Mare Fuori 4: intervista a Yeva Sai (Alina)
Debutta dal 14 febbraio 2024 su Rai 2 e dal 1° febbraio su RaiPlay (con i primi sei episodi), Mare Fuori 4. La seconda parte composta – a sorpresa – da otto episodi e non da sei, approda su RaiPlay proprio il 14 febbraio 2024. Nelle puntate di Mare Fuori 4 – come approfondiamo in questa intervista a Yeva Sai – una new entry è Alina.
Trovi il video con l’intervista completa a Yeva Sai (Alina) all’inizio di questo articolo.
L’ingresso di Yeva Sai (Alina) in una serie così grande come Mare Fuori
La quarta è una stagione veramente esplosiva ed è la stagione in cui Yeva Sai entra nel ruolo di Alina. Com’è stato entrare a far parte di una serie di grande successo come Mare Fuori? In questa intervista lo chiediamo a lei, che ci racconta: “Io sentivo tantissima responsabilità quando sono entrata nella quarta stagione perché è una serie molto grande. Tantissime persone la guardano. Quindi devo un po’ entrare in questo mondo con tutti gli altri ed essere sul pezzo sempre! Spero di esserci riuscita!”
Alina e il valore del silenzio in un mondo in cui si gioca a chi parla più forte
Alina è un personaggio molto misterioso e cattura l’attenzione. Noi vediamo Alina inizialmente con questi scatti di aggressività e questa sua peculiarità per cui non parla perché si porta dentro un trauma che ha vissuto. Andando oltre la trama di Mare Fuori 4, in questa intervista a Yeva Sai, indaghiamo su che cosa insegni il personaggio sul valore del silenzio in un mondo in cui tutti giocano a parlare sempre più forte per sovrastare gli altri. “Il silenzio è sempre molto importante. Io apprezzo tantissimo il silenzio”, racconta Yeva Sai partendo da sé. Poi passa a Mare Fuori 4. “Questo silenzio è anche la sua forza. Anche se lei non parte con le parole, non dice: ‘Adesso sarò più forte io’, questo dice tantissimo di lei come persona. Questo silenzio è anche una difesa. All’inizio la vediamo che si difende tantissimo, che spinge tutti lontano da lei; però questo silenzio dà anche la possibilità a un altro di parlare. Quindi, non è che Alina non ascolta. Anzi, ascolta tanto. Ascolta tutto quello che sta succedendo.”
Alina e Cardiotrap, un legame all’insegna dell’ascolto e dell’aiuto reciproco
Quello che rivela in relazione a Mare Fuori 4 in questa intervista Yeva Sai è bellissimo: il valore dell’ascolto anche. Nel suo caso c’è una persona in particolare che le tende una mano, anche se lei non ha chiesto esplicitamente aiuto. È Cardiotrap, che si avvicina a lei e le dà una mano. Le mostra la sua vicinanza. Questo legame è prezioso. Yeva Sai lo approfondisce con queste affermazioni: “Nasce un’amicizia molto forte, secondo me. Tra loro c’è tantissimo spazio in questo silenzio. C’è un ascolto enorme. Anche se non parlano, vedono il dolore che prova l’altro. Stanno vicino all’altro. Tra loro non c’è questo gioco a chi è più forte. Dicono: ‘Ok, ti do una mano se hai bisogno’. Secondo me, questa è la cosa più forte della loro amicizia.”
Foglie d’autunno, la canzone di Matteo Paolillo per i personaggi di Gianni e Alina
Foglie d’autunno è la canzone che Matteo Paolillo ha scritto per i personaggi di Alina e Gianni. A Yeva Sai “piace tantissimo questa canzone. Ricordo prima [che fosse scritta], di quando ho parlato con Matteo. Lui mi ha chiesto: ‘Raccontami un po’ del tuo personaggio’. Io [gli ho risposto]: ‘Ok, c’è questo, c’è questo’. Lui [ha replicato]: ‘Ok, ho un’idea’. Poi l’ha portata in questa canzone. Secondo me, va benissimo per i nostri personaggi.”
Come è cambiata la vita quotidiana di Yeva Sai dopo Mare Fuori 4 e Sanremo, online e non
In qualche modo la vita quotidiana è cambiata dopo l’ingresso in Mare Fuori e la partecipazione a Sanremo per la giovane interprete? “Sì, adesso ancora non tantissimo”, spiega. Fa una distinzione tra il mondo online e quello della vita reale. “Sento tantissimo questo mondo online che mi accoglie. Sono molto grata per questo, per tutta l’attenzione, per tutti i messaggi che mi scrivono.”
Aggiunge, poi, una considerazione sulla professione attoriale. “Per me il cinema esiste per supportare gli altri perché nel cinema puoi vedere i tuoi problemi e come vivere con questi problemi. Non ti senti da solo grazie al cinema. Anche noi come attori abbiamo bisogno un po’ del pubblico che dice: ‘Okay, guarda questo l’ho sentito. Questo c’è, è reale’. Per questo sono molto grata per tutti i messaggi che mi scrivono. Non me l’aspettavo sinceramente perché ho ricevuto tanti messaggi di persone che vivono un po’ delle emozioni simili a quelle che vive Alina. Per me significa tanto questa cosa.”
Invece, nel mondo offline, ancora la situazione è tranquilla: “Nella vita reale l’ho sentito un pochino però non tantissimo. Sono ancora molto calma”.
Le auguriamo che sia solo l’inizio di una splendida carriera.
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