“La celebrazione internazionale di una biografia difficile”.
Queste le parole di Maria Pia Ammirati, direttrice Rai Fiction che riassume la serie evento Leonardo. Parliamo del primo progetto a guida italiana dell’Alleanza tra i tre grandi broadcaster pubblici dell’Europa continentale (Rai, France Télévisions, ZDF). Una serie tv unica e straordinaria, in onda prima visione mondiale su Rai 1 da martedì 23 marzo per quattro prime serate .
Approfondiamo i retroscena di Leonardo in occasione della conferenza stampa di giovedì 18 marzo 2021, incontro a cui prendono parte gli sceneggiatori Frank Spotnitz (X-Files) e Steve Thompson, e i registi Dan Percival e Alexis Sweet. Con loro c’è anche parte del cast internazionale che vede protagonisti Aidan Turner, Matilda De Angelis, Giancarlo Giannini e Freddie Highmore.
Aidan Turner e la sua “epifania” nell’interpretare Leonardo
Ricordato per Poldark e Lo Hobbit, l’attore irlandese Aidan Turner accetta la grande sfida di vestire i panni di un genio complesso ma universale, condotto per tutta la vita da quella stessa curiosità che ci spinge tutti i giorni a credere nel genere umano. “È stata un’epifania per me“, spiega l’interprete quando gli chiedono del suo approccio con il personaggio.
“Ho cercato – continua Aidan– di rendere secondo le mie capacità al meglio il mio ruolo, seguendo le indicazioni degli sceneggiatori e del regista. Sia a me che alla bravissima Matilda de Angelis con la quale si è creata una magia, è stato suggerito di sentirci liberi di abbandonarci alle nostre sensazioni”. L’attore protagonista ammette infine con entusiasmo che per lui è stata davvero un’esperienza magica e straordinaria.
Lo stesso entusiasmo lo ritroviamo nella protagonista Matilda De Angelis, interprete qui di una figura femminile tanto misteriosa quanto emblematica: Caterina da Cremona.
“Caterina è anche il nome della madre di Leonardo”, spiega la giovane Matilda. “Quindi penso sia anche una specie di dedica a una figura femminile emblematica e difficilissima della vita di Leonardo da Vinci.” Ma a cosa si è ispirata Matilda per interpretare il suo personaggio?
“Avevo pochi punti di riferimento da cui attingere- ammette l’attrice- quindi è stato divertente inventarsela. Ma a supporto c’è stata una sceneggiatura solidissima e pazzesca io ho aggiunto solo un po’ del mio.” Queste le parole dell’interprete bolognese che, reduce del successo di The Undoing, si ritrova a recitare nuovamente in inglese, un’esperienza liberatoria che l’ha fatta sentire “come se dicessi ogni parola per la prima volta”.
Leonardo Da Vinci, luci e ombre sul personaggio
Il mistero racchiuso in Leonardo non si limita alla sola descrizione di un personaggio geniale e delle sue opere, ma si estende anche nell’intricata indagine di un delitto, quella portata avanti da Stefano Giraldi (Freddie Highmore).
“Un personaggio il mio molto interessante”, spiega Freddie riferendosi al ruolo di Stefano. “Lui non cerca il colpevole ad ogni costo ma la verità, e rimarrà alla fine affascinato dal grande artista egli stesso dopo una iniziale diffidenza”.
In parallelo all’indagine continua la storia di Leonardo, artista che ripensa alla sua infanzia in solitudine trascorsa in parte come apprendista nella bottega di Andrea Del Verrocchio, personaggio qui interpretato magistralmente dall’attore Giancarlo Giannini.
“Questo personaggio, come dice anche il Vasari, è stato molto importante per da Vinci perché gli ha insegnato una cosa fondamentale: la luce e, soprattutto, la trasparenza della luce“. Ha spiegato Giannini che poi ha concluso: “A me è piaciuto fare Verrocchio perché nella vita sono un po’ come lui: mi diverto a fare il falegname, il muratore e l’attore”.
Ed è grazie a lui che Leonardo incontra per la prima volta Caterina, ragazza con la quale nasce “Una storia d’amore complessa senza essere consumata, molto intensa e quindi autentica“, aggiunge Turner.
Nel corso della serie saranno tante le accuse contro il genio, come quella ad esempio di sodomia. Ma trattandosi di una fiction che unisce storia vera alla finzione, era necessario affrontare anche l’aspetto omossessuale di Leonardo?
Turner risponde di sì, dal momento che: “È nota la sua omosessualità e sarebbe stato strano ignorarlo“. Non a caso lo scopo della serie tv è approfondire la psicologia del personaggio, gli stimoli più nascosti della sua mente che hanno dato voce e forma al suo talento indiscutibile.
Lo sceneggiatore Steve Thompson spiega che ogni episodio della serie tv è dedicata a un capolavoro diverso. Otto puntate per otto diverse opere d’arte, la colonna vertebrale di tutta la storia. “Abbiamo svelato piccoli dettagli talvolta poco noti della vita del Maestro – aggiunge Frank Spotniz – e li abbiamo uniti in un puzzle che punta a rivelare l’umanità dietro al genio”.
Leonardo come messaggio di rinascita e ispirazione per tutti
Secondo il produttore Luca Bernabei Leonardo ha rappresentato tre anni di duro lavoro. Tra il reperimento di fonti storiche, e i cinque mesi di riprese complicate dalla restrizioni legate alla pandemia (città come Firenze e Milano sono state ricostruite da zero), il produttore di Lux Vide ammette di essere orgoglioso e soddisfatto di aver raccontato “un genio che fa paura“.
“Leonardo è una grande sfida – continua Luca Bernabei – ma è patrimonio di tutti. Mira all’impossibile: la perfezione nell’arte. Ma le debolezze lo tormentano. Non dormiva, disegnava in continuazione. È un messaggio di speranza oggi più che mai il virus chiude il nostro orizzonte.
Prepariamoci quindi a scoprire i grandi misteri che circondano la figura di Leonardo Da Vinci e le sue bizzarre e visionarie opere, ma nel frattempo gli sceneggiatori stanno pensando già a una seconda stagione. Dopotutto la figura di Leonardo Da Vinci resterà per sempre un messaggio di rinascita e ispirazione per tutti.
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