Supersex, la storia di Claudio Tano al centro del primo episodio
Chi è Claudio Tano, il fratello maggiore di Rocco Siffredi focus del primo episodio di Supersex? L’attesissima serie ha esordito mercoledì 6 marzo con tutti e sette gli episodi rilasciati su Netflix. Lo show è stato realizzato da Francesca Manieri ed è liberamente ispirata alla vita vera di Rocco Siffredi.
Presentata in anteprima al Festival di Berlino, Supersex rappresenta il 98% della vita di Rocco Siffredi, così l’attore stesso ha dichiarato dopo la première. “Sono stato orgogliosamente un uomo oggetto per la donna e non lo dico con vanità, ma a testa alta. Per avere tutto questo però ho pagato un caro prezzo”.
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Rocco Antonio Tano, in arte Siffredi, nasce a Ortona in provincia di Chieti (Abruzzo), il 4 maggio 1964. Penultimo di sei fratelli con i quali ha sempre avuto un rapporto particolare, soprattutto con Claudio, scomparso a 12 anni per una crisi epilettica. La morte di Claudio ha causato una forte depressione alla madre di Rocco e ha cambiato per sempre le loro vite.
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“Sono all’asilo, mi vengono a prendere: non come al solito mia sorella, ma una vicina di casa. Mi porta a casa e io sento le grida sotto casa… quel giorno ha cambiato la nostra famiglia. Mia madre l’ho vista soffrire sempre. Una donna che perde un figlio di 12 anni per una crisi epilettica, io ne avevo 6, e tutto ad un tratto impazzisce… Mia mamma metteva da mangiare sul tavolo anche per mio fratello Claudio che non c’era più. Mio padre continuava a dirle che non sarebbe tornato e lei ‘no, torna, torna..’”.
Era il 1971 quando Claudio perse la vita a soli 12 anni per una crisi epilettica. Un dramma famigliare che ha sconvolto per sempre la vita di Rocco e dei suoi parenti.
Non si conosce molto della vita degli altri fratelli e sorelle di Siffredi che – a differenza del porno attore – hanno scelto una vita riservata. A causa della sua carriera gli è stati impedito di veder i suoi nipoti.“Io ho avuto due genitori che hanno amato la felicità del figlio, senza cercare di impedirgli di essere se stesso. Dopo che per mamma e papà sono ok, ma che me ne frega di mio fratello, di mia sorella?”. Le parole di Rocco Siffredi a Belve.
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