Le serie tv thriller consigliate a chi ama il genere: dai thriller drammatici ai thriller horror e psicologici
Il genere “thriller” include un gran numero di serie tv. È un calderone in cui troviamo le serie tv thriller psicologiche che indagano nella psicologia dei personaggi senza diventare melense o troppo introspettive, ma spesso e volentieri tenendo ben alta l’attenzione dello spettatore. Le serie tv che sono dei thriller psicologici in formato seriale sono ben diverse da dalle serie tv thriller di genere drammatico. Qui la tensione si declina con un aspetto d’impatto che potrebbe far scendere qualche lacrimuccia nel caso tu sia sensibile. Di questo passo arriviamo alle serie tv thriller horror che declinano le serie tv crime con un elemento che ha una grande presa sullo spettatore: la paura. In questo articolo trovi le serie tv thriller consigliate se sei un amante del genere in tutte le sue sfaccettature.
Di seguito la nostra selezione di serie tv thriller in ordine alfabetico!
24
Jack Bauer (Kiefer Sutherland) è uno dei personaggi seriali più famosi degli ultimi anni e 24 è una delle 100 migliori serie tv di sempre secondo miglioriserie.tv. In ben otto stagioni Sutherland interpreta un agente dell’unità anti-terrorismo di Los Angeles il cui compito è neutralizzare di volta in volta una nuova grave minaccia per gli Stati Uniti. Ha a disposizione solamente 24 ore e la pressione si fa sentire anche sugli spettatori: attraverso la pratica dello split screen, lo schermo viene diviso in porzioni per mostrarci gli eventi che accadono contemporaneamente. È una serie thriller unica: la sua particolarità sta nel fatto che ogni stagione è composta da 24 episodi della durata di 45 minuti l’uno. Il tempo del racconto coincide quasi con quello che Jack Bauer dispone per far fronte al pericolo incombente. Pur di salvaguardare il suo Paese Bauer abbraccia comportamenti poco consoni ad una buona condotta. Con il procedere delle stagioni la posta in gioco si alza e, con essa, anche il livello di aggressività del protagonista. È pronto a tutto per riuscire nei suoi intenti.
Alias
SI tratta di una delle creature più famose di J.J. Abrams, ideatore di altri capolavori televisivi come Lost e Fringe. Alias ti tiene incollato allo schermo per cinque stagioni e ha ricevuto nomination e riconoscimenti agli Emmy Awards, ai Golden Globe, agli Screen Actors Guild Award e ai People’s Choice Awards. Da alcune testate autorevoli è stata definita la migliore serie di tutti i tempi. Sydney Bristow (Jennifer Garner), ancora studentessa, accetta di lavorare per l’SD-6, una presunta sezione della CIA. In realtà si tratta di un’organizzazione criminale meglio nota come Alleanza dei Dodici che si occupa di spionaggio e traffico d’armi. È lo stesso J.J. Abrams a tessere le lodi del personaggio principale in un’intervista al New York Times: era coraggiosa e letale come l’inferno ma allo stesso tempo fragile e romantica come la ragazza della porta accanto, terrorizzata in ogni situazione, tutt’altro che una supereroina, ma sempre in grado di fare la cosa giusta. Sappiamo che spesso, partire da un/una protagonista con i fiocchi, significa essere a metà dell’opera.
Breaking Bad
Breaking Bad è uno di quei titoli di cui è (quasi) impossibile non aver sentito parlare se si è appassionati di serie. Walter White (Bryan Cranston) è un modesto insegnante di chimica in un liceo di Albuquerque, costretto ad arrotondare lavorando in un autolavaggio. Si tratta di un personaggio represso, infelice, in un certo senso mediocre. Quando gli viene diagnosticato un cancro ai polmoni, infatti, decide di utilizzare la sua conoscenza degli elementi chimici per produrre metanfetamina e guadagnare abbastanza da garantire un futuro dignitoso alla sua famiglia. Sua moglie è incinta, suo figno primogenito è affetto da paresi cerebrale e Walter non se la sente di lasciarli allo sbando. Questa scelta, inizialmente dettata dalla responsabilità di padre e marito, è destinata a cambiare il protagonista che diventerà sempre più crudele e fuori controllo. È solo nel regno della criminalità, producendo droga insieme ad uno dei suoi studenti meno brillanti a scuola, che Walter White diventa qualcuno e si scagiona dalla sua maschera di mediocrità.
