Come finisce Manifest: ecco dove siamo rimasti
Nel finale della prima stagione di Manifest scopriamo che Grace (Athena Karkanis) è incinta, e Ben (Josh Dallas) potrebbe non essere il padre del bambino. Dopo un periodo di difficoltà e di stress nel loro matrimonio, nell’ultima puntata di Manifest assistiamo al colpo di scena che potrebbe cambiare le carte in tavola.
Il loro matrimonio sembra essere di nuovo al sicuro e solido, ma questo dubbio aleggia su di loro e getta dubbi sulla stabilità della loro unione. Difficile immaginare che Ben possa abbandonare Grace qualora lui non dovesse essere il padre del bambino, ma è probabile che questo fattore andrà a generare ulteriori tensioni nella coppia.
L’obiettivo dell’ultimo episodio della stagione 1 di Manifest era di bloccare James Griffin (Marc Menchaca), l’uomo che ha compiuto un salto nel tempo ed era rimasto sott’acqua per 82 ore and 8 minuti. La chiamata che Saanvi (Parveen Kaur), Ben (Josh Dallas), Zeke (Matt Long) e Michaela (Melissa Roxburgh) e presumibilmente tutti gli altri hanno ricevuto a inizio puntata era “FERMATELO”.
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Griffin ha usato la sua chiamata per impedire l’esplosione di una bomba, ottenendo così una grazia per i diversi omicidi che aveva compiuto. Da poco scarcerato, Griffin intendeva svelare in diretta televisiva nazionale l’entità di quello che lui considera il suo super potere, cioè la chiamata: questo rischia di mettere in pericolo i passeggeri del volo 828, a partire da Cal (Jack Messina).
Zeke è determinato a proteggere Michaela e acquista una pistola illegalmente. Poco prima che Griffin appaia in televisione, Ben e Michaela cercano di dissuaderlo, ma Griffin è determinato a sfruttare la sua nuova fama per il proprio tornaconto: di ciò che succederà ai passeggeri del volo 828 non gli importa niente. Quando Zeke alza la pistola e la punta verso Griffin, quest’ultimo inizia a vomitare acqua, per poi crollare a terra esanime. Griffin è morto annegato sulla terra ferma.
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Griffin muore precisamente 82 ore e 8 minuti dopo essere uscito dall’acqua e aver fatto ritorno: questo significa che Griffin ha vissuto tanto quanto il tempo in cui è scomparso. Questo porta a trarre la seguente conclusione: i passeggeri del Volo 828 sono destinati a morire il 2 giugno 2024. Questa rivelazione sconvolgente anticipa il progetto delle sei stagioni concepite dal creatore della serie Jeff Rake per Manifest: la sesta stagione coinciderebbe con il 2024, essenzialmente tracciando già l’arco temporale in cui si completerà il racconto di Manifest. Cal mostra a Zeke un suo nuovo disegno che mostra la lapide sua, di suo padre e di sua zia Mick: tutte e tre riportano la data 2 giugno 2024.
Nel frattempo Saanvi si è recata al primo appuntamento da un nuovo psicologo consigliatogli da un collega – questi non è altro che il Maggiore (Elizabeth Marvel), colei che supervisiona il Singularity Project all’interno del quale lavorano Laurence (Brian Wiles) e Jansen (Brandon Schraml).
C’è dell’altro. Griffin è morto annegato perché quello è ciò che sarebbe dovuto succedere quando il suo camion è finito in fondo al fiume, ma il veicolo è apparentemente scomparso nel corso delle 82 ore: il volo 828, tuttavia, non ha avuto incidenti né esplosioni, semplicemente è scomparso a metà del volo ed è riapparso sempre quando il velivolo era ancora in area. I passeggeri si trovavano in aria quando è avvenuta la scomparsa, mentre Griffin stava annegando in fondo al corso d’acqua. Pertanto ai passeggeri del volo 828 non succederà niente?
Intanto Michaela è determinata ad aiutare Zeke e non vuole lasciarlo da solo: per questo si reca dalla madre di lui per spiegarle tutti gli eventi bizzarri che stanno succedendo. La teoria riguardo alla morte di Griffin è piuttosto interessante: Griffin ha usato la chiamata per il proprio tornaconto e ha pagato con la vita questo abuso.
Jared intanto si reca a casa di Michaela per affrontare Zeke riguardo al suo “acquisto di droga”: Jared tiene d’occhio Zeke e lo pedina per assicurarsi che quest’ultimo non abbia una ricaduta e non torni a drogarsi. Zeke spiega a Jared di non avere acquistato droga bensì una pistola. Nella confusione della collocazione Michaela corre verso il suo appartamento, con la chiamata “FERMATELO” che le risuona a nella testa. Quando giunge sulla scena si sente il rumore di un colpo di arma da fuoco. Fine dell’episodio.
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