Mare Fuori 3: intervista a Massimiliano Caiazzo (Carmine Di Salvo)
Con l’arrivo di Mare Fuori 3, in questa intervista a Massimiliano Caiazzo, scopriamo cosa si prospetta all’orizzonte per Carmine Di Salvo. Per lui il cognome che porta è un marchio indelebile. Filippo gli ha fatto conoscere l’essenza di un’amicizia genuina e il sentimento è reciproco. Tuttavia, adesso Ferrari è fuori dal carcere e Carmine come fa senza colui che gli ha teso una mano per superare il dolore della morte di Nina? Tanto più che nel carcere Carmine deve fare i conti con una nuova minaccia: la sorella di Ciro, Rosa Ricci, arrivata per vendicare i suoi fratelli. Non si fermerà facilmente, a meno che non accada un “miracolo”…
Trovi il video con l’intervista completa a Massimiliano Caiazzo (Carmine Di Salvo) all’inizio di questo articolo.
Carmine tra il dolore e la speranza, che diventa il motore che lo spinge ad andare avanti
Carmine non ha paura né di affrontare Rosa con un faccia a faccia né di ragionare con la sua testa, invece che con la logica di gruppo. È il dolore che l’ha reso così forte o la speranza di costruire un mondo migliore per sua figlia? Nelle puntate di Mare Fuori 3 – come approfondiamo in questa intervista a Massimiliano Caiazzo – Carmine Di Salvo si trova diviso: “Io direi tutti e due: sia questo dolore che lui ha attraversato e dal quale, pian piano, inizia a riprendersi, a rialzarsi sia questa speranza” a cui alludiamo noi con la nostra domanda.
Poi pensando agli sviluppi in Mare Fuori 3, in questa intervista Massimiliano Caiazzo, aggiunge che per Carmine Di Salvo “la speranza – a un certo punto – diventa proprio il motore attraverso il quale lui riesce a rialzarsi o inizia a rialzarsi”.
Non è tanto la speranza di un mondo migliore, ma quella di “essere un buon padre” a guidare Carmine
Tuttavia, non è la speranza come l’abbiamo intesa noi a fungere da Stella Polare per il giovane Di Salvo. Infatti, riflettendo su quello che accade in Mare Fuori 3, in questa intervista Massimiliano Caiazzo spiega che per Carmine Di Salvo “più che la speranza di costruire un mondo migliore per sua figlia, perché non è uno [degli] Avengers, lui ne è consapevole, è la speranza e la volontà di essere un buon padre per sua figlia.”
Essere il padre che lui non ha avuto, vale a dire “un padre che le può dare, le potrà dare la possibilità di scegliere, cosa che a lui non è stata data e che ha dovuto prendersi con le unghie e con i denti.” Nina ne sarebbe orgogliosa.
Lascia un commento