È una delle serie più avvincenti degli ultimi anni e riesce a indagare a fondo le implicazioni psicologiche della scoperta della malattia e le “reazioni collaterali”. La sceneggiatura, la regia e le performance attoriali dei protagonisti sono stati riconosciuti come punti di forza di Breaking Bad che nel 2013 è stata definita come uno degli show con più alta valutazione di sempre da Guinness World Records. Breaking Bad è una delle serie tv tra le migliori 100 di sempre secondo miglioriserie.tv.
Dexter
I traumi infantili segnano per la vita. Dexter Morgan (Michael C. Hall) assiste all’uccisione di sua madre quando aveva solamente tre anni e questo evento si è rivelato essere la miccia per farlo diventare un sociopatico con tendenze omicide. Da adulto conduce una doppia vita: di giorno lavora per la polizia scientifica di Miami e di notte si trasforma in uno spietato serial killer. Grazie all’educazione di Harry Morgan, il poliziotto che l’ha adottato, la sua attività di giustiziere è condotta seguendo un “codice morale”. Dexter uccide solamente chi si è macchiato di crimini e crede di poterla fare franca con la giustizia. In buona sostanza, è il killer dei killer. Non che questo lo scagioni dalle sue azioni, ma ne deriva una serie complessa e avvincente sia pur profondamente inquietante. Dexter è una delle serie tv considerata da miglioriserie.tv come una delle 100 più belle di sempre. È in arrivo un revival di Dexter? Essendo un periodo in cui i revival vanno per la maggiore, non ci stupiremmo, ma per ora non ci sono conferme ufficiali.
Homeland
Carrie Mathison (Claire Danes) è un’agente della CIA molto abile quanto problematica. La donna, infatti, tiene sotto controllo il disturbo bipolare di cui soffre grazie a medicine assunte regolarmente. Come si scoprirà nel corso delle stagioni, però, l’intuito formidabile che le consente di trovare indizi per sventare attentati ai danni degli Stati Uniti è più accentuato proprio quando smette di seguire la cura, poco prima di perdere il controllo. Il suo spiccato senso del dovere le impone di impedire che si ripetano eventi come l’11 settembre, ma spesso deve alzare la voce nel tentativo di farsi ascoltare ai piani alti della CIA. Nessuno sembra credere alla sua teoria su Nicholas Brody, un soldato fatto rientrare in patria come eroe di guerra, ma che nasconde un grande segreto.
Homeland è una serie estremamente attuale nell’affrontare la tematica del terrorismo, l’odio nei confronti del diverso, gli orrori della guerra, la delicata situazione in Medio Oriente, la difficoltà nel prendere decisioni che potrebbero provocare la morte di innocenti in nome della propensione al male minore. Homeland è una delle 100 serie tv più belle in assoluto secondo miglioriserie.tv.
How To Get Away With Murder
How To Get Away With Murder (Le regole del delitto perfetto) è una serie tv thriller della ABC. Il creatore è Peter Nowalk che è produttore di altre serie ABC di grande successo come Grey’s Anatomy e Scandal. Nel caso di How To Get Away With Murder, invece, la produzione è nelle mani della mitica Shonda Rhimes grazie a ABC Studios e ShondaLand.
Annalise Keating (Viola Davis), di professione avvocato e insegnante di diritto penale in un’Università di Philadelphia, si avvale dell’aiuto dei cinque studenti migliori (i Keating Five) e dei suoi due collaboratori Bonnie e Frank per risolvere i casi e… insabbiare delitti. Annalise è una delle donne più toste della tv e quando le cose si mettono male, lei sa sempre cosa fare. Nel 2012 Viola Davis è stata inserita dal Times nella lista delle 100 persone più influenti al mondo.
