Chi è davvero Lo Straniero ne Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Chi è davvero Lo Straniero ne Gli Anelli del Potere? Disponibile da venerdì 14 ottobre, il finale della prima stagione intitolato “L’Amalgama” risponde le tanto attese ad alcuni degli interrogativi che hanno scandito la stagione 1 della serie tv da Il Signore degli Anelli targata Prime Video.
Partiamo dall’identità dello Straniero. All’inizio della serie televisiva Gli Anelli del Potere – in streaming dal 2 settembre su Prime Video coi primi due episodi – il personaggio interpretato da Daniel Weyman fa un’entrata alquanto scenica quando, alla fine del primo episodio, viene trovato da Nori Brandyfoot (Markella Kavenagh) e Poppy Proudfellow (Megan Richards) all’interno di una sorta di asteroide che si schianta non lontano dall’accampamento dei Pelopiedi. All’interno della roccia infuocata si trova il corpo di un umanoide con i capelli lunghi e cespugliosi e una folta barba: Nori si avvicina all’essere apparentemente addormentato, ma quest’ultimo si risveglia e adopera dei poteri paranormali che avvolgono il sito dell’impatto in un vortice di luce e scintille.
Successivamente lo Straniero sviene – presumibilmente per lo sforzo richiesto dai poteri – e Nori e Poppy lo portano al riparo, lo sfamano e lo rimettono in sesto tenendolo nascosto dal resto della tribù. La comunicazione non è facile: lo Straniero non parla una lingua intellegibile, ma Nori riesce in qualche modo a guadagnarsi la sua fiducia. Alla fine del secondo episodio lo Straniero “parla” con le lucciole e sembra tracciare una destinazione: con gli insetti luminosi ricostruisce una costellazione, ed è lì che l’umanoide intende fare ritorno.
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Nell’ottavo episodio, la Sacerdotessa, la Nomade e l’Asceta tendono un’imboscata allo Straniero, al quale si rivolgono chiamandolo Sauron. Questo perché, secondo le tre accolite, l’Oscuro Signore avrebbe fatto ritorno ad Arda all’interno di una cometa. Lo Straniero, dicono le tre lealiste, dovrà fare ritorno a Rhûn dove lui in quanto Lord Sauron potrà governare su tutto. Le stelle che lui stava inseguendo, infatti, sono una costellazione nota con il nome di Cappello dell’Eremita che è visibile soltanto da Est, ovvero viste da Mordor.
Poppy, Nori e Marigold Brandipiede insieme a Sadoc si lanciano in difesa dello Straniero; nella lotta che segue Sadoc viene gravemente ferito dalle tre fedeli di Sauron. “Tu scegli in base a quello che fai. Sei qui per aiutare” dice Nori esortando lo Straniero a reagire, ignorando chi sostiene che lui sia malvagio. È così che, brandendo il bastone della Sacerdotessa, lo Straniero incanala la propria magia e fa svanire le tre avversarie in una nuvola di falene: “io sono buono” dice. Sadoc, tuttavia, è rimasto gravemente ferito e chiede alle tre Pelopiedi di guardare l’alba insieme a lui mentre si appresta a esalare l’ultimo respiro.
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Le tre lealiste di Sauron hanno rotto il velo che aveva oscurato il pensiero dello Straniero, il quale adesso è tornato padrone dei suoi ricordi. Si scopre che lui è un Istar, ovvero colui che, nella lingua di Nori, è un saggio, o uno stregone. Agli Istar appartengono infatti Saruman, Gandalf, Radagast e Gli Stregoni Blu – lo Straniero potrebbe essere uno di loro. Intanto, lo Straniero non seguirà i Pelopoedi ma intende recarsi a Rhûn, dove – spera – riuscirà a recuperare del tutto i suoi ricordi. “Da soli, è un viaggio e basta. Ma le avventure vanno condivise” dice a Nori, la quale decide infine di unirsi al suo viaggio.
Partiamo dalla prima teoria: siamo di fronte all’essere che poi sarà conosciuto come Gandalf il Grigio. Le innegabili somiglianze tra Daniel Weyman e Sir Ian McKellen darebbero ulteriormente adito a questa teoria, così come il fatto che lo Straniero parli con le lucciole. Che la serie tv si stia preparando ad introdurre Gandalf nella mitologia de Gli Anelli del Potere? Il potente mago è più che millenario, e sarebbe più che legittimo se Gandalf scorrazzasse già per la Terra di Mezzo al tempo della Seconda Era.
Un fatto alquanto misterioso è legato sempre al momento delle lucciole. Dopo essere state adoperate dallo Straniero per disegnare la costellazione che vuole raggiungere, gli insetti crollano a terra consumati, quasi a pagare lo scotto della magia dell’umanoide. Che si tratti di un segnale pericoloso? Potremmo essere di fronte sì ad uno degli Istari, ovvero gli Stregoni che approdarono per contrastare la minaccia di Sauron, ma non è escluso che si tratti di Saruman. La fine delle lucciole potrebbe essere un presagio della svolta oscura di Saruman, che nel corso della Terza Era cede alle lusinghe di Sauron e si piega alla sua volontà.
Escludendo da queste ipotesi gli Stregoni Blu – detti anche Ithryn Luin – perché sono in due, l’ultimo Istari che potrebbe rappresentare la vera identità dello Straniero è Radagast il Bruno. Lo Stregone è sempre stato piuttosto per conto proprio nel corso della Guerra dell’Anello, avendo dimostrato un’inclinazione piuttosto autarchica e rivolta alla natura. Gli Anelli del Potere potrebbe raccontare l’antefatto che ha portato Radagast a preferire a rimanere ai margini del conflitto contro Sauron.
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