Marzia Ubaldi, morta l’attrice di Call My Agent, Suburra e L’Allieva

Marzia Ubaldi, morta l’attrice di Call My Agent, Suburra e L’Allieva

Ci lascia a 85 anni Marzia Ubaldi. L’attrice aveva da pochi giorni concluso le riprese della seconda stagione di Call My Agent Italia. Marzia è nota per numerose apparizioni in Tv, tra le serie italiane più famose e popolari. Elisa di Rivombrosa, I Cesaroni, e più recentemente Suburra, L’Allieva e – appunto – Call My Agent Italia che, con l’arrivo della seconda stagione diventerà la sua ultima apparizione televisiva.

L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla figlia di Marzia Ubaldi, l’attrice Emanuela Moschin. 

“Ciao Mamma. Stavolta me l’hai combinata proprio grossa. Il ‘chi è di scena’ è stato per te”. 

Marzia Ubaldi è nata il 2 giugno 1938 a Milano, è stata sposata con l’attore Gaston Moschin, con cui la donna ha recitato in diverse occasioni ed inoltre, i due hanno fondato un’Accademia di recitazione a Terni.

Marzia ha esordito al Piccolo Teatro di Milano iniziando una carriera parallela tra teatro, cinema e televisione. Nel grande schermo è ricordata per i film Il medico delle donne, Controsesso, Una moglie giapponese, E cominicò il viaggio nella vertigine, La svastica di ventre. Più recentemente, invece, The House of Chicken, Non c’è campo, Euforia e I predatori di Pietro Castellitto.

In Tv, l’attrice ha preso parte a diversi sceneggiati, come Nero Wolfe e La coscienza di Zeno. Dopo gli anni Duemila, Marzia ha intrapreso una carriera sempre più attiva nelle fiction televisive da Incantesimo a Elisa di Rivombrosa e la quarta stagione de I Cesaroni. Per le serie Netflix, invece, oltre a Suburra ha recitato anche nella serie con Pilar Fogliati, Odio il Natale.

Ubaldi ha anche doppiato molte dive del cinema. Tra i nomi più importanti spuntano quelli di Judi Dench, Maggie Smith, Anne Bancroft, Gena Rowlands, Vanessa Redgrave e Jeanne Moreau.

Ultima nota da ricordare, negli anni Sessanta, Marzia Ubaldi intraprese una piccola carriera da cantante, incidendo la prima versione del capolavoro di Fabrizio De Andrè, La ballata dell’amore cieco, scritta per lei dello stesso cantautore.