La serie ha un’impostazione originale: il presente, il passato e il futuro si intrecciano nell’arco dei singoli episodi. I personaggi sono uno meglio dell’altro: non potete prevedere le loro mosse. I colpi di scena sono all’ordine del giorno!
Non mancano le scene hot e Viola ha rivelato che sua madre, donna del sud degli Stati Uniti, si sente molto in imbarazzo a sapere che la figlia gira delle scene di sesso. Per questo la Davis avverte la mamma ogni volta che in una puntata c’è una scena di sesso in modo che la madre possa cambiare canale!
House of Cards
House of Cards, in Italia conosciuta anche come House of Cards – Gli intrighi del potere ha debuttato su Netflix nel 2013. Infatti, subito dopo l’annuncio che David Finch avrebbe diretto l’episodio pilota della serie, la cui sceneggiatura era stata scritta dal drammaturgo Beau Willimon, Netflix ha battuto sul tempo (e con una grossa offerta!) i suoi rivali HBO e AMC acquistandone i diritti. Poi ha investito parecchio per la realizzazione: le prime due stagioni sono costate quasi 100 milioni di dollari! Questa serie tv americana è un adattamento della miniserie inglese omonima (BBC) che, a sua volta trae ispirazione dal romanzo di Michael Dobbs intitolato allo stesso modo. L’autore del libro è molto esperto degli argomenti di cui ha trattato: è stato infatti consigliere di Margaret Thatcher e capo dello staff del Partito conservatore dal 1986 al 1987.
Frank Underwood (Kevin Spacey) è un uomo determinato ad ottenere sempre più potere. Con questa prospettiva aiuta Garrett Walker a diventare il 45° Presidente degli Stati Uniti. Infatti, Walker gli ha promesso l’incarico di Segretario di Stato in caso di vittoria. Il mancato mantenimento del patto fa emergere il lato più spietato e cinico di Frank Underwook. La sua scalata nel panorama politico americano è costellata da sotterfugi e inganni. La moglie Claire (Robin Wright) è sua complice e alleata, ma rivendica anche i suoi spazi. Robin Wright, l’attrice che interpreta Claire Underwood, è stata la prima attrice ad aver vinto un Golden Globe (nel suo caso come Miglior Attrice in una serie Drama) per una serie distribuita solo online. In totale, per le prime tre stagioni, House of Cards si è aggiudicato sei diversi Emmy Awards e due Golden Globe, oltre che un grande numero di altri riconoscimenti!
House of Cards è molto seguito non solo dal pubblico e dalla critica, ma anche da diversi personaggi della politica americana e non. Oltre al famoso regista Woody Allen, tra i suoi ammiratori ce n’è uno illustre, fedele e azzeccatissimo: il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama.
Nikita
Dal film alla televisione canadese al piccolo schermo statunitense: questo è il percorso di Nikita. Quando una trama viene riproposta da diversi media o dagli stessi che ne producono diversi adattamenti, significa che oltre al fumo c’è anche un buon arrosto. Infatti, la storia di Nikita Mears (Maggie Q), orfana, drogata e responsabile di omicidio è senz’altro avvincente. Quando un colpevole già condannato a morte e già considerato spacciato, viene inaspettatamente salvato, è pronto a tutto. Nel caso di Nikita, diventare una serial killer non è una scelta, ma la restituzione del favore all’agenzia segreta che si è intromessa tra lei e l’iniezione letale che le avrebbe fermato il cuore. Nikita è un personaggio ombroso, tanto inquietante quanto affascinante, che presto si renderà conto cosa significhi lavorare per La Divisione: essere assassini non è un divertimento. Il marciume del mondo che la circonda la rovinerà per sempre o riuscirà a ribellarsi?
