una baia, dove sono state girate le scene ambientate nel villaggio di pescatori e attorno al molo del castello. La spiaggia di Rena Majore è stata scelta come location per la spiaggia di Ariel: è qui che sono state girate le iconiche scene in cui Ariel salva Eric ed emerge dall’acqua per salire sullo scoglio.
Lo scoglio è stato costruito appositamente per il film ed è stato trasportato in Sardegna e posizionato nell’acqua in location prima dell’arrivo del cast. Le scene della corsa in carrozza con Ariel ed Eric sono state girate sulla costa frastagliata di Rena di Matteu.
Rob Marshall (Chicago, Il ritorno di Mary Poppines) insieme al produttore John DeLuca si sono ispirati alla fiaba originale definendola ancora molto moderna. Le tematiche affrontate erano ben chiare fin dalla scelta di Halle Bailey come Ariel: inclusione, scoperta di se stessi, abbattimento di barriere, senza avere paura del diverso. Tra le sorelle di Ariel – ad esempio – fa un piccolo cameo la protagonista di Sex Education e Bridgerton Simone Ashley.
Halle Bailey è magnetica
I problemi legati alla CGI e gli abissi erano già deducibili dai trailer e dalle locandine. Una volta però in sala, la presenza di Halle Bailey sullo schermo annulla tutto il resto. Lei è magnetica. Bravissima e bellissima, riesce a catturare l’attenzione dello spettatore anche se per buona parte del film rimane senza la voce (il canto della sirena). Per tutta la prima parte la storia scorre piacevolmente, finché le canzoni sono fedeli al cartone originale. Quando il film prende l’iniziativa, si perde leggermente in cringiate e elementi di “disturbo”, con un finale che ha la sensazione di andare troppo sbrigativamente.
Il modo in cui percepiamo altri popoli
“Il tema centrale di questo film riguarda qualcosa di estremamente importante nel mondo di oggi, ovvero il modo in cui percepiamo altri popoli e altre culture, e il fatto che esistano pregiudizi e preconcetti. La Sirenetta affronta tutto questo in modo davvero bellissimo, attraverso l’amore, la comprensione e l’unione tra culture diverse”. Il produttore esecutivo Jeffrey Silver.
I pregiudizi su questo live-action ci sono stati e non pochi. I problemi che non riescono a togliersi questi adattamenti Disney sono i personaggi animali “parlanti”, e in questo caso Flounder, Sebastian e Scuttle. Personaggi essenziali per la storia, impossibile da togliere come è stato fatto con Mushu in Mulan (terribile scelta). Quando si realizza un film ed è girato per la maggio parte del tempo sott’acqua, si parte già con un bell’ostacolo da superare. Il design dei tre animaletti amici di Ariel è stato pessimo fin dalle prime immagini diffuse e si fa molta fatica a sopportarli. Sebastian si salva per l’ottimo doppiaggio di Mahmood che – non solo canta le canzoni – ma presta la voce al granchio per tutto il film. L’esordio nel doppiaggio per il due volte vincitore del Festival di Sanremo è decisamente positivo, regalandoci la sua versione di canzoni iconiche come “In fondo al mar”.
L’adattamento delle canzoni
Le musiche e le canzoni sono state scritte da Alan Menken, brani iconici delle nostre vite. Nell’ambito degli adattamenti Disney in live-action, il tema delle canzoni è sempre una parte delicata per quanto riguarda la traduzione. Molte volte si è costretti a modificare il testo della canzoni per ovviare il problema della sincronizzazione delle labbra. In live-action precedenti come La Bella e la Bestia, la cosa era evidentissima: le labbra di Emma Watson cantavano palesemente altre parole. È una questione molto difficile da raggirare e anche nel film La Sirenetta sono inciampati, in particolare sui primi piani di Halle Bailey o in generale il senso di alcune canzoni è troppo forzato. Inoltre, i nuovi brani sono parecchio deboli e quasi fuorvianti.
In originale, dal canto loro, Rob Marshall e Lin Manuel Miranda hanno scritto e riscritto i testi delle canzoni originali. L’idea non era quella di stroncare l’opera da cui si ispirano, ma pensare di modernizzarla senza intaccare la storia. Per comprendere meglio il tutto, questo film merita una visiona anche in lingua originale.
Tra pirati e sirene, amori multietnici, la voglia di ballare e di muovere i piedi farà breccia nel cuore di un pubblico, probabilmente, coprendo almeno cinque generazioni diverse. Ma la curiosità dietro al nuovo film de La Sirenetta in questi anni è stata così coltivata dai mass media che la pellicola potrebbe fare il botto al box office. Per molti critici il film La Sirenetta è il miglior adattamento live-action Disney fino ad oggi. Gli effetti e i mixaggi sonori negli abissi sono resi molto bene, tra il silenzio profondo e lo sciabordio delle onde.
La Sirenetta, in streaming
Non facciamoci ingannare dagli effetti visivi dei trailer, ma lasciamoci incantare dalla voce e non voce di Halle Bailey. Sono curioso, ora di rivedere il film in lingua originale, per sentire l’attrice cantare. Dal 6 settembre La Sirenetta è in streaming su Disney+.
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