Mental, la svolta buona di RaiPlay
Debutta 18 dicembre in streaming su RaiPlay la serie Mental, produzione in otto episodi targata Rai Fiction e prodotta con Standbyme.
Proprio come il fenomeno SKAM, anche Mental è ispirato ad un format nordico: in questo caso si tratta di Sekasin, serie finlandese che in patria ha spopolato tra i giovani.
Nella serie scritta da Laura Grimaldi e Pietro Seghetti per la regia di Michele Vannucci, si intrecciano le vite di quattro giovani arrivati ad un crocevia nei rispettivi cammini.
Chi è afflitta da attacchi di ansia ed allucinazioni come Nico (Greta Esposito), chi come Michele (Romano Reggiani) oltre al disturbo borderline deve fare i conti con la tossicodipendenza, e poi ci sono Emma (Federica Pagliaroli), in lotta con l’anoressia ma soprattutto con sé stessa, e Daniel (Cosimo Longo), che vive una vita tra i picchi e i tracolli del bipolarismo.
C’è molto cuore, in Mental. A colpire lo spettatore è la cura riservata alle storie di questi quattro personaggi, e a chi vive una quotidianità come la loro. Il rispetto è la cifra stilistica di questo prodotto, che arricchisce la piattaforma RaiPlay dopo titoli d’importazione quali Stalk e Pure.
L’identità dei personaggi di Mental, così come i loro caratteri, non è limitata alle loro diagnosi. Si tratta di un messaggio importante che ci auguriamo approdi, insieme alla serie stessa, anche sulle reti Rai, e che non sia limitato allo streaming.
“La storia di Mental è quella di quattro ragazzi che si incontrano, si riconoscono e decidono che insieme possono salvarsi” commenta Greta Esposito, interprete di Nico, che aggiunge: “Secondo me ci sono un sacco di persone che che che guardando la serie troveranno qualcosa di sé stessi”.
Per non incappare nei cliché, Greta ha preferito partire da presupposto che separasse Nico dalla sua diagnosi di schizofrenia. “Mi piaceva pensarla semplicemente come una sedicenne a cui non piace il mondo in cui vive, e quindi se ne crea uno suo” racconta l’attrice. Quando questo rifugio non corrisponderà alla realtà in cui vive, Nico si sentirà più che mai isolata. Sarà grazie ai suoi nuovi amici che riuscirà a riconciliarsi col mondo.
“Per me Emma non è stata immediata” confessa Federica Pagliaroli, volto della variopinta quanto algida Emma. A volte non basta la propria empatia per calarsi nel ruolo, spiega l’attrice, che si è documentata sull’anoressia e sull’autolesionismo che affliggono il suo personaggio.
“Ho cercato di rappresentare una realtà che non mi appartiene” racconta l’attrice, che aggiunge: “Emma mi ha dato tantissime cose e mi ha fatto capire che tutti abbiamo dei disturbi”. Abbattere lo stigma delle patologie mentali, specialmente in età adolescenziale, è difficile.
Secondo i dati della Società Italiana di Pediatria, otto ragazzi su dieci tra i 14 e i 18 anni hanno sperimentato forme più o meno gravi di disagio emotivo, che nel 15% dei casi è sfociato addirittura in gesti di autolesionismo. Nei e nelle giovani al di sotto dei vent’anni, la depressione colpisce quasi una persona su dieci, e l’anoressia, che è la malattia psichiatrica col più alto tasso di mortalità, colpisce l’1% delle ragazze.
“Se ci si guardasse come fanno questi personaggi, non ci sarebbero tutte queste barriere” riflette Federica Pagliaroli.
“Interpretare Daniel è stata una sfida” racconta Cosimo Longo, che porta in scena un ragazzo bipolare dalla parlantina incessante e incapace di fermarsi. “Sin dalla prima volta che lessi la sceneggiatura, era il mio personaggio preferito” rammenta l’attore. “Trattandosi di un personaggio molto forte”, aggiunge, “Daniel richiede molta energia: questa è stata la prova maggiore sul set”. Nel corso degli episodi, il personaggio svelerà un lato inedito: “C’è molto altro in lui, al di là della sua velocità” anticipa il suo attore, che non vuole incappare nel rischio di spoiler. “Lo vedrete più avanti nella serie”, dice con un sorriso complice.
“Con la regia giusta, e gli attori giusti al tuo fianco, e una sceneggiatura scritta bene, queste cose possono succedere anche in Italia” osserva Romano Reggiani, interprete di Michele nella serie, un ragazzo che “Non si giudica e non giudica gli altri”. L’attore si dice molto orgoglioso del lavoro svolto. Con Mental dice l’attore, “Tutti abbiamo accettato la sfida di provare a far capire a più persone possibili che si possono fare cose belle che non siano sempre le stesse”.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Federica Pagliaroli, Romano Reggiani, Greta Esposito e Cosimo Longo in merito all’esperienza di Mental, disponibile in streaming su RaiPlay.
Lascia un commento