Prison Break
Michael Scofield (Wentworth Miller) compie una rapina per essere incarcerato insieme al fratello Lincoln Burrows, accusato di omicidio. Michael è convinto dell’innocenza di LIncoln e vuole liberarlo prima che la sedia elettrica ne decreti la morte. Il protagonista soffre di un disturbo relazionale che lo porta a sacrificarsi pur di far del bene agli altri. Non è uno sprovveduto, però. Al contrario, è un brillante ingegnere che arriva in carcere con un piano ben definito. Si è tatuato sul corpo la mappa criptata della prigione e farà di tutto per evadere. Come è giusto che sia, non è facile riuscirci e i piani di Michael sono in costante rielaborazione. Questo è un ingrediente fondamentale per tenerci sempre sulle spine: azione e suspence non mancano mai! Tra criminali, minacce, amori platonici, finto diabete Michael riuscirà nel suo intento? Dopo quattro stagioni e una puntata finale della durata di un film, la Fox è pronta per realizzare una miniserie sequel. La verità è che Prison Break ci ha conquistati ed è difficile accettare che anche le migliori storie giungano ad un epilogo!
Sons of Anarchy
Per la FX, il canale televisivo che l’ha trasmessa, Sons of Anarchy è un vero gioiello. La terza stagione della serie, infatti, ha superato per ascolti i fiori all’occhiello del network come Nip/Tuck, Rescue Me e The Shield. Il Sons of Anarchy è il club di motociclisti californiani più famosi della tv. Certamente non ha vita facile: i contrasti con le bande rivali, politici e autorità sono sempre dietro l’angolo. Le vicende personali e famigliari di Jax (Charlie Hunnam) si incrociano con gli eventi che il club si trova a fronteggiare. Agli ingredienti già vincenti si aggiungono le donne: l’amore è in grado di mescolare le carte in tavola e rendere la vita di Jax (e non solo) ancora più complicata. Sons of Anarchy è una delle 100 migliori serie tv consigliate nella classifica stilata da miglioriserie.tv.
The Americans
Cosa succede quando una farsa diventa realtà? Se una recita imbastita per portare a termine un’operazione in quanto agenti segreti dovesse smettere di essere tale, questo comporterebbe un problema per il KGB? Sono domande che hanno ragion d’essere per Phillip ed Elizabeth Jennings (Matthew Rhys e Keri Russell), due spie russe, mandate sotto copertura e illegalmente negli Stati Uniti durante la guerra fredda. VIene loro ordinato di fingersi una coppia di americani e, all’inizio, non stanno insieme e non sono statunitensi. Con il tempo, però, si innamorano, hanno dei bambini e Philip inizia a dimenticarsi del Paese da cui proviene.
The Americans è tra le migliori serie tv di sempre e riesce a dipingere con grande maestria il contrasto tra comunismo e capitalismo e tra dovere e vita privata. La serie è stata candidata a riconoscimenti importanti nel settore televisivo come gli Emmy Awards, i Writers Guild of America Award, i Saturn Award e i Satellite Award.
The Following
Come si dice, mai dire mai. Ryan Hardy (Kevin Bacon) è un ex-agente dell’FBI e pensa di aver chiuso quel capitolo della sua esistenza. Tuttavia, l’evasione dal carcere di un pericoloso serial killer che aveva arrestato nove anni prima, cambia i suoi piani. Hardy è costretto a ritornare sul campo e, nonostante la sua straordinaria abilità nel tracciare profili psicologici, la ricerca sarà tutt’altro che semplice. L’assassino fornisce un’unica pista: tutti i suoi omicidi sono legati ai romanzi di Edgar Allan Poe, un dettaglio che sarà apprezzato dagli amanti della letteratura. Il resto è da scoprire…
The Following è stata lodata per la sua sapiente realizzazione, la capacità di gestire i colpi di scena e mantenere alte suspence e tensione. Tuttavia, ha ricevuto critiche per la massiccia presenza di violenza e per la rappresentazione del Bene e del Male che compare. Se il primo è spesso proposto come debole e incerto, il secondo si mostra come una forza scaltra e intelligente. Nelle serie thriller spesso i cattivi non sono sprovveduti e bisogna sperare che i buoni lo siano ancora meno!
The Killing
Questa serie thriller coinvolgente e appassionante si è (quasi) aggiudicata un record. Il suo debutto televisivo ha ottenuto un successo in termini di ascolti secondo solo a quello di The Walking Dead sul canale televisivo AMC.
