Leopardi – Il Poeta dell’Infinito 2 non ci sarà
Leopardi – Il Poeta dell’Infinito non avrà una stagione 2. Presentata sin dall’inizio come una miniserie, la produzione Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film diretta da Sergio Rubini – qui alla sua prima regia televisiva -, termina con la seconda e ultima puntata in onda l’8 gennaio su Rai 1.
Questa vasta produzione cinematografica in costume, girata in diverse città italiane tra cui Recanati, Bari, Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna, offre alle nuove generazioni un ritratto aggiornato ma storicamente accurato di Giacomo Leopardi, il primo esistenzialista della modernità. La miniserie, infatti, mette in luce il poeta come un genio rivoluzionario, capace di alimentare tramite i suoi versi sia passioni amorose che ideali politici. Presentato come un poeta senza compromessi, Leopardi sfida il suo tempo, l’invasione austriaca, la Chiesa e i fondatori del nuovo stato italiano.
Considerato quindi un “maledetto” che ha sfruttato la sua arte e il suo genio fino all’autodistruzione, Leopardi è senza dubbio un autore al livello di Goethe, William Blake e Baudelaire, da riscoprire e finalmente apprezzare attraverso una miniserie progettata per sorprendere il pubblico.
Come finisce Leopardi – Il Poeta dell’Infinito?
Il finale della miniserie in costume si apre a Napoli nel 1838. In questo contesto l’arrivo di Fanny rievoca in Antonio sentimenti a lungo repressi. I due, un tempo frenati dal rispetto per il loro amico Giacomo Leopardi, cedono infine alla passione.
Tornando con la mente al passato, nella Firenze del 1830, le tensioni politiche serpeggiano, Antonio cerca distrazioni a Roma, e Giacomo, nonostante il suo amore non corrisposto, assume un ruolo politico emergente. Colto dal rimorso del suo amore, Antonio invita Giacomo, ormai malato, a trasferirsi a Napoli. Giacomo, nei suoi ultimi giorni, chiede di conservare una lettera d’amore di Fanny come simbolo del sentimento perduto.
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