Mike è tratta da una storia vera?
Lunedì 21 ottobre esordisce su Rai 1 la miniserie evento in due serate Mike, ma si tratta di una storia vera? Il progetto è tratto dal romanzo autobiografico La versione di Mike di Mike Bongiorno e Nicolò Bongiorno edito da Mondadori.
“Come si può raccontare al grande pubblico una figura così familiare e presente nelle vite di tanti italiani? Cosa può aggiungere a ciò che tutti sanno già? Qual è il punto di vista più giusto?” Il regista Giuseppe Bonito ha preso in mano questa sfida per raccontare con una miniserie in due serata (21-22 ottobre) un racconto importante per il nostro Paese e soprattutto per la nostra Tv. Mike Bongiorno è in assoluto il nome a cui ancora oggi, più di tutti, viene associata la televisione in Italia.
Essendo appunto la serie tratta da un romanzo autobiografico, Bonito ha avuto modo di raccontare il personaggio anche in maniera inedita. Due serate per celebrare un’icona della tv, per ricordare la sua carriera unica e irripetibile, ma anche per raccontare il volto inedito, più intimo, spesso rimasto all’ombra del conduttore di successo: spigliato e sorridente di fronte alle telecamere ma riservato e introverso nel privato.
La trama di Mike
Quando in Italia si sente dire “Allegria!” si pensa subito a Mike Bongiorno, il padre della televisione italiana e il re dei quiz. Nato a New York nel 1924 da una famiglia italo-americana, Mike è stato uno dei principali protagonisti del piccolo schermo sin dal primo programma trasmesso dalla Rai nel 1954. Ha iniziato a fare il presentatore in giovanissima età e della sua lunga carriera si conoscono le tappe, le sfide, i successi. Meno i presupposti, i sacrifici, la solitudine. Diviso fra Stati Uniti e Italia, fra padre e madre, fra guerra e ricostruzione, ciò che Mike ha vissuto si allaccia inevitabilmente alla storia del nostro Paese. Da lui scelto per mettere radici e formare la sua famiglia.
Il racconto si apre nel 1971. Mike è all’apice della popolarità grazie a Rischiatutto e da qui si snodano a ritroso i capitoli più significativi della sua parabola, in un armonico alternarsi tra la cornice, costituita da un’approfondita e dinamica intervista televisiva, e i diversi flashback che prendono il via dall’infanzia a New York per arrivare anno dopo anno all’incontro con Daniela Zuccoli, la ragazza che sposerà nel 1972 e che resterà al suo fianco fino all’ultimo giorno.
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