L’omicidio di Rosie Larsen, una ragazza di Seattle, ha tenuto molti fan incollati al televisore nella speranza di trovare risposta ad una sola e fondamentale domanda: « Chi ha ucciso Rosie Larsen? ». La qualità della serie soddisfa anche gli spettatori più esigenti. Dopo le prime due stagioni la AMC aveva pensato di cancellare la serie, ma la collaborazione con Fox e Netflix ha favorito la realizzazione quattro stagioni complessive.
In questa serie sono presentati tre livelli di narrazione. Il dolore della famiglia si intreccia con le indagini della detective Sarah Linden e del collega Stephen Holder. Infine, un gruppo di politici locali teme che l’omicidio possa influire negativamente sulla campagna elettorale. Tutti i personaggi coinvolti nascondono un segreto che li lega all’evento e che non consente loro di voltare pagina, ma la verità emergerà pian piano, quasi in modo subdolo.
Mr Robot
Mr. Robot è una serie thriller dell’emittente USA Network iniziata nel 2015. Il pilot è diretto da Niels Arden Oplev, il regista di Uomini che odiano le donne.
Elliot Alderson (Rami Malek) lavora come esperto di sicurezza informatica per la ditta Allsafe. Nel tempo libero, sfrutta la sua abilità nel settore per scoprire i segreti più intimi delle persone e diventare un giustiziere informatico. Sociofobico e depresso, passa la sua vita davanti allo schermo del pc, fino a quando viene contattato dal misterioso Mr Robot ed entra a far parte della fsociety.
Il pilot della serie reso disponibile on-demand il 27 maggio 2015 in vista del debutto previsto per i primi di luglio: il suo successo fu talmente virale che il network USA annunciò la seconda stagione di Mr. Robot ancor prima che iniziasse a trasmetterla in televisione!
La serie incarna pienamente lo spirito dei nostri tempi: da Occupy Wall Street fino allo scandalo di Ashley Madison, il profondo disincanto della nostra società verso i media e chi li controlla ha generato in molte culture una tendenza al complottismo più sperticato.
Tra i personaggi più enigmatici merita una menzione speciale Darlene, una delle hacker di fsociety lontana anni luce dall’ultimo ruolo televisivo della sua interprete Carly Chaikin, Dalia Royce in Suburgatory.
Tutti i personaggi sono scrupolosamente caratterizzati e contribuiscono a tessere una fitta trama in cui nessun elemento è lasciato al caso. I costanti monologhi interiori di Elliot sfumano costantemente i confini tra la realtà e la sua immaginazione, rendendo ogni episodio un’incognita avvincente quanto spiazzante. Elliot, infatti, vive in balia dei suoi deliri paranoici e delle sue allucinazioni. Come non amare un antieroe così sociofobico e depresso?
* Mr Robot è una delle 100 serie tv più belle di tutti i tempi secondo miglioriserie.tv.
Suburra – La serie
Suburra è una serie tv thriller 2017 approdata su Netflix il 6 ottobre. Si tratta della prima serie tv italiana di produzione di Netflix. La prima stagione è stata un grandissimo successo con i suoi dieci episodi. Prova ne è il fatto che Netflix ha rinnovato la serie a fine gennaio 2018 per una seconda stagione. La storia precede le vicende dell’omonimo film del 2015. Non è una serie tv thriller horror nè thriller psicologica, ma delle categorie che sono state elencate nell’introduzione può essere inserita all’interno delle serie tv thriller drammatiche.
Di cosa parla Suburra – La Serie? La serie è ambientata a ottobre 2008 dopo che il sindaco di Roma dà le dimissioni. Chi vuole approfittare della situazione politica instabile è il Samurai, un pezzo grosso nell’ambito della malavita romana. La sua presenza nella capitale è riconosciuta da tutti: il Samurai incute molto timore. Lo sa bene Aureliano Adami che, operò, non ha alcuna intenzione di vendere i terreni di Ostia, una volta appartenuti alla madre al suddetto criminale. Le vicende di Aureliano si intrecciano con quelle di altri due adolescenti molto molto diversi da lui. Aureliano compone un terzetto particolare con Gabriele – il classico bravo ragazzo di buona famiglia e Spadino, fratello di Manfredi, boss di un clan zingaro.
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